Eric A. Havelock
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Eric Alfred Havelock (3 giugno 1903 – 4 aprile 1988) è stato un filologo classico britannico che ha passato la maggior parte della sua vita in Canada e negli Stati Uniti. É stato professore alla University of Toronto e attivista in ambito accademico del movimento socialista canadese nel corso degli anni trenta. Negli anni sessanta e settanta è stato presidente dei dipartimenti di filologia classica all'Università di Harvard e all'Università di Yale. Benchè si fosse formato nella tradizione degli studi classici di Oxbridge, che vedeva la storia intellettuale greca come una catena ininterrotta di idee connesse tra loro, Havelock si distaccò radicalmente dai suoi stessi insegnanti e propose un modello completamente nuovo per capire il mondo classico, basato su una netta divisione tra la letteratura del VI e del V secolo a.C. da un lato e quella del IV secolo dall'altro.
Molti dei lavori di Havelock sono dedicati allo svolgimento di una singola tesi: cioè che tutto il pensiero occidentale è pervaso da un profondo cambiamento nei generi di idee a disposizione della mente umana al punto che la filosofia greca è passata da una forma orale ad una forma alfabetizzata. L'idea è stata molto discussa negli studi classici ed è stata rigettata interamente sia da molti classicisti contemporanei ad Havelock sia da classicisti moderni. Nonostante ciò Havelock e le sue idee hanno avuto ampia influenza sia negli studi classici che in altri campi accademici. Havelock e Walter J. Ong (che è stato fortemente influenzato da Havelock) hanno fondato il campo amorfo che studia le transizioni dall'oralità all’alfabetizzazione, e Havelock è stato uno dei teorici più frequentemente citati in questo campo; il suo lavoro è stato cruciale per la teoria dei media di Marshall McLuhan. L'influenza di Havelock si è diffusa, oltre che nello studio del mondo classico, anche in quello di transizioni analoghe in altre date e luoghi.
Formazione e inizio della carriera accademica
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Londra, Havelock crebbe in Scozia e si iscrisse alla Leys School di Cambridge all'età di 14 anni. Là studiò con W. H. Balgarnie, un classicista che fu anche insegnante di James Hilton e lo influenzò notevolmente. Nel 1922 Havelock si iscrisse all’Emmanuel college dell’Università di Cambridge.
Mentre studiava con F. M. Cornford a Cambridge, Havelock cominciò a mettere in discussione le conoscenze generalmente accettate sulla natura della filosofia pre-socratica e, in particolare, sul suo rapporto col pensiero socratico. In “The Literate Revolution in Greece”, il suo penultimo libro, Havelock ricorda che fu colpito da una discrepanza tra la lingua usata dai filosofi che stava studiando e lo stile eccessivamente platonico con il quale era stata interpretata comunemente nei testi. Era ben noto che i testi filosofici erano stati scritti in versi e soprattutto nel metro di Omero, che era stato da poco definito (allora ancora in modo controverso) da Milman Parry come un poeta orale, ma Cornford e altri studiosi di questi antichi filosofi vedevano questa pratica come una convenzione del tutto insignificante lasciata da Esiodo. Havelock alla fine arrivò alla conclusione che gli aspetti poetici della filosofia antica “interessavano non lo stile ma la sostanza” e che in realtà pensatori come Eraclito e Empedocle avevano maggiori affinità anche a livello intellettuale con Omero di quelle che potevano avere con Platone o Aristotele. Tuttavia non prese le distanze pubblicamente da Cornford se non molti anni dopo.
Nel 1926 Havelock ricevette il suo primo incarico accademico all’Acadia University in Nova Scotia, nel Canada. Sposò Ellen Parkinson nel 1927 e passò al Victoria College dell’University of Toronto nel 1929. Gli studi di Havelock in questo periodo si focalizzarono sulla poesia latina, in particolare su Catullo, lontano dall’antica filosofia greca sulla quale aveva lavorato a Cambridge. In Canada Havelock divenne sempre più impegnato nella politica. Con i suoi colleghi accademici Frank Underhill e Eugene Forsey, Havelock fu un fondatore della League for Social Reconstruction, un’organizzazione di intellettuali socialisti politicamente attivi. Inoltre lui e Underhill furono all’Università i più esposti di un gruppo di membri dissidenti della facoltà.
L’impegno politico di Havelock si intensificò velocemente. Nel 1931, dopo che la polizia di Toronto aveva blocato una riunione pubblica di un’organizzazione che la polizia riteneva fosse associata con i comunisti, lui e Underhill scrissero una lettera aperta di protesta, definendo l’azione “miope, inopportuna e intollerabile”. La lettera portò a una considerevole tensione tra la direzione dell’Università e i professori attivisti guidati da Havelock e Underhill, così come una reazione pubblica aspramente critica. Tutti i principali giornali a Toronto, con un certo numero di importanti uomini d’affari, denunciarono i professori come sinistroidi e il loro comportamento come sconveniente per degli accademici.
Mentre era a Toronto Havelock aveva iniziato a formulare la sua teoria dell’oralità e dell’alfabetizzazione, fondando un successivo orientamento all’interno dell’Università interessato allo studio critico della comunicazione, che Donald F. Theall chiamò la “Toronto School of Communications”. Il lavoro di Havelock fece da complemento a quello di Harold Innis, che stava lavorando alla storia dei media. Il lavoro di Havelock e Innis cominciato negli anni trenta fu la base introduttiva per le influenti teorie della comunicazione sviluppate da Marshall McLuhan e Edmund Snow Carpenter negli anni cinquanta.
Anche se la League for Social Reconstruction inizialmente era nata più come un gruppo di discussione che come un partito politico, si trasformò in una organizzazione all'interno della politica canadese nella metà degli anni trenta. Dopo che Havelock si unì alla Co-operative Commonwealth Federation, con parecchi altri membri della Lega, venne pressato dai suoi superiori all'Università perchè riducesse la sua attività politica. Non lo fece, continuando ad agire da sostenitore e occasionalmente da portavoce per Underhill ed altri professori di sinistra. Si trovò ancora in difficoltà nel 1937 dopo la critica a entrambi gli atteggiamenti del governo e dell'industria nei confronti di uno sciopero di lavoratori del settore automobilistico. Malgrado le richieste dei funzionari dell'Ontario per la sua estromissione, potè rimanere al Victoria College, ma la sua reputazione pubblica fu gravemente danneggiata.
Durante la seconda guerra mondiale Havelock lasciò le organizzazioni socialiste delle quali era stato associato, e in 1944 fu nominato presidente fondatore della Ontario Classical Association. Una delle prime attività dell'Associazione fu organizzare un'opera di soccorso per la Grecia, che era stata appena liberata dal controllo nazista. Havelock continuò a scrivere di politica, tuttavia, sia il suo lavoro politico sia quello accademico sfociarono nelle sue idee sull'educazione; sostenne la necessità di una comprensione della retorica per la resistenza alla capacità di persuasione corporativa.
Verso una nuova teoria della storia intellettuale greca
[modifica | modifica wikitesto]Nello stesso momento in cui stava diventando sempre più esplicito e stava acquistando una maggiore visibilità in politica, il lavoro accademico di Havelock si stava muovendo verso i problemi che lo occuparono per gran parte della sua carriera. Le prime questioni che sollevò sul rapporto fra l'alfabetizzazione e l'oralità in Grecia riguardavano la natura dello storico Socrate, che era un problema molto dibattuto. La posizione che sosteneva Havelock, dedotta dalle analisi di Senofonte e Aristofane così come dello stesso Platone, era che la rappresentazione che Platone aveva dato del suo maestro era in gran parte una finzione (e progettata per essere ritenuta limpida), il cui scopo era quello di dimostrare indirettamente le idee dello stesso Platone. Egli si era espresso a gran voce contro l'idea sostenuta da John Burnet, che ancora circolava in quel tempo, che il modello base della teoria delle idee abbia avuto origine con Socrate. L'argomentazione di Havelock era imperniata sulla prova di un cambiamento storico nella filosofia greca; Platone, lui sosteneva
Æthelwold
[modifica | modifica wikitesto]Aethelwold è stato un re dell’East Anglia; regnò dal 654 circa fino alla sua morte, che fu nel 664. Probabilmente era il quarto dei figli di Eni, fratello di Raedwald, per poter ottenere il potere. Il suo regno ha abbracciato l'ultima decade durante la quale il rito romano ed il rito celtico del Cristianesimo coesistevano in Inghilterra, il primo con centro a Canterbury nel Kent e il secondo in Northumbria a Lindisfarne, dove era vescovo Finan, il successore di san Aidan.
654: Le potenze di Northumbria e Mercia
[modifica | modifica wikitesto]Con gli strascichi della battaglia di Winwaed (presso Leeds, nello Yorkshire), nel 655, nella quale il fratello di Aethelwold, il re Aethelhere di East Anglia, era stato ucciso in combattimento insieme col re Penda di Mercia, si creò una nuova situazione politica. Peada di Mercia, il figlio di Penda, era un re cristiano e aveva governato la provincia di Middle Angles in Mercia durante il regno di suo padre ed ora era diventato re di Mercia. Tuttavia sua moglie Alchfled, figlia del re Oswiu di Northumbria, lo avvelenò il giorno di Pasqua del 656 e le aspirazioni merciane al dominio subirono una battuta d'arresto. Il figlio di Oswiu, Alchfrith, un re secondario di Northumbria, sposò Cyneburga, una sorella di Peada. A questo punto Oswiu riamase l'autorità più potente in Mercia. La sua recente unione con Eanflaed (figlia di Edwin di Northumbria e di Aethelbur) fornì un importante collegamento di parentela con la casa reale del Kent.
Interessi dinastici e monastici dei Wuffing di East Anglia
[modifica | modifica wikitesto]All'inizio del suo regno, Aethelwold ottenne l’East Anglia per diritto dinastico. Le alleanze dinastiche dell’East Anglia lo legavano fortemente al Kent (dove Seaxburh, la nipote di Aethelwold, era regina e moglie del re Eorcenberht) e la sua fortezza occidentale a Fen (che confinava con il regno di Peada nei Middle Angles) che era tenuta da Aethelthryth, sorella di Seaxburh, anche lei legata in modo devoto alla chiesa romana. Rimaneva l’importante rapporto in Northumbria con san Hilda, la cui sorella Hereswith aveva sposato Aethilric, il fratello di Aethelwold. Presto nel regno di Aethelwold Hilda fondò il monastero di Streonaeshealh (Whitby) in Northumbria, che divenne il luogo di sepoltura di Edwin e di altri re di Northumbria.
L'influenza del rito celtico in East Anglia era stata ritenuta forte mentre c’erano il monastero di san Fursey e di san Foillan, ma dopo il saccheggio del 651 non si conoscono la sua situazione successiva. L'autorità del cristianesimo della East Anglia ancora sopravviveva col vescovo Berhtgisl Boniface di Dommoc, obbediente a Canterbury. San Botolph ora stava stabilendo il suo (più tardi famoso) monastero a Iken, un’isola soggetta alla marea situata nel fiume Alde, in Suffolk. Se la leggenda che lui fosse venuto in East Anglia per l’amicizia con le figlie del re Anna a Faremoutiers è vera, lui può aver recepito la dottrina celtica là considerato che la badessa Burgundofara si reputava fosse stata istruita da San Colombano, il missionario irlandese in Burgundia. La figlia di Anna, Santa Ethelburga, subentrò a Fara come badessa a Faremoutiers circa in questo periodo.
La politica della chiesa e della dinastia ha intensamente modificato il regno di Aethelwold. Oswiu aveva persauso con successo il re Sigeberht II di Essex, (il Buono) a ricevere il battesimo e Cedd, un discepolo del northumbriano Aidan, fu dirottato dalla missione di Northumbria ai Middle Angles sotto Peada per diventare vescovo dei Sassoni orientali. Cedd costruì monasteri a Tilbury nel sud e a Ythancaestir (Othona), la vecchia fortificazione romana al Bradwell-su-Mare, nel nordest dell’Essex. Sigebert fu assassinato dai suoi stessi cavalieri e gli subentrò Swithelm di Essex, che non era ancora cristiano. Cedd lo persuase ad accettare la fede e il suo battesimo da parte del vescovo Cedd avvenne non nel suo stesso regno ma a Rendlesham, la dimora reale (vicus regius) della casa di Wuffinga accanto al fiume Deben, nel Suffolk, in East Anglia. Il re AEthelwold fu il padrino di Swithelm al battesimo. Questi fatti sono stati registrati da Beda (storia Ecclesiastical, iii.22).
Quasi nello stesso tempo, nel 660 circa e poco dopo, furono concluse due unioni importanti. Ecgfrith di Northumbria, il figlio di Oswiu ed il fratello di Alhfrith, all'età di quindici anni sposò Etheldreda di Ely e lei si recò al nord a vivere alla corte di Northumbria. Allora aveva circa ventinove anni ed era rimasta vergine per la fede in Cristo durante il suo primo matrimonio. E continuava a mantenere questo proposito, con il risultato che Ecgfrith non poté generare un erede. Etheldreda mantenne Ely come suo proprio possessedimento col matrimonio.
Nel frattempo un fratello di Peada, Wulfhere di Mercia, ritornò dal suo rifugio sicuro e fu proclamato re. Non era ancora cristiano, ma presto fu convertito e sposò Eormenhilda, figlia del re Eorconbert di Kent e della regina Seaxburh. Presto in un secondo momento fondò il monastero di Medeshamstede (Peterborough) sotto l'abate Seaxwulf. Così la frontiera di Fen fu stabilita fra la proprietà di Etheldreda e di Peterborough, incorporando le unioni dinastiche del Kent, di Mercia, dell’East Anglia e di Northumbria, nell'ambito dell'autorità religiosa di Canterbury. Benchè l’East Anglia fu forse il regno meno potente, la sua politica fu completamente volta a questi obiettivi.
La sede reale di Rendlesham nell'est, citata da Bede, sancì l'evidente importanza delle sorgenti dell'estuario di Deben come centro regio, dimostrata in tempi più recenti dal cimitero reale di Sutton Hoo. Rendlesham è a breve distanza da Iken, sito del monastero di Botolph e situato in un punto strategico fra i fiumi Deben e Alde alle sorgenti dell'estuario del fiume di Butley, che taglia la penisola fra i due fiumi principali. La dedica della chiesa di Rendlesham a San Gregorio Magno suggerisce il suo rapporto, forse la prima connessione con la dimora reale menzionata da Beda. Se il vescovado di Dommoc era a Walton, Felixstowe (come Rochester nel Kent era chiamata nel tredicesimo secolo) allora questo era anche direttamente all'interno della sfera di Rendlesham. L'archeologia rivela che il molo di Gipeswic (Ipswich), ad un guado dell'estuario del fiume Orwell, allora stava crescendo in importanza come centro di commercio marittimo coll continente, senza dubbio sotto il diretto patrocinio reale.
A seguito della morte del vescovo Finan di Lindisfarne, Alhfrith di Northumbria, in combutta con Wilfrid, il vescovo Agilbert di Wessex ed altri, decise di convincere Oswiu a stabilire il rito romano del Cristianesimo come universale all'interno dei regni sopra cui aveva il dominio dominio. Il caso fu dibattuto alla presenza di Oswiu al Consiglio di Whitby, con il vescovo Colman (successore di Finan), Hild e Cedd che difesero il rito celtico e la tradizione ereditata da Aidan. La causa romana prevalse e la precedente divisione delle autorità ecclesiastiche fu messa da parte. Coloro che non lo accettarono, compreso Colman, dovettero recarsi altrove.
In quel tempo una grave pestilenza si diffuse per l’Europa e l'Inghilterra. Fra le sue vittime ci furono il vescovo Cedd, l'arcivescovo di Canterbury Deusdedit ed il re Eorconbert del Kent. Anche AEthelwold di East Anglia morì nel 664.