Eugenio Luciano Napoleone Sartori (Castel d'Ario, 10 marzo 1841 – Verona, 21 marzo 1898) è stato un patriota e ingegnere italiano.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia di possidenti terrieri di Castel d'Ario, il padre Daniele Sartori aveva combattuto nella prima guerra d'indipendenza, la madre Francesca Navarro era di origine contadina. Per le vicende patriottiche del padre, il governo asburgico impedì al giovane Sartori di iscriversi all'università.
Secondo l'istituto Torelli, il Sartori ha combattuto nella seconda guerra d'indipendenza come tenente d'artiglieria e poi come volontario garibaldino in Aspromonte con il grado di sergente[2]. Dopo l'arresto di Garibaldi, Sartori rientra nei ranghi dell'esercito regolare e nel 1873 risulta con il grado di maggiore.
Nel 1873 si sposa con Elvira Borchetta con la quale avrà un figlio (come si evince dalla deposizione al processo di Venezia).
nel 1878 ricopre la carica di presidente della mostra industriale di Mantova, nella quale verrà decorato dal Re Umberto I con il titolo di cavaliere.
Nel 1881 muore la moglie[3] e a seguito di alcuni scandali rompe i rapporti con l'alta società mantovana. Dopo questi eventi il Sartori mette in mostra le sue idee democratiche e radicali in campo economico e politico. Nel 1872 grazie alla sia posizione di consigliere alla Camera di commercio, fonda la società di mutuo soccorso dei Muratori. Poi nel 1883 quella dei facchini
- ^ (EN) Come appare nel certificato di matrimonio, su Ancestors Portal. URL consultato l'11 giugno 2024.
- ^ Diploma del progetto Torelli che certifica la partecipazione del Sartori come Garibaldino (JPG), su solferinoesanmartino.it.
- ^ (EN) Certificato di morte, su Ancestors Portal. URL consultato l'11 giugno 2024.