Giovanni Zoncada, detto Nino (Venezia, 23 dicembre 1898 – Genova, 6 giugno 1988), è stato un architetto italiano, noto per essere stato uno dei maggiori progettisti di interni navali in Italia nel '900.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un funzionario di polizia trasferitosi a Venezia con la famiglia da Codogno, Zoncada frequentò l'Accademia di belle arti di Venezia, dove si diplomò nel 1922 dopo aver preso parte alla prima guerra mondiale come motociclista[1]. Nei primi anni dopo il diploma Zoncada lavorò come pittore, partecipando nel 1926 alla XV Biennale di Venezia[1]; nel 1927 fu assunto presso il Cantiere Navale Triestino come disegnatore qualificato presso l'ufficio della falegnameria del cantiere, che si occupava della progettazione degli allestimenti interni[2]. Nel 1930 Zoncada fu promosso a dirigente: il primo progetto che eseguì in questa veste fu quello dell'allestimento di una serie di motonavi di piccole dimensioni della compagnia di navigazione barese Puglia, Brioni, Adriatico, Brindisi, Zara, Monte Gargano e Barletta[3]. In questo primo progetto Zoncada si fece promotore di uno stile più moderno rispetto a quello consueto sui transatlantici di costruzione italiana: pur essendo navi di stazza modesta, il loro allestimento attirò l'attenzione del critico britannico W.A. Gibson-Martyn, che nel suo volume del 1932 Ship Furnishing and Decoration citò la Brioni come esempio del rinnovamento in atto nella cantieristica italiana, insieme alla motonave Victoria del Lloyd Triestino[3].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b P. Piccione, pp. 190-191
- ^ P. Piccione, p. 9
- ^ a b P. Piccione, p. 21
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Piccione, Nino Zoncada. Interni navali 1931-1971, Genova, GMT Edizioni, 2007, ISBN 978-88-95171-08-1.