Cari amici, ho letto diverse biografie di colleghi e non, ed ho constatato che è difficile non cadere, anche per motivi di sintesi, nell'elencazione e nell'auto celebrazione. Vi propongo una diversa versione più attenta a ciò che il lettore di una enciclopedia possa interessare. Non so se sono riuscito nell'intento. Attendo la vostra opinione e soprattutto le critiche. Grazie ancora, --Del Gaudio Michele (msg) 12:15, 9 ott 2014 (CEST)
Michele Del Gaudio, detto Michi (Torre Annunziata, 1° ottobre 1952), è un magistrato e politico italiano. Da scugnizzo approda alla magistratura grazie alla scuola. Alla Normale di Pisa acquisisce un metodo di lavoro che lo aiuta come giudice istruttore a Savona, dove negli anni ’80 cura delicati processi, come quello sui tumori causati dall’Acna di Cengio, che porta al rinvio a giudizio dei vertici della Montedison. Scopre poi, con Francantonio Granero, la prima tangentopoli italiana, che anticipa “Mani pulite”. Il processo è innovativo per molteplici aspetti: accerta quasi 400 reati; contesta l’associazione mafiosa lontano dalla Sicilia, con una interpretazione della legge secondo cui c’è mafia dovunque un gruppo di persone si avvale di intimidazione, assoggettamento ed omertà; Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza lavorano sotto lo stesso tetto; le indagini vengono condotte a più mani; l’istruttoria e il dibattimento sono computerizzati ed i relativi programmi vengono poi estesi a tutti gli uffici giudiziari. È cofondatore con Mario Almerighi del “Movimento per la Giustizia”, che rappresenta nell’Associazione Nazionale Magistrati nel tormentato periodo degli attacchi del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga al Consiglio Superiore della Magistratura. È anche nella Commissione Giustizia e Informazione con lo scopo di favorire l’indipendenza dei giudici e la libertà di stampa. Diventa discepolo di Antonino Caponnetto, don Giuseppe Dossetti, don Luigi Ciotti, il vescovo Raffaele Nogaro. Gira le scuole di tutta la penisola per diffondere la legalità. Collabora con diversi giornali. Nel 1992 pubblica “La toga strappata”, un inaspettato successo editoriale; nel 1995 “Vi racconto la Costituzione”, in cui i principi della Carta fondamentale sono sintetizzati nei versi più belli dei cantautori. Nel 1994 è eletto al Parlamento come deputato indipendente. Alla Commissione Difesa si batte per la pace, contro la produzione e l’uso delle armi. Nella Commissione Stragi cerca la verità nel groviglio fra terrorismo e apparati deviati dello Stato. Raccoglie l’appello di don Dossetti del 25 aprile dello stesso anno e forma il Comitato Parlamentare per la Costituzione. È fra i promotori della legge sulla confisca dei beni dei mafiosi e cofirmatario della omologa proposta di legge in materia di corruzione. Contribuisce a creare la Fondazione “Sandro Pertini”. La salute si sgretola ed è costretto alla pensione, ma continua a scrivere libri e a dialogare con gli studenti. Il percorso di fede innescato dai suoi maestri sfocia nel 2014 in “Vangelo e Costituzione”. Restano gli interrogativi: Si può attuare la Costituzione, oggi in buona parte disattesa? Si possono estirpare mafia e corruzione? Si può credere senza fede? Cioè in Gesù come uomo, non come Dio?
Opere principali Michele Del Gaudio, La toga strappata, prefazione di Raffaele Bertoni, Pironti, 1992. Michele Del Gaudio, Vi racconto la Costituzione, prefazione di don Giuseppe Dossetti, Editori Riuniti e SEI, 1995. Michele Del Gaudio, Costituzione viva, Donzelli, 1998. Michele Del Gaudio, A scuola di legalità, prefazione di Antonino Caponnetto, Pironti, 2002. Michele Del Gaudio, Vi racconto la giustizia, Pironti, 2004. Michele Del Gaudio, Adolescenti, prefazione di Maria Ortello, Loffredo, 2007. Michele Del Gaudio, Vangelo e Costituzione, Pironti 2014.