[@ Marica Massaro]

Il mio "legame" con Avezzano è dato da "zia Checca", Francesca, nata "non so", coniugata Maroni,.

In realtà lei e il marito, Giovanni Maroni, non era nostri zii, ma erano zio Giovanni e zia Checca, sia per noi ragazzi Morino che per i nostri cugini.

Francesca era una delle (poche penso) bambine sopravvissute al terremoti di Avezzano, anzi l'unica sopravvissuta di tutta la famiglia.

Al momento del terremoto lei stava dormendo e il suo letto è precipitato per alcuni piani e lei si è trovata giù di sotto, sopra al letto che forse l'ha salvata.

Che c'entro io?

I bambini (o parte, non so) furono mandati a Roma, dove furono accolti da altri bambini. A lei toccò uno, un po' bruttino, con grandi occhiali. Aveva dieci anni ed era mio padre.

La storia dell'incontro me l'ha raccontata lei, verso il 1980. Allora era rovinata da un'artrite deformante.

Era una donna dolcissima, forse a causa dei grandi dolori che aveva sopportato. Volevo molto più bene a lei che alle zie "vere".

Tutto qui.

Se per caso sei in grado di identificarla meglio fammi sapere.

Fammi anche sapere che hai letto, così distruggo il tutto.

Un abbraccio

--Carlo M. (dillo a zi' Carlo) 17:08, 11 mag 2019 (CEST)