Giorgio Lingua arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Titolo | Tuscania (titolo personale di arcivescovo) |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 23 marzo 1960 a Fossano |
Ordinato presbitero | 10 novembre 1984 |
Nominato arcivescovo | 4 settembre 2010 da papa Benedetto XVI |
Consacrato arcivescovo | 9 ottobre 2010 dal cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B. |
Giorgio Lingua (Fossano, 23 marzo 1960) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 22 luglio 2019 nunzio apostolico in Croazia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Fossano, sede vescovile in provincia di Cuneo, il 23 marzo 1960.
Ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 novembre 1984 è ordinato presbitero per la diocesi di Fossano.
Tra il 1992 e il 2010 serve nelle seguenti rappresentanze pontificie: nunziatura apostolica in Costa d'Avorio; nunziatura apostolica negli Stati Uniti d'America; Sezione per le relazioni con gli Stati della Segreteria di Stato della Santa Sede; nunziatura apostolica in Italia; nunziatura apostolica in Serbia.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 4 settembre 2010 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo titolare di Tuscania e nunzio apostolico in Iraq e Giordania. Il 9 ottobre 2010 riceve l'ordinazione episcopale, con l'arcivescovo Joseph William Tobin e i vescovi Ignacio Carrasco de Paula ed Enrico dal Covolo, nella basilica di San Pietro in Vaticano, dal cardinale Tarcisio Bertone, co-consacranti i cardinali Agostino Vallini e Franc Rodé.
Il 17 ottobre 2012 si è recato in visita all'ayatollah sciita Al Sistani a Najaf e gli ha consegnato una copia dell'esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente.[1]
In un'intervista alla Radio Vaticana si esprime a favore dell'intervento militare statunitense in Iraq del 2014, volto a combattere lo Stato Islamico, dicendo: «È qualcosa che doveva essere fatto, altrimenti [lo Stato islamico] non può essere fermato. Ma dovremmo domandarci perché siamo arrivati a questo punto, non è stata una mancanza di intelligenza? non siamo stati in grado di capire che cosa stesse succedendo? E allora: chi ha dato a questi [combattenti dello Stato islamico] armi così sofisticate?»[2] Tuttavia, in una successiva intervista dello stesso anno inquadra l'intervento armato come risposta a un'emergenza: «il problema alla radice non si può risolvere con la forza, perché le bombe, l'esercito possono fermare un'aggressione, ma non possono fermare le idee. Credo, quindi, che le idee, le ideologie che stanno dietro, si possano fermare soltanto con l'educazione. Per questo credo sia molto importante, a questo livello, il ruolo dei leader religiosi musulmani, per condannare quello che sta avvenendo, per prendere le distanze e, soprattutto, per formare nelle scuole, nelle moschee la gente ad una maggiore tolleranza.» e riferisce che in molti luoghi i cristiani non vogliono fare ritorno, finché non saranno protetti da una «forza di pace internazionale».[3] Nel dicembre del 2014 dalla Giordania riferisce della «strategia del terrore» dello Stato islamico e visita i profughi iracheni, molti dei quali si illudevano di poter facilmente raggiungere l'Occidente.[4]
Mons. Lingua è impegnato anche all'organizzazione del viaggio papale di papa Francesco in Giordania nel maggio del 2014.[5]
Il 17 marzo 2015 è nominato nunzio apostolico a Cuba. Papa Francesco visitò Cuba due volte nel 2015 e nel 2016. Monsignor Giorgio Lingua accompagnò il papa allo storico incontro privato con Fidel Castro.[6]
Dal 22 luglio 2019 ricopre invece l'ufficio di nunzio apostolico in Croazia. In un intervento all'Università di Zagabria del gennaio del 2020 ha riassunto la missione della Chiesa in Europa e in Croazia con la promozione della «dignità della persona umana, libertà di religione e coscienza, difesa della vita, del matrimonio, sostegno per il bene comune in vari ambiti: economico, politico, sociale, culturale, educativo, accademico». Ha inoltre ribadito le «radici cristiane dell'Europa» e che «l'annuncio del Vangelo nell'Europa moderna può essere solo l'annuncio del Vangelo del perdono, della misericordia».[7]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst
- Arcivescovo Salvatore Magnasco
- Cardinale Gaetano Alimonda
- Cardinale Agostino Richelmy
- Vescovo Giuseppe Castelli
- Vescovo Gaudenzio Binaschi
- Arcivescovo Albino Mensa
- Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B.
- Arcivescovo Giorgio Lingua
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Iraq: il nunzio mons. Lingua consegna ad al Sistani l'esortazione "Ecclesia in Medio Oriente"
- ^ (EN) Nuncio to Iraq: Iraqi Christians give great faith witness
- ^ Mons. Lingua, nunzio in Iraq: l'ideologia jihadista non si ferma con le bombe
- ^ Iraq, attentati. Mons. Lingua: è il governo del terrore.
- ^ Dopo la Giordania, mons. Lingua nominato Nunzio a Cuba
- ^ Papa Francesco a Cuba: l'incontro con Fidel Castro, La Repubblica, 28 settembre 2015
- ^ Croazia: Settimana teologico-pastorale, “Proclamazione del Vangelo nell’Europa contemporanea”. Mons. Lingua (nunzio), “annunciare perdono e misericordia”, Agensir, 28 gennaio 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David Cheney, Giorgio Lingua, su Catholic-Hierarchy.org.