Corrado Tuzii (Avezzano, 17 Febbraio 1955) è il primo pilota abruzzese della storia nel Motomondiale 500. Collaudatore, Tecnico e Team manager.
[modifica | modifica wikitesto]Pilota
[modifica | modifica wikitesto]Esordio nel settembre 1975, a Vallelunga, da juniores, nel Trofeo Maximoto 750. Sesto alla prima gara (Laverda) vince già alla seconda (Ducati) con moto di amici in prestito. Fino al 1978, colleziona 15 vittorie correndo nelle classi 500, 750 e 1200, in sella a Laverda, Ducati, e Honda, risultando vice-campione nel Trofeo Maximoto classe 1200 (’77) e vice-campione nel Trofeo Formula Laverda 500 (’78). Tra le vittorie più prestigiose, quella ottenuta come pilota ufficiale Laverda, nella 1000 Km AGV di Misano Adriatico, valevole quale prova del Campionato Europeo Endurance classe 500, in coppia con Augusto Brettoni.
Tuzii passa professionista nel ’79, con una obsoleta Suzuki RG 500 ’76 e fa il suo esordio nel Motomondiale 500 lo stesso anno al GP d’Inghilterra a Silverstone (19°).
Fino al 1982 vanta alcune presenze saltuarie nel Motomondiale e due Campionati Europei 500, dove, nonostante la scarsità di risorse economiche e moto obsolete, si mette in luce cogliendo un 7° e un 6° posto in classifica generale. Miglior piazzamento ottenuto nell’Europeo 500, un 2° posto in gara al Mugello. Miglior risultato ottenuto nel Motomondiale 500 un 16°. Altri risultati di rilievo un 10° posto ottenuto nell’82 nella prestigiosa 200 Miglia Imola, in sella ad una Suzuki RG 500 del ’78, e un altro 10° posto nel Campionato Mondiale Endurance su Kawasaki-Segoni, in coppia con Paris, che vale anche l’unico punto mondiale conquistato in carriera.
Grazie a questi risultati Tuzii, per la stagione 1983, riesce a ottenere dalla Honda HRC una delle sue 3 cilindri semiufficiali per disputare l’intero Campionato del Mondo 500. L’Honda HRC riesce a conquistare il titolo con Freddie Spencer, ma la stagione è funestata da una serie di gravi incidenti, che causano la morte di due dei suoi piloti: lo svizzero Michael Frutschi e l’italiano Guido Paci, oltre ad altri 3 piloti Suzuki. Lo stesso Tuzii, infortunatosi più volte seriamente, a fine anno si ritira dall’attività agonistica.
Collaudatore e tecnico
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1978, Tuzii collabora con Pirelli per lo sviluppo e la messa a punto di un nuovo pneumatico (Phantom) e contemporaneamente anche con la Moto Laverda su un modello di 500 bicilindrico modificato sia nel motore che nella ciclistica per le gare Sport Production. La vittoria ottenuta da Tuzii a Vallelunga nell’ultima gara del Trofeo Maximoto diventa storica: unica vittoria di una moto italiana (tra l’altro bicilindrica) in tutta la storia del Trofeo Maximoto (’74-’79) dominato dalle pluricilindriche nipponiche, e per la prima volta uno pneumatico Pirelli Phantom batte la concorrenza.
Nel 1981, Tuzii progetta, realizza e porta in pista a Monza, per la prima volta nella storia, una carenatura che sfrutta l’effetto suolo [1], montata sulla sua Suzuki RG 500.
Team Manager
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1985 al 1990, Corrado Tuzii si dedica all’attività di Team Manager, costituendo l’AVIA international Racing Team, con il quale ottiene i seguenti risultati: nel 1986 diventa Campione Italiano Sport Production classe 350, su Yamaha, con Michele Valdo. Nel 1987 Vice-campione d’Europa classe 500, su Avia-Honda, con Marco Papa. Nel 1988, 3° classificato nel Campionato Europeo 500, su Avia-Paton, con Vittorio Scatola. Nel 1989 Tuzii assume la carica di Commissario Tecnico della F.M.I. nel Team Italia, classi 250 e 500 nel Campionato Europeo, con piloti Stefano Pennese (Aprilia 250) e Michele Valdo (Honda 500). Pennese termina al 9° posto (2 podi) e Michele Valdo al 4° posto (3 podi). Nel 1990, dopo l’ultima gara del Motomondiale 500 a Misano (Valdo 11° su Avia-Honda) Tuzii si ritira dall’attività agonistica e si dedica alla sua concessionaria con attività di vendita, riparazione e preparazione moto.
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Rassegna Stampa
[modifica | modifica wikitesto]2010.10.04 cesenabikers.blogspot.com
1983.09.03 Motociclismo n. 816
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Lettera di ringraziamento del giornalista Alan Cathcart
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Copertina
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pag. 18
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pag. 20
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pag. 21
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pg. 22
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pag. 24
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pag. 25
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pag. 26
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pag. 27
- ^ Andrea Ettori, Corrado Tuzii: "Nel 2004 parlai con Ducati dell'effetto suolo", su Corsedimoto, 11 marzo 2019. URL consultato il 30 novembre 2024.