Nel 1448 Astorgio II Manfredi assunse la Signoria di Faenza, con i relativi possedimenti, tra cui Fusignano. Pochi anni dopo fece prelevare quelle che, secondo la tradizione, erano le spoglie di San Savino e le fece traslare nella cattedrale. Nel 1471 furono deposte nell'arca. La prima ricognizione dei resti in essa conservati fu compiuta dal vescovo Erminio Valenti (1605-1618). Al suo interno furono ritrovati un cranio, ossa e ceneri e un manoscritto contenente la vita del santo. Le reliquie furono riposte in una nuova cappella. Alla fine del XVIII secolo si persero le tracce delle reliquie del santo.