Istituto Madama Clair
L'Istituto Madama Clair è una scuola d'infanzia e primaria cattolica, paritaria, che opera nella città di Padova sin dal 1881. Prende il nome dalla fondatrice dell'istituto, suor Alba Clair e dipende dalla Diocesi di Padova.
La sede
Il palazzo Colombana, sede dell’Istituto Madama Clair, prende nome dalla famiglia nobile padovana Colombana che l’aveva abitata dal 1830 al 1850 circa. L’edificio è composto da due stabili, uno seicentesco, l’altro settecentesco ed è sito a Padova in riviera Paleocapa 46.
Cenni storici
Madama Alba Clair, fondatrice dell'Istituto, decise di trasferirsi a Padova nel 1881 dove parecchi anni prima aveva insegnato e dove contava parenti ed amici. A Padova abitavano i cugini Fabris e proprio grazie a Federico Fabris, presidente della S. Vincenzo cittadina, fu acquistata in via S. Agostino (ora riviera Paleocapa) il palazzo Colombana, sede dell’attuale Istituto Madama Clair.
Il 13 ottobre del 1881, madama Alba Clair inaugurò il nuovo collegio Clair che aveva fondato. I dettami per chi avesse voluto seguire madama Alba Clair nella direzione del Collegio erano: "indossare un vestito nero con una collana e medaglia dell’Immacolata al collo, una vita di decorosa povertà, di indefesso lavoro, di soda pietà, un’immensa fiducia nella misericordia di Dio ed un amore verso il prossimo, specialmente verso i fanciulli".
L’Istituto prevedeva un Giardino d’Infanzia per bambini di età dai 2-4 anni e mezzo ed un corso elementare per le sole bambine, dalla classe I inferiore fino alla IV e le classi superiori dalla I alla IV (equiparate oggi alla Scuola Media). Il “Convitto Femminile di Famiglia” all’inizio contava tre alunne nel Giardinetto, due nella prima elementare, due nella terza e tre nella quarta.
Ottenuta l’approvazione legale dal Regio Provveditore agli Studi, Alba Clair si apprestò ad iniziare in tutta tranquillità di spirito, la sua preziosa opera educatrice. Il 27 maggio 1885 il vescovo di Padova mons. Giuseppe Callegari, visitò l’Istituto e celebrò la messa ed esaminò alcune alunne nella dottrina cristiana. Finalmente l’Istituto Clair ottenne il pieno riconoscimento ed appoggio da parte della curia. Da quel giorno le cose cambiarono nettamente in meglio, il Vescovo vi assegnò come Direttori Spirituali personaggi eminenti come mons. Agostino Finazzi che svolse il suo mandato dal 1883 al 1895, mons. Andrea Zugno dal 1895 al 1905, mons. Angelo Gazzetta dal 1905 al 1906 e don Giuseppe Dalmaso dal 1906 al 1910. Le fu riconosciuto il merito della continua fedeltà a Dio e alla Chiesa e le fu garantito il necessario nutrimento per la vita spirituale: la direzione, il confessore, la messa quotidiana, il SS.mo nel Tabernacolo, i ritiri e gli esercizi spirituali, ed infine la possibilità di assicurare alle nuove aspiranti un cammino regolare di probandato, di noviziato, di emissione dei voti prima solo in forma privata e annuale e dopo in forma solenne e perpetua.
L’Istituto Clair potè quindi godere di un lungo periodo di prosperità, serenità e pace. Sul lato ovest si era ricavata la cappella dedicata alla Vergine Immacolata, dove i padri cappuccini venivano quotidianamente a celebrare l’eucaristia. Verso la fine del 1907 le condizioni fisiche della fondatrice e madre generale peggiorarono e nel febbraio 1908 soppraggiunse una broncopolmonite che stroncò quell’indomita esistenza. Alle ore 18.00 del 9 marzo 1908 madama Clair morì mentre cercava di prestare attenzione ad un passo della vita di S. Francesca Romana che in quei giorni aveva desiderato le venisse letta dalla consorella che la assisteva. Il funerale venne celebrato l’11 marzo alle ore 10.00 dal parroco del Torresino sotto la cui giurisdizione si trovava allora la sede dell’Istituto Clair. Il feretro fu trasportato al cimitero civico da una carrozza di 2ª classe tirata da quattro cavalli. Dopo la morte di Alba Clair, venne nominata come Madre Generale la maestra Angelica Falsina e il nuovo Vescovo di Padova, mons. Luigi Pellizzo le consegnò, approvate, “le Regolette”, ricevute dalla Clair prima di morire.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l’Istituto, attorniato da caserme e depositi militari, fu bersagliato dalle incursioni aeree nemiche ed alcune schegge di bomba entrarono anche in Cappella per conficcarsi ai piedi della statua del S. Cuore di Gesù. Nel 1917 terminò l’esperienza del Convitto Educandato e nel 1919 fu venduta la villa di Cartura per acquistarne una a Tencarola di Selvazzano Dentro (Pd), molto più vicina a Padova.
Nel 1920 morì la madre generale suor Angelica Falsina e vi subentrò suor Maria Luisa Panizzoni che resse l’Istituto fino al 1945. In questo periodo l’Istituto Clair attraversò un periodo molto difficile dovuto alle enormi difficoltà finanziarie. L’acquisto della villa di Tencarola sconquassò le modeste finanze della comunità e nel 1920 l’Istituto dovette accendere un mutuo con la Cassa di Risparmio pari a 120.000 lire.
Il Vescovo di Padova, mons. Elia Dalla Costa, firmò, nel 1923, il decreto di riconoscimento canonico dell’Istituto. Si avverava così il sogno di Alba Clair. Il decreto vescovile di erezione dell’Istituto in Congregazione Religiosa di diritto diocesano fece in modo che le madame si chiamassero d’ora in avanti suore “Ancelle di Maria Immacolata”.
Nel 1925, l’Istituto Clair vendette alla famiglia Reffo per la somma di 185.000 lire lo stabile di sua proprietà sito in Riviera Paleocapa n° 50. Le Ancelle di Maria Immacolata, per volontà del Vescovo, uscirono dal loro “guscio nativo” per operare in settori esterni del loro Istituto. Ciò avvenne nel 1935, quando in deroga alla Costituzione dell’Istituto, su pressante richiesta di mons. Agostino Bellato, primo parroco della Sacra Famiglia (che allora aveva sede in via Sorio), tre suore dell’Istituto Clair, iniziarono ad insegnare catechismo nei giorni festivi nella nuova parrocchia, a dirigere il giardinetto d’infanzia e il doposcuola per le classi elementari e la Scuola di lavoro per le ragazze. Le Ancelle di Maria Immacolata terminarono questo lavoro nel 1939 quando la parrocchia della Sacra Famiglia si insediò in via Cernaia e furono sostituite dalle Figlie di S. Giuseppe. Le “esternazioni” continuarono però con altri incarichi: dal 1939 al 1943 a Campagnola di Brugine (Pd) nella direzione della Casa della Dottrina Cristiana Femminile, dal 1938 al 1981 a Campese (Vi) nella preziosa attività educativa presso l’asilo infantile “S. Maria Ausiliatrice”.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, il comando tedesco di Padova diede ordine di mettere a disposizone la villa di Tencarola di Selvazzano Dentro (Pd) alla Croce Rossa, per adibirla ad ospedale militare. Ma il Vescovo Carlo Agostini in persona riuscì ad ottenere che quattro stanze e la cappella, rimanessero a disposizione delle suore.
Dopo l’Armistizio, iniziarono i primi bombardamenti aerei sulla città di Padova. Particolarmente terrificanti furono i bombardamenti dell’8 febbraio e dell’11 marzo 1944 quando la Riviera Paleocapa fu devastata dalle bombe e anche l’Istituto fu gravemente danneggiato, specialmente la cappella. Fortunatamente non ci furono vittime tra le suore e i bambini, confortati dalle frequenti visite del Vescovo che portava loro, con la sua benedizione, consistenti aiuti materiali. Il 28 aprile 1945, terminò la guerra e iniziarono le opere di ricostruzione, cominciavano così gli anni della ripresa.
Nel 1981 ricorreva l’anno del centenario dell’Istituto Clair a Padova. La cerimonia fu aperta con una messa celebrata dal Vescovo, mons. Girolamo Bortignon, il 1° novembre 1981 nella Cappella dell’Istituto e terminò il 16 ottobre con la messa del nuovo vescovo di Padova mons. Filippo Franceschi.
Nel 2001 arrivò una buona notizia per l’Istituto Clair. Giunse, infatti, dal Ministero della Pubblica Istruzione l’approvazione della parificazione, che riconobbe legalmente la Scuola Primaria dell’Istituto.
Il 22 gennaio 2003, la Madre Generale, suor Giacinta, a nome dell’Istituto scrisse una lettera al Vescovo di Padova con la quale chiedeva alla Diocesi di gestire direttamente l’Istituto. Il 9 giugno dello stesso anno, mons. Antonio Mattiazzo, Vescovo di Padova, rispose alla lettera dichiarando di voler offrire il suo aiuto per salvare l’Istituto. Si decise che d’ora in avanti l’Istituto Clair avrebbe collaborato con l'Istituto Vescovile Barbarigo per la gestione della didattica, mentre sarebbe rimasta all’Istituto Clair la gestione economica.
La persistente mancanza di vocazioni indusse la Madre Generale, suor Concetta Barison, a scrivere nel giugno 2006, una lettera alla Comunità delle suore francescane di S. Luigi Gonzaga per offrire la disponibilità dell’Istituto Clair ad accogliere e ospitare due giovani suore. La Madre Generale della Comunità delle suore francescane rispose affermativamente alla richiesta di aiuto dell’Istituto Clair e inviò nel novembre 2007 due suore indiane.
Oggi l’istituto è composto dal Servizio Integrativo Sperimentale alla Prima Infanzia per i bambini dal 12 ai 24 mesi, dalla Sezione Primavera con sistema educativo integrato “0-6” presso la sede della Scuola dell’Infanzia di Padova per accogliere bambini dai 24 ai 36 mesi di età, dalla Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata” per accogliere bambini dai 3 ai 6 anni di età con sede a Padova, dalla Scuola Primaria Paritaria “Istituto Clair” con sede a Padova e organizzazione oraria di 40 ore curricolari, dalla Scuola dell’infanzia “Maria Immacolata” per bambini dai 3 ai 6 anni di età con sede a Tencarola di Selvazzano Dentro. Inoltre l'Istituto offre molti servizi tra i quali: l'insegnamento dell lingua inglese, l'attività motoria e l'attività di musica a partire dal servizio SISPI (12mesi) ed attività extrascolastiche sportive e ricreative per entrambe le sede e per tutte le fasce d’età.
Bibliografia
Alberto Franceschi, Claudia Carraro, Istituto Clair, Storia e Ricordi, Padova, Imprimitur, 2008. ISBN 978-88-87300-65-9
Collegamenti esterni