Virgilio legge l'Eneide ad Augusto, Livia e Ottavia | |
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Autore | Jean-Auguste-Dominique Ingres |
Data | 1811-1812 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 30,7×32,6 cm |
Ubicazione | Musée des Augustins, Tolosa |
Virgilio legge l'Eneide ad Augusto, Livia e Ottavia (Virgile lisant l'Énéide devant Auguste, Livie et Octavie), anche noto come Tu Marcellus eris, è un dipinto a olio su tela di Jean-Auguste-Dominique Ingres, realizzato nel 1811-1812. Dal 1867 è conservato al musée des Augustins di Tolosa.[1][2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1811 l'opera venne commissionata a Ingres dal governatore francese di Roma, il generale Sextius Alexandre François de Miollis,[3] che era un ricco mecenate, per la sua residenza, la villa Aldobrandini.[4] Essendo un grande ammiratore di Virgilio, fece innalzare una statua in onore del poeta quando si trovava a Mantova, e molto probabilmente fu lui stesso a suggerire questo tema specifico all'artista. Il quadro venne consegnato l'anno successivo.
Nel 1835, Ingres lo acquistò da un Borghese e lo inviò a Parigi per effettuare modifiche importanti alla composizione, forse con Raymond Baize,[5] tra cui quelle relative alla cornice architettonica e l'aggiunta delle figure di Agrippa e di Gaio Mecenate all'estrema destra.[6] Inoltre ampliò una parte di tela sul bordo superiore per convertire la composizione in un formato verticale, ma non rimase soddisfatto del risultato e cancellò l'aggiunta.[6] Alla sua morte, nel 1867, Ingres lasciò il quadro alla città di Tolosa.[4][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il dipinto si basa su un aneddoto, riportato nella Vita di Virgilio di Elio Donato (che risale alla fine del quarto secolo), nel quale il poeta legge all'imperatore Augusto, a sua moglie Livia e a sua sorella Ottavia il passo del libro sesto dell'Eneide sulla discesa di Enea negli inferi, quello con Anchise che predice la fine prematura di Marcello. [7] Ottavia rivive quindi la tragedia di suo figlio Marcello, che era morto da poco, e sviene quando sente i versi famosi "Tu Marcellus eris" ("Tu sarai Marcello") sotto lo sguardo di Livia, che aveva fatto assassinare quest'ultimo per assicurare a suo figlio Tiberio la successione alla guida dell'impero romano.[5][3] A causa dello svenimento della sorella, Augusto fa cenno a Virgilio di interrompere la lettura. I consiglieri di Augusto, Marco Vipsanio Agrippa e Mecenate, guardano la scena in secondo piano.[8] I mobili e la decorazione sono di ispirazione pompeiana.[5]
Questo aneddoto venne rappresentato anche nelle opere di altri artisti, come Jean-Joseph Taillasson, Antonio Zucchi, Jean-Baptiste Wicar, Jean-Bruno Gassies e Angelica Kauffmann.[7]
In una lettera del 2 febbraio del 1812 rivolta a François Gérard, Ingres scrisse di essere attratto dal lato emotivo e oscuro della scena. Nel 1832, egli disse che Livia rimase fredda come il marmo dinnanzi all'incidente che avrebbe potuto comprometterla.[5]
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]In cinquantatré anni, Ingres rivisitò questa scena dell'antichità in più di cento disegni e acquerelli e tre dipinti a olio. Già nel 1813 Ingres abbozzò una seconda versione per il Salone, ma alla fine non la espose.[5] Uno dei dipinti, un frammento con tre figure ritagliate da una versione abbandonata e incompiuta, che si trova ai musei reali di belle arti del Belgio a Bruxelles,[6] potrebbe corrispondere a questa versione.[5]
Nel 1825, realizzò un disegno col pastello a cera in formato da ritratto come modello per un'incisione realizzata da Charles Simon Pradier nel 1832.[9] Nel disegno e nella stampa, una scultura di Marcello si trova dietro i quattro personaggi centrali, sullo sfondo.[10] La statua si trova anche in uno schizzo fatto con il guazzo, la penna a inchiostro nero e l'acquerello su carta azzurra, oggi al museo Metropolitano.[11]
Nel 1865, Ingres realizzò una terza versione a olio (oggi al museo d'arte dell'università La Salle di Filadelfia) dipingendo da una copia della stampa di Pradier.[12]
Analisi
[modifica | modifica wikitesto]Nella versione originale, Ingres utilizzò il chiaroscuro per trattare questo soggetto notturno.[5] Ingres riprese la figura di Ottavia dalle tavole di Sylvain Maréchal per le Antiquités d'Herculanum (1780), mentre si ispirò alle statue del Campidoglio e a un busto conservato ai musei del Vaticano per Augusto. La posa di Ottavia richiama l'Atala di Anne-Louis Girodet (al museo del Louvre di Parigi) e la sua illustrazione per la Fedra di Jean Racine. L'acconciatura e la posa di Livia si ispiravano alla statua di marmo del Canova che raffigurava Letizia Bonaparte o all'incisione che ne fece Charles Normand dal disegno di Charles-Paul Landon per il Salone del 1808.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Tu Marcellus eris ; Virgile lisant le sixième livre de l'Enéide a Auguste, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 25 ottobre 2023.
- ^ a b (FR) Tu Marcellus Eris - VIRGILE LISANT LE SIXIEME LIVRE DE L'ENEIDE A AUGUSTE - tableau, su www.augustins.org. URL consultato il 25 ottobre 2023.
- ^ a b Jean Auguste Dominique Ingres | Virgilio legge l'Eneide ad Augusto, Livia e Ottavia, su The Metropolitan Museum of Art. URL consultato il 25 ottobre 2023.
- ^ a b (EN) Agnes Mongan e Dr. Hans Naef, Ingres Centennial Exhibition 1867–1967 : Drawings, Watercolors, and Oil Sketches from American Collections, Fogg Art Museum / New York Graphic Society, 1967.
- ^ a b c d e f g h Garnier-Pelle 2023, p. 197.
- ^ a b c Condon 1983, p. 52.
- ^ a b Un breve excursus dell'iconografia del poeta Virgilio nella storia della pittura, su www.finestresullarte.info. URL consultato il 25 ottobre 2023.
- ^ Condon 1983, p. 56.
- ^ Condon 1983, pp. 56, 58.
- ^ Condon 1983, p. 54.
- ^ The Metropolitan Museum of Art Guide (Italian), Metropolitan Museum of Art. URL consultato il 25 ottobre 2023.
- ^ Condon 1983, p. 166.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Patricia Condon, Marjorie B. Cohn et Agnes Mongan, In Pursuit of Perfection : The Art of J.-A.-D. Ingres, Louisville, The J. B. Speed Art Museum, 1983.
- Jacques Foucart, Ingres in Italia, (1806-1824, 1835-1841): mostra all'Accademia di Francia, Villa Medici, Roma 26 febbraio - 28 aprile 1968, 1968, p. 52.
- Marco Fabio Apolloni, Ingres, Giunti, 1994.
- (FR) Nicole Garnier-Pelle, « Virgile lisant l'Énéide (1819-1847) pour le duc de Montpensier », in Mathieu Deldicque e Nicole Garnier-Pelle, Ingres. L'artiste et ses princes, In Fine éditions d'art, château de Chantilly, 2023.
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