Troppo azzurro | |
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Dario (Filippo Barbagallo) in una scena del film | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 88 min |
Genere | commedia |
Regia | Filippo Barbagallo |
Sceneggiatura | Filippo Barbagallo |
Produttore | Annamaria Morelli, Antonio Celsi, Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa |
Casa di produzione | Elsinore Film, Wildside, Vision Distribution |
Fotografia | Lorenzo Levrini |
Montaggio | Irene Vecchio |
Musiche | Pop X |
Interpreti e personaggi | |
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Troppo azzurro è un film del 2023, scritto, diretto ed interpretato da Filippo Barbagallo.[1]
Opera prima di Barbagallo, il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Freestyle.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Dario, 25 anni, è aggrappato al suo equilibrio da adolescente: vive ancora a casa con i suoi e ha lo stesso gruppo di amici dal liceo. Quando nel torrido agosto romano inizia a frequentarsi prima con Caterina, una ragazza conosciuta per caso, e poi con Lara, la ragazza “irraggiungibile” che ha sempre amato, dovrà scegliere se restare nella sua comfort zone o lasciarsi finalmente andare.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film, prodotto da Elsinore Film, Wildside e Vision Distribution, vede Filippo Barbagallo in veste di sceneggiatore e regista, nonché interprete del protagonista.[3][4] In un'intervista rilasciata a The Hollywood Reporter Roma, Barbagallo ha raccontato il processo di scrittura e la scelta del personaggio protagonista del film:[5]
«Quando ho scritto Troppo azzurro [...] riconoscevo la condizione psicologica di Dario, perché so bene qual è la sensazione di trovarsi in una situazione di stallo. Mi riguardava nel profondo. Ma il film non è mai stato un mio ritratto o un’opera autobiografica, anche perché non ho vissuto gli stessi eventi e se avessi avuto quel carattere, beh, sarei stato eccessivo. [...] C’è stato un momento nella mia vita in cui mi sentivo bloccato e potrei aver avuto reazioni o sentimenti esasperati. Ma io non sono il mio personaggio.»
Musiche
[modifica | modifica wikitesto]Le musiche del film sono stati curiati da Davide Panizza, in arte Pop X,[6] il quale ha raccontato il processo di stesura e registrazione degli arrangiamenti e musiche in un'intervista rilasciata a Rolling Stone Italia:[7]
«Dopo aver accettato, ci siamo messi d’accordo con Filippo e la Irene Vecchio, e abbiamo iniziato a trovarci fisicamente nello studio di montaggio. [...] All’inizio mi aspettavo di dover comporre delle musiche completamente nuove, ma era una cosa che non mi spaventava, mi stimolava. Però poi abbiamo visto che quelle che esistevano già stavano così bene. Alla fine ho dovuto fare più che altro un adattamento alle scene, far finire una musica giusta con un’inquadratura, un lavoro un po’ più di fino. Ho dovuto rifinire l’abito su misura. [...] Abbiamo fatto delle piccole variazioni rispetto ai brani originali, c’è qualcosa di nuovo forse negli arrangiamenti, di completamente nuovo mi sembra ci siano solo i valzer, che però sono sempre un po’ nello stile. [...] [Barbagallo] aveva a cuore l’atmosfera di un certo Pop X, che ha varie sfaccettature, vari momenti, lui era molto incuriosito dalla prima parte della mia produzione.»
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato presentato in anteprima assoluta il 23 ottobre 2023 alla Festa del Cinema di Roma,[8] prima di essere distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 9 maggio 2024.[9]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato accolto con recensioni generalmente favorevoli da parte della critica cinematografica, che ha ritenuto il film tra i migliori debutti cinematografici italiani.[10][11][12][13]
Lorenzo Ciofani del Cinematografo assegna al film 4 stelle su 5, descrive il film come «una commedia più di transizione che di formazione», in cui Barbagallo «dialoga consapevolmente con la tradizione malincomica degli autori-attori», definendolo «uno degli esordi più belli degli ultimi anni». Il recensore scrive che la sceneggiatura «abbraccia il rocambolesco, sottolinea l’impaccio, rivendica l’inconsapevole ironia» divenendo voce «della generazione delle occasioni mancate, delle timidezze patologiche, della nostalgia del futuro».[14]
Federico Gironi di Comingsoon.it apprezza il debutto cinematografico del regista, ritenendo che il film sia stato diretto e scritto «con un garbo e un’atmosfera non comuni, [...] lieve, ironico, ma mai superficiale», apprezzando la scelta del cast, delle scenografie e delle musiche. Il giornalista riporta che attraverso il protagonista si narrano «le azioni e le ritrosie, gli innamoramenti e le incertezze, le spinte e i ripiegamenti» in cui vi può essere «una passibile di identificazione», scorgendo riferimenti cinematografici assimilabili a Nanni Moretti e Massimo Troisi.[15]
Anche Martina Barona del The Hollywood Reporter Roma associa il film alla comicità di Moretti, trovando il film «un megafono personale della nascente filmografia» di Barbagallo, ritenendo che la «conoscenza del cinema e della scrittura dello sceneggiatore soppesa l’ingenuità di certe svolte del film» e apprezzando la recitazione «impostata sulla stramberia del personaggio principale, e diventa straniante tanto quanto l’opera stessa».[16]Dello stesso avviso la recensione positiva di Damiano Panattoni su Movieplayer.it, con un voto di 4 stelle su 5, definendo «sincero, buffo, divertito, genuino lo strepitoso esordio di Filippo Barbagallo».[17]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Troppo azzurro, la generazione tenera e senza futuro, su Agenzia ANSA, 29 aprile 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Chiara Ugolini, ‘Troppo azzurro’, Filippo Barbagallo: “Il mio primo film è come una birretta leggera sulla difficoltà di crescere”, su la Repubblica, 23 ottobre 2023. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ Troppo Azzurro, Filippo Barbagallo racconta il film d'esordio, su Sky TG24, 9 maggio 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Fulvia Caprara, "Troppo azzurro", la commedia giovanile di Filippo Barbagallo, su La Stampa, 3 maggio 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Martina Barone, Troppo azzurro: intervista al regista e attore Filippo Barbagallo, su The Hollywood Reporter Roma, 1º maggio 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Giulia Lucchini, Troppo azzurro per Filippo Barbagallo: “L’unica felicità sta nell’osservare”, su Cinematografo, 29 aprile 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Benedetta Bragadini, Filippo Barbagallo e Pop X, conversazione tra gentiluomini, su Rolling Stone Italia, 10 maggio 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Giacomo Aricò, La Festa del Cinema di Roma 2023 è iniziata: tutto il programma e quello che c'è da sapere su film e ospiti, su Vogue Italia, 12 ottobre 2023. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Martina Barone, Troppo azzurro: trailer ufficiale del film esordio di Filippo Barbagallo, su The Hollywood Reporter Roma, 12 aprile 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Mattia Pasquini, Troppo azzurro, la recensione di un esordio nel segno di Valerio Mastandrea, su Ciak, 10 maggio 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Paola Casella, Troppo Azzurro, un debutto curioso e pacato che guarda al cinema gentile di Moretti e Di Gregorio, su MYmovies.it, 23 ottobre 2023. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Gloria Satta, I giovani di “Troppo azzurro”: incerti, teneri e super-coccolati, su Il Messaggero, 30 aprile 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Camillo De Marco, Recensione: Troppo azzurro, su Cineuropa, 8 maggio 2024. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Lorenzo Ciofani, Troppo azzurro, su Cinematografo, 23 ottobre 2023. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Federico Gironi, Troppo azzurro, la recensione del film di e con Filippo Barbagallo, su Comingsoon.it, 23 ottobre 2023. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Martina Barona, Troppo azzurro: le idiosincrasie di un giovane autore che vuole crescere (o forse no), su The Hollywood Reporter Roma, 23 ottobre 2023. URL consultato il 13 maggio 2024.
- ^ Damiano Panattoni, Troppo Azzurro, recensione, su movieplayer.it.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Troppo azzurro, su IMDb, IMDb.com.