Con Trilogia della villeggiatura si fa riferimento a un ciclo di tre commedie che il commediografo Carlo Goldoni compose per la stagione autunnale 1761 per il Teatro San Luca di Venezia: Le smanie per la villeggiatura, Le avventure della villeggiatura, Il ritorno dalla villeggiatura.
Con questa impresa si aprì l'ultimo anno comico di Goldoni a Venezia, prima della sua partenza per la Francia[1].
Il tema, già affrontato in passato dall'autore ne Il prodigo (1739), ne I malcontenti (1755) e ne La villeggiatura (1756)[2], ha lo scopo di mettere in ridicolo bonariamente le tipiche vacanze in campagna degli appartenenti alle classi agiate della Venezia dell'epoca.
«L'innocente divertimento della campagna è divenuto a' dì nostri una passione, una manìa, un disordine. Virgilio, il Sannazzaro, e tanti altri panegiristi della vita campestre, hanno innamorato gli uomini dell'amena tranquillità del ritiro; ma l'ambizione ha penetrato nelle foreste: i villeggianti portano seco loro in campagna la pompa ed il tumulto delle Città, ed hanno avvelenato il piacere dei villici e dei pastori, i quali dalla superbia de' loro padroni apprendono la loro miseria. Quest'argomento è sì fecondo di ridicolo e di stravaganze, che mi hanno fornito materia per comporre cinque Commedie, le quali sono tutte fondate sulla verità: eppure non si somigliano.»
«In Italia, ma principalmente a Venezia, questa smania, queste avventure e questi dispiaceri somministrano certe ridicolezze propriamente degne del teatro comico.»
Note
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