La trifora è un tipo di finestra.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È divisa verticalmente in tre aperture, divise da due colonnine o da pilastrini o altro, su cui poggiano tre archi, a tutto sesto o acuti. A volte viene poi incorniciata da un ulteriore arco e nello spazio tra gli archi è inserita una decorazione, uno stemma, o un'apertura circolare.
Meno ricorrente della bifora, fu comunque usata nel periodo romanico, gotico, e rinascimentale. In seguito venne per lo più abbandonata per tornare in auge nell'Ottocento, nel periodo dell'eclettismo e della riscoperta degli stili antichi (neogotico, neorinascimentale...).
Rispetto alla bifora era in genere usata per aperture di dimensioni maggiori e maggiormente ornate. Appare in torri e campanili, nei piani più alti, dove è necessario alleggerire la struttura con aperture ampie.
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Trifora del chiostro dell'Abbazia di Santa Maria di Rivalta a Tortona
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Trifora della Cattedrale di Costanza
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Trifora della cappella di Sant'Agata (Pisa)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Enciclopedia dell'architettura, Milano, Garzanti, 1996, ISBN 88-11-50465-1.
- Pevsner, Fleming e Honour, Dizionario di architettura, Torino, Utet, 1978, ISBN 88-06-51961-1.
- Ristampato come Dizionario dei termini artistici, Luigi Grassi e Mario Pepe, Utet Tea, 1994, ISBN 8878194034, ISBN 9788878194038.
- Veniero Colasanti, Trifora, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937. URL consultato il 12 gennaio 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «trifora»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla trifora
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- trìfora, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 12 gennaio 2020.«trìfora agg. e s. f. [comp. di tri- e lat. foris «battente, apertura», sul modello di bifora].»