Il triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano è un'area compresa tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano, tutti compresi nella regione Campania, in Italia nota per il forte aumento della mortalità per cancro della popolazione locale, principalmente dovuto allo smaltimento illegale di rifiuti tossici da parte della camorra e provenienti principalmente dalle regioni industrializzate del Nord-Italia.[1]
La definizione venne utilizzata nell'agosto 2004 dalla rivista scientifica The Lancet Oncology che pubblicò uno studio di Kathryn Senior e Alfredo Mazza,[2][3][4][5] dal titolo: Italian “Triangle of death” linked to waste crisis (Il "Triangolo della morte" italiano connesso alla crisi dei rifiuti).
Dati statistici
[modifica | modifica wikitesto]Indice di mortalità per tumori | ||||||||||||||||||||||||||||
Nella tabella e nel grafico seguenti sono riportati gli indici di mortalità per i tumori che risultano più elevati nel triangolo della morte (ASL NA4) rispetto alla media Italia secondo lo studio pubblicato da The Lancet Oncology.
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La mortalità per alcune patologie raggiunge livelli molto più alti della media italiana. Nel triangolo abitano circa 550.000 persone e l'indice di mortalità (numero di morti l'anno per ogni 100 000 abitanti) per tumore al fegato sfiora il 38.4 per gli uomini e il 20.8 per le donne, dove la media nazionale è del 14. La mortalità è più alta che nel resto d'Italia anche per quanto riguarda il cancro alla vescica e al sistema nervoso[3], per quanto in maniera più modesta. Questo a fronte di una mortalità generale per tumori in Campania in generale inferiore della media italiana.
L'incremento della mortalità viene attribuito all'inquinamento causato dallo sversamento illegale di sostanze tossiche di varia provenienza, in particolare dalle industrie del nord Italia, operata da parte della Camorra[6]:
«Today, the difference between lawful management of waste and illegal manipulation with regard to their compliance with health regulations is very narrow, and the health risks are rising.»
«Oggi la differenza tra una gestione dei rifiuti legale e una manipolazione illegale, per quanto riguarda il rispetto delle disposizioni sanitarie, è molto piccola, e i rischi per la salute sono in crescita.»
«The 5000 illegal or uncontrolled landfill sites in Italy drew particular criticism; Italy has already been warned twice for flouting the Hazardous Waste Directive and the Landfill Directive, and the EU has now referred Italy to the European Court of Justice for further action.»
«La maggior parte delle critiche è rivolta alle 5000 discariche illegali e prive di controllo presenti sul suolo italiano. L'Italia è stata richiamata già due volte per aver trasgredito alle norme della Hazardous Waste Directive (direttiva sui rifiuti pericolosi) e della Landfill Directive (direttiva sulle discariche), tanto che ora l'Unione europea ha rinviato l'Italia alla Corte di giustizia europea per ulteriori provvedimenti.»
Studi scientifici
[modifica | modifica wikitesto]Lo studio epidemiologico dell'OMS esteso alle provincie di Napoli e Caserta
Un ulteriore studio del 2007 dell'Organizzazione mondiale della sanità, dell'Istituto superiore di sanità, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Regione Campania ha monitorato in 196 comuni campani la mortalità per tumori e le malformazioni congenite nel periodo dal 1994 al 2002.[7] Lo studio ha applicato elaborate tecniche statistiche, comprensive di una stima degli intervalli di confidenza associati a ciascuna stima di mortalità grazie a un'analisi bayesiana. Lo studio ha evidenziato che «la mortalità per tutte le cause è risultata in eccesso significativo per gli uomini del 19% nei comuni della provincia di Caserta e del 43% nei comuni del Napoletano; per le donne del 23% nel casertano e del 47% nel napoletano». Sono stati inoltre riscontrati eccessi di malformazioni congenite. La relazione evidenzia che «Le zone a maggior rischio identificate negli studi sulla mortalità e sulle malformazioni congenite in buona parte si sovrappongono e sono interessate dalla presenza di discariche e siti di abbandono incontrollato di rifiuti», ma sostiene che «è comunque difficile stabilire se la corrispondenza dei numerosi eccessi con la possibile occorrenza di esposizioni legate allo smaltimento dei rifiuti sia di natura causale e, nel caso, stimare l'entità di tale impatto».
La presenza di pericolose sostanze inquinanti, come la diossina, in particolare nella zona di Acerra, è comunque accertata[8], oltre che per le attività illecite di smaltimento dei rifiuti[9], anche in relazione all'attività della Montefibre[10], e già nel 1987 un decreto del Ministero dell'Ambiente definiva Acerra territorio “a elevato rischio di crisi ambientale”[11].
Ipotesi sulle cause
[modifica | modifica wikitesto]Sversamento illegale di rifiuti tossici
[modifica | modifica wikitesto]La tesi che lega l'aumento dell'incidenza dei casi di tumore all'inquinamento ambientale, che in realtà coinvolge anche altre aree della Campania, è avvalorata dalle confessioni del boss Gaetano Vassallo, legato al clan dei Casalesi, seconde le quali per vent'anni sono stati scaricati sistematicamente in Campania rifiuti tossici, corrompendo politici e funzionari del commissariato di Governo[12][13]. La maggior parte dei rifiuti arriva dal nord Italia, come anche affermato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel giugno del 2008[14][15]:
«È assolutamente accertato anche in sede parlamentare [... che ci sono stati ...] sistematici trasferimenti di rifiuti tossici, altamente pericolosi da industrie del nord in territorio campano, con l’attiva cogestione da parte della camorra.»
Nelle campagne campane e nel sangue di alcuni abitanti sono state misurate alte concentrazioni di policlorobifenili (PCB), che sono prodotti da industrie chimiche assenti in regione[16]. Fanghi industriali provenienti da Porto Marghera, per un ammontare di ottomila tonnellate, sarebbero stati smaltiti nelle campagne di Acerra dai clan dei Casalesi, grazie a proprietari dei terreni compiacenti, mascherandoli da compost fertilizzante[17][18]. Emblematico è il caso di una ditta, i cui beni sono stati sequestrati dai carabinieri nell'ambito di un'inchiesta partita nel 2006[19], che smaltiva illegalmente rifiuti provenienti da industrie del Veneto e della Toscana riversandoli nei territori di Bacoli, Giugliano e Qualiano, per un totale, in tre anni, di circa un milione di tonnellate e per un fatturato di 27 milioni di euro. La ditta era già stata oggetto di un'inchiesta nel 2003, ma ha continuato ad agire indisturbata ancora per anni[20]. A Marigliano è stata ritrovata interrata un'intera autocisterna piena di sostanze velenose sotterrata in una discarica abusiva[21][22].
La terra dei fuochi
[modifica | modifica wikitesto]A queste attività, si aggiungono i roghi appiccati per eliminare copertoni o per recuperare il rame dai cavi elettrici[23][24]. I roghi, che producono diossina, sono diventati più frequenti quando potevano essere confusi tra i numerosi roghi appiccati ai cumuli di immondizia durante la crisi dei rifiuti in Campania del 2007-2008. I carabinieri hanno accertato che solo tra gennaio e marzo 2007 sono stati incendiati in terreni agricoli 30 tonnellate di rifiuti con un ricavo di oltre 118.000 euro[23]. La presenza di roghi ha dato il nome all'area a nord di Napoli di Terra dei fuochi[25], nome usato da Roberto Saviano nel libro Gomorra come titolo del XI ed ultimo capitolo.
Sversamenti illegali in discariche regolari
[modifica | modifica wikitesto]Lo sversamento di rifiuti industriali altamente inquinanti avviene anche in discariche legali. Già nel 2000 un'inchiesta della commissione parlamentare sui rifiuti[26] ha messo in luce che probabilmente fanghi dell'ACNA di Cengio sono stati smaltiti nella discarica di Pianura[27][28], a Napoli, per un ammontare di almeno ottocentomila tonnellate. Tra gli abitanti delle zone limitrofe alla discarica di Pianura, un'indagine epidemiologica ordinata dalla Procura di Napoli ha dimostrato che almeno 60 persone hanno contratto il linfoma di Hodgkin[29]. Irregolarità negli sversamenti nella discarica di Villaricca emergono anche nelle intercettazioni telefoniche ordinate della Procura di Napoli sulla gestione dei rifiuti da parte della FIBE (società del gruppo Impregilo) che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in Campania[30].
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Le proteste della popolazione
[modifica | modifica wikitesto]La mancanza di fiducia nelle istituzioni, che negli anni hanno permesso o non si sono efficacemente opposte a sversamenti illeciti di rifiuti pericolosi, anche in discariche autorizzate, potenziali cause dei casi di tumore, è tra i motivi della protesta della popolazione di Chiaiano nei confronti dell'apertura della nuova discarica prevista dal piano straordinario del commissario Guido Bertolaso[31]. Analoghe motivazioni suscitarono violente proteste per la riapertura della discarica di Pianura, paventata dal commissario di governo Gianni De Gennaro, e poi smentita. La protesta degenerò in vera e propria guerriglia urbana tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008[32] tra Napoli e le zone limitrofe di Quarto e Pozzuoli, anche per l'azione di esponenti criminali[33] che agivano sotto la regia di politici locali collusi con i delinquenti per interessi legati alla speculazione edilizia[34]. Analogamente, il timore per un'ulteriore fonte di inquinamento, rappresentata dall'inceneritore di Acerra è stato motivo della protesta degli abitanti del luogo[35].
Impatto sui prodotti agroalimentari
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 2008 furono riscontrate[36] presenze di diossina nel latte di bufala proveniente da allevamenti del casertano, attribuite all'inquinamento ambientale, tanto da causare la temporanea sospensione delle esportazioni verso alcuni paesi come la Corea del Sud e il Giappone. A seguito della notizia, che comunque riguardava in maniera limitata gli allevamenti impiegati per produrre la mozzarella di bufala campana DOP[37], la vendita di prodotti caseari della Campania diminuì significativamente in Italia e all'estero[38][39][40]. Successivi test svolti in Germania, tuttavia, non hanno evidenziato alcuna presenza né di diossina né di metalli pesanti[41].
Influenza culturale
[modifica | modifica wikitesto]Lo sversamento illegale di rifiuti tossici in Campania viene affrontato nel libro Gomorra dello scrittore Roberto Saviano e rappresentato nell'omonimo film di Matteo Garrone, e nel film-documentario Biùtiful cauntri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nel triangolo della morte dove case, asili e strade sono costruiti con rifiuti tossici, 7 gennaio 2013. URL consultato il 10 gennaio 2019.
- ^ (EN) Italian “Triangle of death” linked to waste crisis, in The Lancet Oncology, vol. 5, n. 9, settembre 2004, pp. 525-527. URL consultato il 5 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
Vedi la traduzione dal sito del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - ^ a b Il triangolo della morte, in rassegna.it, marzo 2007. URL consultato il 26 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
- ^ Discariche piene di rifiuti tossici quello è il triangolo della morte, in la Repubblica, 31 agosto 2004. URL consultato il 26 settembre 2008.
- ^ La pubblicazione dei suoi studi costò ad Alfredo Mazza il licenziamento dalla protezione civile. Vedi: Ho denunciato tutto e mi hanno fatto fuori, in il Tempo, 19 gennaio 2008. URL consultato il 1º ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2009).
- ^ Bolle false e finti trattamenti così camuffiamo i veleni, in la Repubblica, 6 giugno 2008. URL consultato il 29 settembre 2008.
- ^ Trattamento dei rifiuti in Campania: impatto sulla salute umana (PDF), su protezionecivile.it, Organizzazione Mondiale della Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Campania. URL consultato il 3 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2006).
- ^ Diossina ad Acerra, analisi fai da te, in il manifesto, ambienti, 18 settembre 2007. URL consultato il 1º ottobre 2008..
- ^ Morire di diossina nel paese dei rifiuti Ricerca dell'Oms Qui il cancro uccide trenta volte di più, in la Stampa, 12 maggio 2007. URL consultato il 24 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2009).
- ^ Roberto Saviano, Acerra, polmone di cemento, su robertosaviano.it, 27 agosto 2004. URL consultato il 1º ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2008).
- ^ D.C.d.M. 26-02-1987.
- ^ Così ho avvelenato Napoli, in l'Espresso, 11 settembre 2008. URL consultato il 24 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2013).
- ^ Inchiesta sui veleni a Napoli perquisiti l'Espresso e due reporter, in la Repubblica, 12 settembre 2009. URL consultato il 26 settembre 2008.
- ^ Napolitano: "Rifiuti tossici arrivati in gran parte dal nord", in la Repubblica, 4 giugno 2008. URL consultato il 24 ottobre 2008.
- ^ Rifiuti, l'allarme di Napolitano: "Quelli tossici provengono dal Nord", in la Stampa, 4 giugno 2008. URL consultato il 29 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2008).
- ^ Diossina, la Lilt cerca fondi per le analisi dei cittadini di Acerra, Nola e Marigliano, Diossina, la Lilt cerca fondi per le analisi dei cittadini di Acerra, Nola e Marigliano, in Corriere del Mezzogiorno, 14 marzo 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008.
- ^ Dal nord rifiuti industriali in provincia di Caserta, in Reuters, 25 febbraio 2008. URL consultato il 24 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
- ^ Campania, scoperto traffico illecito dei rifiuti. L'attività di smaltimento gestita dai Casalesi, su ecostiera.it, 25 febbraio 2008. URL consultato il 29 settembre 2008.
- ^ Rifiuti, sequestro al gruppo Pellini, su ilnolano.it, 23 settembre 2008. URL consultato il 1º ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
- ^ Complicità ed emergenza rifiuti dietro il traffico illecito scoperto in Campania, su vascampania.org, 24 gennaio 2006. URL consultato il 1º ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
- ^ Striscia la notizia: i veleni di Marigliano, su marigliano.net, 27 febbraio 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
- ^ Vedi il video tratto da Striscia la notizia
- ^ a b Rifiuti, i veleni tra i campi verdi di Caivano, Afragola e Casoria, su ecostiera.it, 25 ottobre 2008. URL consultato il 1º ottobre 2008.
- ^ Afragola, scoperti 50 quintali di veleni vicino al cimitero. È allarme diossina per i roghi. [collegamento interrotto], su napolinord.info, 14 settembre 2008. URL consultato il 1º ottobre 2008.
- ^ Peppe Ruggiero, La terra dei fuochi a nord di Napoli, su nazioneindiana.com, 29 settembre 2006. URL consultato il 6 novembre 2008.
- ^ Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, su camera.it. URL consultato il 26 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
- ^ Anche i fanghi dell'Acna di Cengio tra i veleni sepolti sotto quella collina, in la Repubblica, 22 gennaio 2008. URL consultato il 24 ottobre 2008.
- ^ Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, su camera.it.
- ^ Tumori a Pianura, conferme dal consulente del pm: vicino alla discarica 60 casi sospetti, in Corriere del Mezzogiorno, 13 giugno 2008. URL consultato il 29 settembre 2008.
- ^ "La discarica è piena di liquido se sale sarà come un Vajont", in la Repubblica, 29 maggio 2008. URL consultato il 29 settembre 2008.
- ^ Noi non siamo N.I.M.B.Y., su chiaianodiscarica.it. URL consultato il 30 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
- ^ Pianura, scontri alla discarica assaltata anche un'ambulanza, in la Repubblica, 5 gennaio 2008. URL consultato il 1º ottobre 2008.
- ^ Rifiuti, per gli scontri a Pianura oltre trenta arresti a Napoli, in la Repubblica, 6 ottobre 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008.
- ^ "Arrivano i Carabinieri". Così Nugnes avvertiva i rivoltosi, in la Repubblica, 7 ottobre 2008. URL consultato l'8 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2009).
- ^ Protesta contro i rifiuti ad Acerra continua il presidio alla stazione, in la Repubblica, 11 settembre 2004. URL consultato il 1º ottobre 2008.
- ^ Mozzarella, limitate positività alla diossina. Il Governo dopo l'alt di Tokyo: no a psicosi, in Corriere della Sera, 26 marzo 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008.
- ^ Consorzio di tutela del formaggio mozzarella di bufala campana DOP, Comunicato stampa (DOC) [collegamento interrotto], su mozzarelladop.it, 20 aprile 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008.
- ^ Mandara: Mozzarella sana, ma vendite in calo, in Il Denaro, 23 gennaio 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
- ^ I prodotti tipici non si vendono più, la Cia: Rischio tracollo, in Il Denaro, 15 gennaio 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2008).
- ^ La spesa al tempo dei rifiuti "Prodotti locali? No, grazie", in La Repubblica-Napoli, 16 gennaio 2008. URL consultato il 6 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2009).
- ^ I test in Germania assolvono la mozzarella bufala campana dop, Repubblica.it, 13-12-2013
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kathryn Senior and Alfredo Mazza, Italian “Triangle of death” linked to waste crisis, The Lancet Oncology, Volume 5, Issue 9, September 2004, Pages 525-527.
- Traduzione da The Lancet Oncology dal sito del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
- (EN) Fabrizio Bianchi et al., Italian “Triangle of death”, The Lancet Oncology, Volume 12, Issue 5, December 2004, Page 710.
- Trattamento dei rifiuti in Campania: impatto sulla salute umana, rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Campania.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Biùtiful cauntri
- Camorra
- Crisi dei rifiuti in Campania
- Ecomafia
- Gomorra (romanzo)
- Gomorra (film)
- Mozzarella di bufala campana
- Rifiuti tossici
- Terra dei fuochi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Comitato Allarme Rifiuti Tossici, sito informativo sul problema dei rifiuti tossici in Campania
- La Terra dei fuochi, sito di video-denunce sullo smaltimento criminale di rifiuti in Campania
- Laboratorio Campano, un progetto di aggregazione e mappatura della crisi dei rifiuti
- Rifiutarsi, foto, video e denunce dal triangolo della morte.
- Terra bruciata, puntata del 9-3-2008, e seguito nella rubrica: Come è andata a finire?.
- Il cancro di Napoli
- Allarme cibo avvelenato
- Il posto dei rifiuti, Reality del 22-09-2007
- intervista a Roberto Saviano del 3-1-2008 (edizione ore 20:00)
- intervista al dott. Antonio Marfella, oncologo, a Formato famiglia, 20-12-2007
- Terra dei fuochi: una bufala?, a cura di Pietro Del Soldà, da Tutta la città ne parla, di Rai Radio 3, podcast della puntata del 17 febbraio 2015.