Il (secondo) trattato di Vienna (1731) venne sottoscritto il 16 marzo 1731 dal conte Finzendorf e dal conte di Chesterfield. Esso segnò la fine della alleanza franco-britannica (1727-1731), l'inizio della intesa anglo-austriaca e la nascita della leggendaria ostilità fra Francia ed Inghilterra.
La controfirma spagnola giunse il 22 luglio dello stesso anno.
Fra le altre cose, il trattato riconobbe Carlo di Borbone e Farnese quale Duca di Parma.
Inoltre, l'imperatore Carlo VI accettò di cessare le attività della Compagnia, da lui istituita sin dal 1717, per permettere alle proprie province dei Paesi Bassi cattolici di partecipare ai commerci con le Indie, saltando la intermediazione delle Province Unite[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jean-Baptiste Nothomb, op. cit..
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jean-Baptiste Nothomb, Essai historique et politique sur la révolution belge.