Trattato di Gaeta | |
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Firma | 26 marzo 1451 |
Luogo | Gaeta |
Parti | Regno di Napoli Scanderbeg |
Firmatari | Arnaldo Fonolleda Stefan, vescovo di Krujë Nikollë de Berguçi |
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Il Trattato di Gaeta era un trattato politico firmato a Gaeta il 26 marzo 1451,[1] tra Alfonso V per il Regno di Napoli e Scanderbeg tramite i suoi due ambasciatori Stefan, vescovo di Krujë, e Nikollë de Berguçi. Nel trattato Scanderbeg si riconosceva vassallo del Regno di Napoli, e in cambio avrebbe avuto la protezione del Regno dall'Impero ottomano. Alfonso V credeva che sarebbe stato in grado di far risorgere le politiche dei suoi predecessori angioini e di utilizzare l'Albania come punto d'appoggio per espandere ulteriormente il suo regno nei Balcani.[2]
Termini del Trattato
[modifica | modifica wikitesto]Il trattato fu richiesto da Scanderbeg al fine di garantire la protezione dall'Impero ottomano. Sebbene Alfonso V fosse egli stesso parte del trattato, esso fu firmato dal suo principale notaio, Arnaldo Fonolleda. Gli ambasciatori di Scanderbeg erano rispettivamente due vescovi: Stefan, un vescovo ortodosso e de Berguçi, un vescovo domenicano cattolico.[3]
Secondo il trattato, se gli albanesi avessero avuto bisogno dell'aiuto del Regno di Napoli in questioni militari, sarebbero stati obbligati a donare ogni città in pericolo alla corona di Napoli. Inoltre Scanderbeg doveva prestare giuramento di fedeltà alla corona aragonese. Non appena le terre albanesi sarebbero state liberate dalle invasioni ottomane, Scanderbeg avrebbe avuto dovuto pagare le tasse ad Alfonso, e riconoscere la corona di Napoli; tuttavia avrebbe mantenuto la sua autonomia e l'autogoverno. L'ultimo punto del trattato specificava che Scanderbeg aveva il dovere di acquistare il sale solamente dai magazzini di Alfonso, e non dagli ottomani, ma con lo stesso prezzo che gli ottomani avrebbero altrimenti applicato.[3] Per seguire il trattato, Napoli inviò un distaccamento di 100 soldati napoletani comandati da Bernard Vaquer al castello di Krujë alla fine di maggio 1451.[4] Vaquer fu nominato commissario speciale,[5] prese il controllo di Kruje per conto del Regno di Napoli e pose la guarnigione sotto il suo comando.[6]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Alfonso dopo la firma del trattato con Scanderbeg, sottoscrisse trattati simili con altri capi dell'Albania: Giorgio Arianiti, Gjin Muzaka, Gjergj Stresi Balsha, Pjetër Spani, Pal Dukagjini, Constantinos Spanchis, Thopia Muzaka, Pietro di Himara, Simon Zanebisha e Karlo Toco.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rolando Fabrini, SCANDERBEG (1405 - 1468), Lulu.com, 25 agosto 2018, p. 152, ISBN 978-0-244-11016-1. URL consultato il 5 giugno 2022.
- ^ (SR) Srpska akademija nauka i, Глас, Научно дело, 1983, p. 74. URL consultato il 5 giugno 2022.
- ^ a b (SQ) Kristo Frashëri, Gjergj Kastrioti Skënderbeu : jeta dhe vepra, 1405-1468, Botimet Toena, 2002, pp. 310-316, ISBN 99927-1-627-4, OCLC 53280039. URL consultato il 5 giugno 2022.
- ^ Jann Tibbetts, 50 Great Military Leaders of All Time., Vij Books India Private Limited, 2016 [30 luglio 2016], p. 571, ISBN 978-93-85505-66-9, OCLC 974593317. URL consultato il 5 giugno 2022.«Following the Treaty of Gaeta, in the end of May 1451, a small detachment of 100 Catalan soldiers, headed by Bernard Vaquer, was established at the castle of Kruje.»
- ^ (FR) Athanase Gegaj, L'Albanie et l'invasion turque au XVe siècle, Bureaux du Recueil, Bibliothèque de l'Universite, 1937, p. 88, ISBN 978-0-598-93599-1. URL consultato il 5 giugno 2022.«En vertu du traité, Alphonse V envoya en Albanie, au mois de juin 1451, un officier de sa trésorerie, Bernard Vaquer, avec les pouvoirs de commissaire spécial.»
- ^ (FR) Constantin Marinescu, La politique orientale d'Alfonse V d'Aragon, roi de Naples (1416-1458), Institut d'Estudis Catalans, 1994, pp. 181-182, ISBN 978-84-7283-276-3. URL consultato il 5 giugno 2022.
- ^ (EN) Fan Stylian Noli, George Castroiti Scanderbeg (1405-1468), International Universities Press, 1947, p. 49. URL consultato il 5 giugno 2022.«Later on Alphonse concluded similar treaties with George Araniti, Ghin Musachi, George Stresi Balsha, Peter Spani, Paul Ducaghini,...»