Il programma prevedeva due incontri contro i "Jaguares", ossia la seconda squadra argentina, per l'occasione formata esclusivamente di giocatori che militano nei campionati argentini (dunque senza nessun professionista impegnato in Europa).
Nel primo match i namibiani vengono letteralmente travolti (8-67 e una meta a nove per gli argentini)[1][2]
Meglio va, almeno in difesa, nel secondo match con un passivo limitato a 19 punti subiti.[3].
mete: Creevy Barrera Oro Merello; trasf.: Urdapilleta
Marcatori
mete: van Lille trasf.: C.Botha
1. Juan Gómez (51’, Guillermo Roan) 2. Agustín Creevy (32’ Mauricio Guidone ) 3. Juan Figallo 4. Agustín Guzmán 5. Mariano Galarza (53’ Carlos Cáceres ) 6. Dino Cáceres /(66’ Rodrigo Bruno) 7 . Alejandro Campos 8. Benjamín Macome 9. Martín Landajo (79’, Lucas Alcácer) 10. Benjamín Urdapilleta 11. Mauro Comuzzi (C) 12. Álvaro Fulco (15’ Nicolás Sánchez ) 13. Horacio San Martín 14. Francisco Merello 15. Lucas Barrera Oro (62’ Belisario Agulla)
Formazioni
1. Jonny Redelinghuis (62' Kees Lensing ) 2. Hugo Horn (74’ Shaun Esterhuisen ) 3. Jane du Toit (62' Marius Visser) 4. Andre de Klerk 5. Wacka Kazombiaze 6. Jacques Nieuwenhuis (C) 7. Tinus du Plessis 8. Pieter Jan van Lille 9. Jurie van Tonder (65’ Collin de Koe ) 10. Gowdan Walters (47’ Jaco van Zyl ) 11. Lwellyn Winckler 12. Tinus Venter (45' Jacky Bock) 13. Luwayne Botes 14. David Philander 15. Chrisander Bothaù
Dopo che, il 7 ottobre, l'allenatore John Williams aveva a sorpresa rassegnato le dimissioni per assumere incarichi in una squadra sudafricana, la Namibia si reca in Portogallo, poco prima delle partite decisive delle qualificazioni mondiali[4].