Torre Mozza | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Trento |
Indirizzo | via Rodolfo Belenzani 68 |
Coordinate | 46°04′05.11″N 11°07′16.56″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Altezza |
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La Torre Mozza è una torre della città di Trento.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una delle numerose torri a scopo difensivo costruite dalla nobiltà trentina nel corso del Medioevo; venne eretta probabilmente nel corso del XIII secolo, reimpiegando anche materiali da strutture più antiche[2]. Anticamente poteva essere collegata a quella sorta di cittadella fortificata che esisteva tra la contrada di Santa Maria Maggiore e la contrada Larga o contrada degli Scudai (l'odierna via Belenzani)[2], una zona che in epoca medievale abbondava di torri (fra quelle vicine si possono citare torre della Tromba, torre Mirana, torre Costede (ora campanile per la chiesa di San Francesco Saverio) e torre di Vicolo Colico[1].
Nei documenti del 1740 è chiamata "torre anonima", sebbene fosse di proprietà della famiglia Gentilotti; passò poi ai Girardi[1]. Nel 1922 venne acquistata da Cesare Tabarelli de Fatis assieme all'edificio adiacente, che venne trasformato nell'albergo Venezia; anche le stanze ai primi due piani della torre vennero quindi adibiti a uso alberghiero[3]. Dalla metà del Novecento passò alla famiglia Menestrina[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La torre si trova verso l'estremità orientale di via Belenzani, ed è funzionalmente parte del vicino albergo Venezia[2]. Ha pianta quadrata ed è alta ventitré metri, è formata con conci di pietra calcarea e si conclude con l'originale cornicione marcapiano, che un tempo sorreggeva probabilmente la merlatura (demolita in epoca imprecisata, da cui deriva il nome di "Torre Mozza") e che invece oggi supporta uno spiovente in coppi[1][2].
La faccia che dà su via Belenzani è aperta da una moderna porta-vetrina rettangolare, e da tre finestre disposte verticalmente: quella più bassa, archivoltata, è probabilmente di epoca rinascimentale, mentre le due superiori, architravate, sono successive[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Renato Bocchi, Trento - Interpretazione della città, 2ª ed., Arti Grafiche Saturnia, 1996 [1989], ISBN 88-85013-47-3.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla torre mozza