Topo selvatico di Chevrier | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Apodemus |
Specie | A.chevrieri |
Nomenclatura binomiale | |
Apodemus chevrieri Milne-Edwards, 1868 | |
Sinonimi | |
A.fergussoni |
Il topo selvatico di Chevrier (Apodemus chevrieri Milne-Edwards, 1868) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso in Cina.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 80 e 110 mm, la lunghezza della coda tra 72 e 105 mm, la lunghezza del piede tra 21 e 25 mm e la lunghezza delle orecchie tra 14 e 16 mm.[3]
Le parti superiori sono color ocra brillante, cosparse di peli nerastri, particolarmente lungo la schiena. Le parti ventrali sono biancastre con la base dei peli grigia. Le orecchie sono relativamente piccole e dello stesso colore del dorso. Le zampe sono grigie. La coda è più lunga della testa e del corpo, è bruno-nerastra sopra, biancastra sotto e ricoperta di piccoli peli.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola e diurna.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di semi e talvolta di insetti.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nelle province cinesi dello Yunnan, Chongqing, Sichuan, Guizhou, Hubei occidentale, Shaanxi meridionale, Gansu meridionale e un avvistamento nello Hunan.
Vive in zone agricole, prati e boschi aperti tra 1.800 e 2.300 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica A.chevrieri come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Smith, A.T. & Johnston, C.H. 2008, Apodemus chevrieri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Apodemus chevrieri, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Smith & Xie, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 978-0-691-09984-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Apodemus chevrieri