Il tollenone (dal latino tolleno -onis) era una macchina da guerra che gli assedianti utilizzavano per raggiungere le mura nemiche.
Era formato da due travi tra loro collegate: una posta in modo verticale, l'altra in modo orizzontale appoggiata alla prima attraverso un montante girevole, al cui capo era ancorato un grosso cesto dove erano posti alcuni armati.[1] Questi ultimi erano sollevati, facendo forza a mezzo di funi attraverso altri armati lasciati a terra, in modo da tirare verso il basso la parte posteriore della macchina d'assedio in questione, oltre a fare in modo di ruotare in direzione ed altezza la cesta posta al capo opposto.[2] Sembra fu citato per la prima volta da Enea Tattico nella sua Poliorketika nel IV secolo a.C.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vegezio, Epitoma rei militaris, IV, 21.
- ^ A.Liberati & F.Silverio, Organizzazione militare: esercito, Roma 1988, p.47.
- ^ Enea Tattico, Poliorketika, XXXIX, 7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Enea Tattico, Poliorketika, XXXIX.
- Vegezio, Epitoma rei militaris, IV.
- Fonti storiografiche moderne
- G.Cascarino, L'esercito romano. Armamento e organizzazione, Vol. II - Da Augusto ai Severi, Rimini 2008. ISBN 9788884741738
- A.Liberati & F.Silverio, Organizzazione militare: esercito, Roma 1988