Homotheriini | |
---|---|
Scheletro di H. serum, dalla grotta di Friesenhahn, al Texas Memorial Museum, Università del Texas | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Sottordine | Feliformia |
Famiglia | Felidae |
Sottofamiglia | †Machairodontinae |
Tribù | †Homotheriini Fabrini, 1890 |
Generi | |
Homotheriini (o Machairodontini) è una tribù (o sottotribù)[1] estinta di felini dai denti a sciabola appartenenti alla famiglia Felidae. Comunemente noti come felini dai denti a scimitarra, questi predatori comprendono generi endemici di Nord America, Europa, Asia, Africa e Sud America.[2] Vissero dal Miocene al Pleistocene, sopravvivendo per un periodo compreso tra circa 23 milioni di anni fa e circa 12000 anni fa.[3] Le relazioni evolutive tra la tribù Homotheriini e i Machairodontini hanno portato i paleontologi a una classificazione dibattuta: gli Homotherini sono talvolta considerati una sottotribù dei Machairodontini, mentre altre volte vengono trattati come sinonimi della stessa tribù. Per questo motivo, i due nomi sono spesso usati in modo intercambiabile.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Rispetto al fenotipo massiccio dei felini dai denti a sciabola, evidente in generi come Smilodon, Megantereon e nel feliforme Barbourofelis, gli Homotheriini si distinguono per i canini superiori più piccoli ma dotati di bordi seghettati.[4][5][6] Il fenotipo dei denti a scimitarra si è evoluto indipendentemente anche in altre famiglie di mammiferi.[7]
La sottotribù Homotheriini si è adattata a una morfologia più idonea alla corsa, con corporature più leggere e arti allungati, caratteristiche visibili nei generi Lokotunjailurus e Homotherium.[8] Inoltre, possedevano nasi più grandi per facilitare la respirazione durante l'inseguimento delle prede.
In contrasto, la sottotribù Machairodontini ha mantenuto tratti più vicini a quelli dei panterini moderni, come zampe più corte e code più lunghe rispetto agli Homotheriini, pur conservando elementi distintivi dei felini dai denti a sciabola, tra cui un collo più lungo e canini superiori più grandi e lamellari.[8] I Machairodontini mostravano una corporatura più robusta, con alcune specie del genere Machairodus che raggiungevano dimensioni paragonabili a quelle di Smilodon populator.[9]
Un'importante scoperta effettuata nel 2020 in Yakutia, Russia, ha portato alla descrizione, nel 2024, di un cucciolo mummificato di Homotherium latidens di circa tre settimane di età. Questo esemplare, che include la parte anteriore del corpo (cranio, arti anteriori e parte della gabbia toracica), ha fornito dettagli significativi sui tessuti molli e sul mantello della specie. Il cucciolo aveva una pelliccia nera o marrone scuro, con zampe e mento di colore più chiaro. La pelliccia sull'angolo della bocca e sul retro del collo era più lunga e chiara rispetto a quella sugli arti anteriori. Le zampe erano larghe e arrotondate, prive di un cuscinetto carpale, mentre i cuscinetti digitali erano vagamente quadrati. Questi adattamenti, utili per muoversi efficacemente su terreni innevati, si sviluppavano già in giovane età.[10]
Storia evolutiva
[modifica | modifica wikitesto]Sulla base delle sequenze di DNA mitocondriale estratte dai fossili, si stima che la linea evolutiva di Homotherium si sia separata da quella di Smilodon circa 18 milioni di anni fa.[11]
La forma affilata e seghettata dei denti a scimitarra di questi animali era particolarmente adatta a provocare lacerazioni profonde e a strappare la carne dalle prede abbattute. Tuttavia, questi denti erano fragili: il contatto con le ossa poteva scheggiarli, e le dentellature tendevano a consumarsi o persino a rompersi completamente. La perdita di questi denti avrebbe privato l'animale della sua principale arma, condannandolo a morte.[12][13]
L'origine evolutiva dei denti a scimitarra e a sciabola nei felini e in altri mammiferi è tuttora oggetto di dibattito. Gli studiosi propongono due principali ipotesi:
- Origine dimorfica sessuale: questa teoria suggerisce che i denti si siano originariamente sviluppati come tratti dimorfici sessuali, utilizzati dai maschi nei combattimenti intraspecifici per competere per le femmine. Nei mammiferi, infatti, i tratti dimorfici sessuali spesso si manifestano come strumenti utili per il successo riproduttivo maschile. Secondo questa ipotesi, con l'aumento della presenza di megaerbivori, i denti a scimitarra e a sciabola divennero vantaggiosi anche per la caccia, portando alla loro diffusione tra maschi e femmine.[14]
- Selezione naturale: questa teoria sostiene che i denti si siano evoluti per riempire una nicchia ecologica vacante. L'assenza di predatori specializzati nella caccia ai megaerbivori avrebbe favorito l'emergere di questa caratteristica come adattamento evolutivo, senza legami diretti con il dimorfismo sessuale.[15]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Sottotribù †Homotheriini
- †Homotherium Fabrini, 1890
- †H. ischyrus
- †H. latidens
- †H. serum
- †H. venezuelensis
- †Xenosmilus Martin et al., 2000
- †X. hodsonae
- †Lokotunjailurus Werdelin 2003
- †L. emageritus
- †L. fanonei
- †L. chinsamyae
- †Amphimachairodus Kretzoi, 1929
- †A. alvarezi
- †A. coloradensis
- †A. giganteus
- †A. kurteni
- †A. hezhengensis
- †Nimravides Kitts 1958
- †N. catacopsis
- †N. galiani
- †N. hibbardi
- †N. pedionomus
- †N. thinobates
Sottotribù †Machairodontini
- †Machairodus Kaup, 1833
- †M. alberdiae
- †M. aphanistus
- †M. horribilis
- †M. laskerevi
- †M. robinsoni
- †M. lahayishpup
- †Hemimachairodus Koenigswald, 1974
- †H. zwierzyckii
- †Longchuansmilus Jiangzuo et al, 2022
- †L. xingyongi
- †Adeilosmilus Jiangzuo, Werdelin, Sun et al, 2022
- †A. kabir
- †Taowu Jiangzuo, Werdelin, Sun et al, 2022
- †T. liui
- †Miomachairodus Schmidt-Kittler, 1976
- †M. pseudaeluroides
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Le relazioni filogenetiche degli Homotheriini sono mostrate nel seguente cladogramma:[16][17][18][19][20]
†Homotherini |
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Q. Jiangzuo, L. Werdelin e Y. Sun, A dwarf sabertooth cat (Felidae: Machairodontinae) from Shanxi, China, and the phylogeny of the sabertooth tribe Machairodontini, in Quaternary Science Reviews, vol. 284, 2022, pp. Article 107517, DOI:10.1016/j.quascirev.2022.107517.
- ^ A. Rincon, F. Prevosti e G. Parra, New saber-toothed cat records (Felidae: Machairodontinae) for the Pleistocene of Venezuela, and the Great American Biotic Interchange, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 31, n. 2, 2011, pp. 468–478, DOI:10.1080/02724634.2011.550366.
- ^ Paleobiology Database: Homotherini Basic info.
- ^ L.D. Martin, Fossil history of the terrestrial Carnivora, in J.L.Gittleman (a cura di), Carnivore behaviour, ecology, and evolution, vol. 1, Ithaca, IL, Cornell University Press, 1989, pp. 536–568.
- ^ B Van Valkenburgh, Deja vu: the evolution of feeding morphologies in the Carnivora, in Integrative and Comparative Biology, vol. 47, n. 1, 2007, pp. 147–163, DOI:10.1093/icb/icm016.
- ^ Anita Bergamo, Pikaia – Smilodon e Homotherium: top predators d’altri tempi, su Pikaia, 15 settembre 2016. URL consultato il 7 giugno 2024.
- ^ C. Meloro e G. J. Slater, Covariation in the skull modules of cats: the challenge of growing saber-like canines, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 32, n. 3, 2012, pp. 677–685, DOI:10.1080/02724634.2012.649328.
- ^ a b Mauricio Antón, Sabertooth, Bloomington, Indiana University Press, 2013, pp. 118–138, ISBN 9780253010421.
- ^ Giovanni G. Bellani, Felines of the world: discoveries in taxonomic classification and history, London; San Diego, CA, Academic Press is an imprint of Elsevier, 2020, ISBN 9780128172773.
- ^ A. V., M. V. Sotnikova, A. I. Klimovsky, A. V. Lavrov, A. V. Protopopov, D. O. Gimranov e E. V. Parkhomchuk, Mummy of a juvenile sabre-toothed cat Homotherium latidens from the Upper Pleistocene of Siberia, in Scientific Reports, vol. 14, n. 1, 14 novembre 2024, DOI:10.1038/s41598-024-79546-1.
- ^ J. L. A. Paijmans, R. Barnett, M. T. P. Gilbert, M. L. Zepeda-Mendoza, J. W. F. Reumer, J. de Vos, G. Zazula, D. Nagel, G. F. Baryshnikov, J. A. Leonard, N. Rohland, M. V. Westbury, A. Barlow e M. Hofreiter, Evolutionary History of Saber-Toothed Cats Based on Ancient Mitogenomics, in Current Biology, vol. 27, n. 21, 19 ottobre 2017, pp. 3330–3336.e5, DOI:10.1016/j.cub.2017.09.033.
- ^ B Van Valkenburgh, Deja vu: the evolution of feeding morphologies in the Carnivora, in Integrative and Comparative Biology, vol. 47, n. 1, 2007, pp. 147–163, DOI:10.1093/icb/icm016.
- ^ G. J. Slater e B. Van Valkenburgh, Long in the tooth: evolution of sabertooth cat cranial shape, in Paleobiology, vol. 34, n. 3, 2008, pp. 403–419, DOI:10.1666/07061.1.
- ^ Marcela Randau, Chris Carbone e Samuel T. Turvey, Canine Evolution in Sabretoothed Carnivores: Natural Selection or Sexual Selection?, in Alistair Robert Evans (a cura di), PLOS ONE, vol. 8, n. 8, Public Library of Science (PLoS), 8 agosto 2013, pp. e72868, DOI:10.1371/journal.pone.0072868, ISSN 1932-6203 .
- ^ B. Van Valkenburgh e T. Sacco, [0164:sdsbai2.0.co;2 Sexual dimorphism, social behavior, and intrasexual competition in large Pleistocene carnivorans], in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 22, 2002, pp. 164–169, DOI:10.1671/0272-4634(2002)022[0164:sdsbai]2.0.co;2.
- ^ Paleobiology Database, su paleobiodb.org, 25 marzo 2012. URL consultato il 16 giugno 2011 (archiviato il 25 marzo 2012).
- ^ Alan Turner, The evolution of the guild of larger terrestrial carnivores during the Plio-Pleistocene in Africa, in Geobios, vol. 23, n. 3, 1990, pp. 349–368, DOI:10.1016/0016-6995(90)80006-2.
- ^ L. D. Martin, Babiarz, J. P., Naples, V. L. e Hearst, J., Three Ways To Be a Saber-Toothed Cat, in Naturwissenschaften, vol. 87, n. 1, 2000, pp. 41–44, DOI:10.1007/s001140050007.
- ^ Alan Turner, The Big Cats and their fossil relatives, New York, Columbia University Press, 1997, pp. 60, ISBN 978-0-231-10228-5.
- ^ S. C. Wallace e R. C. Hulbert, A New Machairodont from the Palmetto Fauna (Early Pliocene) of Florida, with Comments on the Origin of the Smilodontini (Mammalia, Carnivora, Felidae), in Greger Larson (a cura di), PLOS ONE, vol. 8, n. 3, 2013, pp. e56173, DOI:10.1371/journal.pone.0056173.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Homotheriini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Homotheriini, su Fossilworks.org.