This Is Our Music album in studio | |
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Artista | Ornette Coleman |
Pubblicazione | 1960 |
Durata | 38:48 |
Dischi | 1 |
Tracce | 7 |
Genere | Free jazz Jazz |
Etichetta | Atlantic |
Produttore | Nesuhi Ertegün |
Registrazione | luglio - agosto 1960 |
Formati | LP da 12" |
Altri formati | CD |
Ornette Coleman - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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Allmusic | [1] |
Pitchfork | [2] |
The Rolling Stone Jazz Record Guide | [3] |
Tom Hull | A–[4] |
Piero Scaruffi (Austin Krentz) | 6/10[5] |
This Is Our Music è il quinto album discografico di Ornette Coleman, pubblicato nel 1960. Ritenuto uno dei capolavori del genere jazz, insieme ai precedenti album di Coleman contribuì a codificare un nuovo modo di fare jazz che divenne poi noto come free jazz.[6][7][8][9]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Sin dal titolo (letteralmente: "questa è la nostra musica"), l'album sembra caratterizzarsi come un "manifesto d'intenti" e una riappropriazione delle radici musicali del jazz, volto proprio ad illustrare al mondo tutti gli aspetti salienti del sound del "nuovo jazz" di Coleman e compagni.
È particolarmente rilevante far notare come questo album sia l'unica registrazione di Coleman per l'Atlantic a contenere l'esecuzione di uno standard jazz; una stralunta versione di Embraceable You resa quasi irriconoscibile; e come sia l'unico album che veda la formazione del quartetto di Coleman costituita da Don Cherry, Charlie Haden, e Ed Blackwell. Il disco include alcune delle composizioni più celebri di Coleman: Blues Connotation, Beauty Is a Rare Thing, e Kaleidoscope in particolare. (Beauty Is a Rare Thing diventò in seguito il titolo di un box set contenente tutte le registrazioni effettuate da Coleman per l'etichetta Atlantic.)
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Tutte le composizioni sono opera di Ornette Coleman, eccetto dove indicato.
- Lato A
- Blues Connotation – 5:14
- Beauty Is a Rare Thing – 7:12
- Kaleidoscope – 6:33
- Lato B
- Embraceable You (Gershwin) – 4:54
- Poise – 4:37
- Humpty Dumpty – 5:20
- Folk Tale – 4:46
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Ornette Coleman – sax alto
- Don Cherry – tromba pocket
- Charlie Haden – contrabbasso
- Ed Blackwell – batteria
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Steve Huey, Ornette Coleman: This Is Our Music, su AllMusic. URL consultato il 3 novembre 2020.
- ^ Mark Richardson, Ornette Coleman: This Is Our Music, su Pitchfork, 25 marzo 2002. URL consultato il 3 novembre 2020.
- ^ J. Swenson (a cura di), The Rolling Stone Jazz Record Guide, USA, Random House/Rolling Stone, 1985, pp. 45, ISBN 0-394-72643-X.
- ^ Tom Hull, Jazz (1940–50s) (Reference), su tomhull.com, n.d.. URL consultato il 4 marzo 2020.
- ^ Piero Scaruffi, The Histrory of Jazz Music. Ornette Coleman, su scaruffi.com, 2006. URL consultato il 22 dicembre 2020.
- ^ Antonia Tessitore, Il jazz libero di Ornette Coleman, su Internazionale, 30 giugno 2015. URL consultato il 10 giugno 2023.
- ^ Ornette Coleman: l'uomo che rese free il jazz | Rolling Stone Italia, su rollingstone.it, 9 marzo 2019. URL consultato il 10 giugno 2023.
- ^ (EN) Taylor Ho Bynum, Seeing Ornette Coleman, in The New Yorker, 12 giugno 2015. URL consultato il 10 giugno 2023.
- ^ (EN) John Fordham, Ornette Coleman obituary, in The Guardian, 11 giugno 2015. URL consultato il 10 giugno 2023.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Steve Huey, This Is Our Music, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) This Is Our Music, su Discogs, Zink Media.
- (EN) This Is Our Music, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.