The Donays | |
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Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | Rhythm and blues[1] Pop rock[2] |
Periodo di attività musicale | 1961 – anni 1960 |
Etichetta | Oriole |
The Donays sono state un gruppo musicale statunitense Rhythm and blues attivo negli anni sessanta. Benché abbiano pubblicato un solo singolo, intitolato Bad Boy (1962), il suo lato B Devil in His Heart venne ripreso dai Beatles con il titolo A Devil in Her Heart.[3]
Storia del gruppo
[modifica | modifica wikitesto]Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo, si formò nel 1961 come quintetto, sulla scia del successo di cui stavano godendo i primi gruppi femminili, strada tracciata dalle Shirelles ad Hamtramck, nel Michigan[1][4] Il gruppo vocale era originariamente composto da Janice Guinn, her sister Armie Guinn, Yvonne Singleton, Michelle Ray e Mary, divenendo in seguito in un quartetto. I suoi membri erano quattro studentesse scoperte grazie alla loro vittoria a un concorso del liceo Hamtramck High.[senza fonte]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Al contrario di tanti altri gruppi femminili dell'epoca molto più prolifici, le Donays pubblicarono solamente un solo 45 giri con le tracce (There's A) Devil in His Heart e Bad Boy, registrate nel 1961 per la Correc-tone Records[5] con il supporto dei Motown Funk Brothers, in cui militavano il batterista Benny Benjamin e il bassista James Jamerson[6]. Il primo brano fu scritto da Richard P. Drapkin (aka Ricky Dee) e probabilmente prodotto negli studi di Detroit dell'ex Motown Richard "Popcorn" Wylie[5]. Il 6 agosto del 1962[7][8] (There's A) Devil in His Heart fu pubblicata come lato B di Bad Boy dall'etichetta nuovaiorchese Brent, mentre la Oriole Records pubblicò l'edizione inglese[4]. Il manager Brian Epstein, che acquistò il singolo delle Donays per il suo negozio di dischi NEMS (North End Music Store), fece conoscere la canzone ai Beatles il 18 luglio 1963[9]. la formazione di Liverpool registrò una propria versione del brano, adattandola al suo stile e cambiandone il titolo in Devil in Her Heart, che venne inclusa nel suo secondo LP With the Beatles, contribuendo così alla fama delle Donays.[2] Bob Dylan, durante una puntata del programma Theme Time Radio Hour, affermerà: «The Donays only made one record. You only have to make one if it's this good» (lett. "Le Donays fecero solo un disco. Basta farne uno solo se è così buono")[6].
Le Donays incisero un'altra canzone, You Always Talk About Tomorrow, che però non venne mai pubblicata in quanto i suoi membri erano troppo impegnati a terminare i loro studi[8].
Dopo lo scioglimento
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 1964 ed il 1965, dopo lo scioglimento delle Donays, la cantante Yvonne Vernee Allen incise altri tre singoli come solista[10][11], tra cui Just Like You Did Me di Tony Clark, per poi intraprendere la carriera di turnista[11]. Nel 1971, Yvonne prese il posto dell'ex cantante solista Saundra Mallett Edwards del gruppo della Motown The Elgins dopo che questi si riunirono per un tour in Gran Bretagna quando questi ebbero due inaspettati successi entrati nella Top 20 del Regno Unito (la band si era infatti già sciolta nel 1967)[11]. Yvonne continuò a cantare negli anni novanta, lavorando per l'etichetta Motorcity di Ian Levine[11].
Formazione[6]
[modifica | modifica wikitesto]- Yvonne Vernee Allen – voce
- Michelle Ray
- Janice Gwenn
- Amy Gwenn
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 1962 – Bad Boy
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Richard Drapkin, "Devil In Her Heart" History, su BEATLES MUSIC HISTORY, DKR Products. URL consultato il 17 novembre 2024.
- ^ a b (EN) Richie Unterberger, The Donays, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 3 gennaio 2014.
- ^ (EN) The Donays, su allmusic.com. URL consultato il 18 novembre 2024.
- ^ a b MacDonald, p. 87.
- ^ a b DK Peneny, The Donays, su The History of Rock 'n Roll: The Golden Decade 1954 -1963. URL consultato il 16 dicembre 2014.
- ^ a b c WE NEED TO TALK ABOUT . . . THE DONAYS: A devil of a story, su elsewhere.co.nz. URL consultato il 18 novembre 2024.
- ^ William J. Dowlding, Beatlesongs, Touchstone, 2009, ISBN 9780857125958.
- ^ a b "My Way": quando i big suonano cover. Beatles (prima parte), su rockol.it, 4 luglio 2020.
- ^ Lewisohn, pp. 67-8
- ^ Yvonne Vernee (scheda), su discogs.com. URL consultato il 26 novembre 202024.
- ^ a b c d Colin Larkin, The Encyclopedia of Popular Music, Omnibus Press, 2011, ISBN 9780857125958.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mark Lewisohn, Beatles - Otto anni ad Abbey Road, Milano, Arcana Editrice, 1990, ISBN 88-85859-59-3.. (The Complete Beatles Recording Sessions, EMI Records Ltd, London, 1998)
- (EN) Bob Leszczak, Who Did It First?. Great Rhythm and Blues Cover Songs and Their Original Artists, Scarecrow Press, 2013, ISBN 9780810888678.. (The Complete Beatles Recording Sessions, EMI Records Ltd, London, 1998)
- Ian MacDonald, The Beatles. L’opera completa, Milano, Mondadori, 1994, ISBN 88-04-38762-9. (Revolution in the Head, Fourth Estate, London, 1994)
- (EN) Dave Marsh, The Beatles' Second Album, Harmony/Rodale, 2007, ISBN 9781609617165.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Richie Unterberger, The Donays, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) The Donays, su Discogs, Zink Media.
- (EN) The Donays, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.