Tetralycosa halophila | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Lycosoidea |
Famiglia | Lycosidae |
Sottofamiglia | Artoriinae |
Genere | Tetralycosa |
Specie | T. halophila |
Nomenclatura binomiale | |
Tetralycosa halophila Framenau & Hudson, 2017 |
Tetralycosa halophila Framenau & Hudson, 2017 è un ragno appartenente alla famiglia Lycosidae.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome proprio deriva dal sostantivo greco ἂλς, ἂλός, cioè hàls, halòs, che significa "sale", e dal verbo greco φιλέω, cioè philèo, che significa amo, prediligo, in riferimento all'ambiente salino che è l'habitat preferito di questi ragni[1].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'olotipo maschile ha una lunghezza totale di 19,08mm: il cefalotorace è lungo 9,49mm, e largo 7,05mm[1].
Il paratipo femminile ha una lunghezza totale di 21,15mm: il cefalotorace è lungo 10,34mm, e largo 7,61mm[1].
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]La specie è stata reperita nell'Australia meridionale[1]. Di seguito alcuni rinvenimenti:
- l'olotipo maschile rinvenuto nei pressi del Lago Everard, in Australia meridionale nel marzo 1993.
- il paratipo femminile rinvenuto nei pressi del Lago Everard, in Australia meridionale nel marzo 1993.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Appartiene all'eyrei-group insieme a T. eyrei, T. adarca e T. williamsi[1].
Al 2021 non sono note sottospecie e dal 2017 non sono stati esaminati nuovi esemplari[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Framenau, V.W. & Hudson, P., 2017 - Taxonomy, systematics and biology of the Australian halotolerant wolf spider genus Tetralycosa (Araneae: Lycosidae: Artoriinae). European Journal of Taxonomy vol.335, pp.1-72. PDF
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The world spider catalog, Lycosidae, Tetralycosa halophila, su wsc.nmbe.ch. URL consultato il 3 dicembre 2021.