Tisifone | |
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Oreste perseguitato dalle Erinni, dipinto di William-Adolphe Bouguereau, 1862 | |
Nome orig. | Τισιφόνη |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Tisifone (in greco antico: Τισιφόνη?, Tisiphónē) è un personaggio della mitologia greca ed era una delle Erinni o Furie insieme ad Aletto e Megera.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Era incaricata di castigare i delitti di assassinio: parricidio, fratricidio, matricidio, omicidio.
Un mito racconta che si innamorò di Citerione, che uccise col morso di uno dei serpenti presenti sul suo capo.
Nel VI libro dell'Eneide di Virgilio Tisifone è rappresentata come uno dei guardiani dei cancelli del Tartaro[1].
Ne Il rapimento di Proserpina, Claudiano la pone a servizio di Plutone e la descrive mentre chiama le ombre alle armi pronte a muovere guerra a Giove in caso egli non concedesse una sposa al suo signore.
In suo onore è stato battezzato l'asteroide 466 Tisiphone, scoperto nel 1901.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tisifone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tisìfone, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Tisifone, su Theoi Project.
- (EN) Tisifone, su Goodreads.