Theologia platonica de immortalitate animarum | |
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Autore | Marsilio Ficino |
1ª ed. originale | 1482 |
La Teologia platonica (in latino Theologia platonica de immortalitate animarum, Teologia platonica sull'immortalità dell'anima) è la più importante opera filosofica di Marsilio Ficino.[1] Fu scritta tra il 1469 e il 1474 e pubblicata nel 1482.[2]
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]L'obbiettivo primario che si prefigge l'opera è quello di esporre un'argomentazione razionale a favore della tesi dell'immortalità dell'anima.
Ficino attribuisce all'anima una posizione intermedia nell'ordine dell'universo, che suddivide in cinque parti: Dio e gli esseri angelici da un lato, l'anima, le qualità e i corpi dall'altro.[3] Ficino riteneva che il platonismo fosse compatibile con il Cristianesimo, a differenza dell'aristotelismo, che, sebbene ambiguo sul tema dell'immortalità, era stato filosoficamente in ascesa sin dal XIII secolo.[4]
«Il libro IV, capitolo 2, è un tipico esempio degli argomenti di Ficino a favore dell'immortalità dell'anima. Citando vari testi platonici, accanto ad opere di Agostino e di Origene, tenta di dimostrare che l'anima ha un desiderio naturale di raggiungere la conoscenza della verità più alta e del soomo bene - in altre parole, la conoscenza di Dio - e che la soddisfazione di questo desiderio è la fonte della nostra più grande felicità. Poiché, tuttavia, né questa conoscenza né questa felicità possono essere concquistate nella vita presente, devono essere raggiunte nella prossima. Se così non fosse, allora l'aspirazione, radicata nelle nostre menti per opera di Dio, di penetrare nella causa di tutte le cause e raggiungere così la felicità sarebbe inutile e futile. L'anima, quindi, deve essere immortale.»
L'opera di Ficino doveva anche competere con l'antica Teologia platonica di Proclo[2], che nel XIII secolo era stato tradotto dal domenicano fiammingo Guglielmo di Moerbeke.[5] Ficino considerava Proclo come un platonico non cristiano, e per giunta derivato dalla "teologia platonica" di Dionigi l'Areopagita.[6] Ficino voleva offrire uno filosofia platonica simile, che tuttavia risultasse compatibile con l'affermazione della fede cristiana.[2]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Ficino indirizzò la sua opera agli intellettuali e alle élite politiche della Repubblica di Firenze.[7] Il trattato influenzò il decreto Apostolici Regiminis del Quinto Concilio Lateranense contro il mortalismo cristiano.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Allen e Hankins, p. vii.
- ^ a b c Celenza, §2.1.
- ^ Lauster, p. 48. Si veda Ficino, Libro III, capitolo 2, paragrafo 1.
- ^ a b Luc Deitz e Jill Kraye, Marsilio Ficino, in Cambridge Translations of Renaissance Philosophical Texts, 1997, p. 147, DOI:10.1017/CBO9780511803048.014, ISBN 9780521426046.
- ^ Gersh 355
- ^ Gersh 353
- ^ Allen e Hankins, p. ix.
- ^ Allen e Hankins, p. viii.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Allen, Michael J. B., "Introduction" in Marsilio Ficino: The Philebus Commentary (University of California Press, 1979).
- Allen, Michael J. B. and Hankins, James, "Introduction" in Platonic Theology, Volume 1, Books I–IV (Harvard University Press, 2001).
- Celenza, Christopher S., "Marsilio Ficino" in Zalta, Edward N. (ed.), Stanford Encyclopedia of Philosophy (Spring 2012 Edition) [1].
- Ficino, Marsilio, Platonic Theology. In sei volumi curati da James Hankins con una traduzione inglese di Michael J. B. Allen (Harvard University Press, 2001).
- Stephen Gersh, Interpreting Proclus, Cambridge University Press, 15 settembre 2014, ISBN 978-0-521-19849-3.
- Lauster, Jörg, "Marsilio Ficino as Christian thinker: The theological aspects of his Platonism" in Allen, Rees, and Davies, Marsilio Ficino: His Theology, His Philosophy, His Legacy (Brill Publishers, 2002), pp. 45–70.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Google Books - Theologia platonica, a cura di Gilles Gourbin, Parigi, 1559 (testo integrale in latino).