Teobaldo Fabri vescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Incarichi ricoperti | Vescovo di Verona (1298-1331) |
Nominato vescovo | 1298 |
Deceduto | 19 novembre 1331 |
Teobaldo Fabri (o Tebaldo Fabris) (... – 19 novembre 1331) è stato un vescovo cattolico italiano.
Poco o nulla si conosce delle sue origini familiari. Sappiamo, invece, che iniziò la sua formazione spirituale nel monastero di Santa Eufemia di Verona retto dall'ordine agostiniano.[1]
Secondo gli Annales Veronenses di Ubertino de Romano, giurista operante a Verona sotto gli scaligeri, Teobaldo venne eletto vescovo della diocesi di Verona il 24 giugno 1298 per essere consacrato il 26 ottobre dello stesso anno.[1]
Nel 1301 venne nominato esecutore testamentario delle ultime volontà di Alberto I della Scala, nel 1311 presenziò all'incoronazione di Enrico VII di Lussemburgo a Milano, tre anni più tardi, a quanto racconta Giovambattista Biancolini, partecipa alla traslazione dei corpi dei santi Benigno e Caro. Tali eventi dimostrano i buoni rapporti intercorsi tra Teobaldo e i signori scaligeri.[1]
Grazie al vescovo Teobaldo, la chiesa di Verona attraversò un periodo di dinamismo e ritrovata spiritualità. Vennero consacrate nuove chiese, si favorì il culto delle reliquie e vennero concesse numerose indulgenze. Inoltre, si assistette ad una diffusione del francescanesimo in città; a tal proposito Teobaldo si trovò a dover gestire una controversia tra i francescani e i benedettini per il monastero di San Fermo Maggiore che si concluse a favore dei secondi. Morì a Verona il 19 novembre 1331 e venne sepolto nella cattedrale cittadina.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Fabri, Teobaldo, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]