Il Telegramma Riegner (Riegner Telegram), fu la prima comunicazione che avvisava gli alleati dell’imminente Operazione Reinhard[1], confermando di fatto i rapporti sull'intenzione tedesca di sterminare in massa gli ebrei europei.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il messaggio telegrafico fu inviato l'8 agosto del 1942 da Gerhart M. Riegner[2], avvocato tedesco esiliato in Svizzera e allora segretario del Congresso ebraico mondiale (World Jewish Congress-WJC) di Ginevra, al rappresentante statunitense Rabbi Stephen Wise di New York e al britannico Sydney Silverman di Londra, membro del parlamento britannico, rappresentanti anch’essi del WJC. Riegner fu informato della Soluzione finale dall’industriale tedesco Eduard Schulte[3], molto vicino ad alti esponenti della Germania nazista, e a conoscenza della Conferenza di Wannsee. Il telegramma fu poi esteso, sempre nell'agosto del 42, ai governi di Londra e Washington.
«Received alarming report stating that, in the Fuehrer's Headquarters, a plan has been discussed, and is under consideration, according to which all Jews in countries occupied or controlled by Germany numbering 3½ to 4 millions should, after deportation and concentration in the East, be at one blow exterminated, in order to resolve, once and for all the Jewish question in Europe. Action is reported to be planned for the autumn. Ways of execution are still being discussed including the use of prussic acid. We transmit this information with all the necessary reservation, as exactitude cannot be confirmed by us. Our informant is reported to have close connexions with the highest German authorities, and his reports are generally reliable. Please inform and consult New York.»
«Ricevuto un rapporto allarmante che affermava che nel quartier generale del Fuehrer è stato discusso, ed è al vaglio, un piano secondo il quale tutti gli ebrei dei paesi occupati, o controllati dalla Germania, nel numero dai 3.5 ai 4 milioni, dovrebbero, dopo deportazione e detenzione nei campi di concentramento, essere sterminati, al fine di risolvere, una volta per tutte la questione ebraica in Europa. Si prevede che l'azione sia pianificata per l'autunno. I modi di esecuzione sono ancora in discussione, incluso l'uso dell'acido prussico[4]. Trasmettiamo queste informazioni con tutta la cautela necessaria, poiché l'esattezza delle informazioni non può essere confermata. Il nostro informatore ha rapporti stretti con le più alte autorità tedesche e le sue relazioni sono generalmente affidabili. Si prega di informare e consultare New York.»
Tuttavia in Inghilterra e negli Stati Uniti, il telegramma fu accolto con scetticismo, malgrado le notizie di esecuzioni di massa in Polonia e sul fronte europeo orientale, tanto che il Dipartimento di Stato Americano considerò la notizia come "una voce alimentata dalle ansie degli ebrei"[5], mentre il Ministero degli Esteri britannico non inoltrò il telegramma.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le deportazioni nei centri di sterminio, su ushmm.org. URL consultato il 1º dicembre 2017.
- ^ Gerhart Moritz Riegner annunciò invano lo sterminio degli ebrei europei., su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Sara Fantini, Notizie dalla Shoah: la stampa italiana nel 1945, Pendragon, 2005.
- ^ L’azienza che produce lo Zyklon B esiste ancora, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Arnoud-Jan Bijsterveld, House of Memories: Uncovering the Past of a Dutch Jewish Family, Hilversum Verloren Tilburg Zuidelijk Historisch Contactt, 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- 70 Years Ago: Riegner Telegram alerts world about Nazi Holocaust, World Jewish Congress website.
- The National Archives UK copy of the Riegner Telegram.
- Günter Schubert, Der Fleck auf Uncle Sams weißer Weste. Amerika und die jüdischen Flüchtlinge 1938-1945., Frankfurt, New York, Campus Verlag.
- Heiner Lichtenstein, Warum Auschwitz nicht bombardiert wurde, Köln, 1980.
- Walter Laqueur, Was niemand wissen wollte. Die Unterdrückung der Nachricht über Hitlers Endlösung, Frankfurt a. M., 1981.
- Gerhard M. Riegner, Niemals verzweifeln. Sechzig Jahre für das jüdische Volk und die Menschenrechte, Gerlingen, 2001.
- Ariane Laroux, Portraits Parlés: Interview and portraits of Gerhard M. Riegner, L'Age d'Homme, 2006.
- Michael Berenaum, A Promise to Remember, Bulfinch Press, 2003.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Riegner Telegram, su nationalarchives.gov.uk.