Tarentola annularis | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Classe | Reptilia |
Ordine | Sauria |
Sottordine | Squamata |
Infraordine | Gekkota |
Famiglia | Phyllodactylidae |
Genere | Tarentola |
Sottogenere | Sahelogecko |
Specie | T. annularis |
Nomenclatura binomiale | |
Tarentola annularis (Geoffroy De Saint-Hilaire, 1827) | |
Sinonimi | |
Gecko annularis | |
Sottospecie | |
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Tarentola annularis (Geoffroy De Saint-Hilaire, 1827) è un piccolo sauro appartenente alla famiglia Phyllodactylidae, diffuso principalmente in Africa.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Rettile dalla sagoma tozza, con arti robusti e testa relativamente grande. I maschi misurano circa 12 cm e le femmine 10, esclusa la coda. Ciascun arto è dotato di cinque dita.
Il dorso, ricoperto di varie file di tubercoli, è normalmente di colore grigio-marrone o giallo sabbia ed è attraversato trasversalmente da diverse strisce più chiare; si notano, inoltre, quattro o più punti bianchi nella parte superiore della schiena. Il colore è comunque molto variabile e tende ad assumere tonalità differenti a seconda del luogo in cui vive la specie.
Le femmine si differenziano dai maschi per le dimensioni ridotte e la testa più piccola.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]La specie è generalmente attiva dal tramonto all'alba; talvolta, può andare in cerca di cibo anche di giorno, come è stato osservato.
È in grado di sporavvivere senz'acqua per diverso tempo, pur sentendone spesso la necessità.[2]
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di invertebrati, altre lucertole e, talvolta, perfino di piccoli mammiferi.[2]
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione dell'accoppiamento, che va da marzo ad agosto, i maschi si servono della comunicazione vocale per tenere lontani i propri rivali ed attrarre le femmine, con dei richiami caratteristici, e queste ultime possono rispondere a loro volta. Si accoppiano da 2 a 8 volte circa in un anno e le femmine depongono massimo 2 uova, che custodiscono con cura sotto la sabbia.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è diffusa in Africa e, probabilmente, una parte anche in Asia. Nel continente africano, ne è stata confermata la presenza in Marocco, Sahara Occidentale, Libia, Egitto, Mauritania, Mali, Niger, Ciad, Sudan, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Senegal, Camerun, Repubblica Centrafricana, Sudan del Sud, Uganda e Somalia; sembra essere assente nei territori più meridionali. Il suo areale comprende anche la Penisola del Sinai e, forse, l'Arabia Saudita.[1] È segnalata dal livello del mare fino a 1170 m di altezza.
È stata, inoltre, introdotta in Florida, dove la popolazione è però molto frammentata.
L'habitat è costituito da aree rocciose, alberi, pozzi e abitazioni. Se il luogo presenta un habitat favorevole, vi rimane anche per un lungo periodo, senza il bisogno di doversi spostare altrove.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Specie geneticamente molto simile a Tarentola ephippiata.
Si conoscono due sottospecie:[2][1]
- Tarentola annularis annularis
- Tarentola annularis relicta (Sudan del Sud, Camerun e Uganda)
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La specie è probabilmente poco minacciata, essendo presente in numerosi territori, con una densità della popolazione elevata in diverse zone.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Tarentola annularis (GEOFFROY-ST-HILAIRE, 1827), su The Reptile Database, Zoological Museum Hamburg. URL consultato il 18 settembre 2015.
- ^ a b c d (ES) Victor Gabri, Salamanquesa de la cruz Tarentola annularis (Geoffroy Saint-Hilaire, 1827), su Morocco herps.com - Amphibians & Reptiles of Morocco and Western Sahara, 30 ottobre 2012. URL consultato il 18 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bons, J. & Geniez, P. 1996. Anfibios y Reptiles de Marruecos (Incluido Sahara Occidental). Atlas Biogeográfico. Asociación Herpetológica Española. Barcelona. 319 pp.
- Carranza, S., Arnold, E. N., Mateo, J. A. y Geniez, P. 2002. Relationships and evolution of the North African geckos, Geckonia and Tarentola (Reptilia: Geckonidae), base don mitocondrial and nuclear DNA sequences. Molecular Phylogenetics and Evolution 23 (2002) 244-256.
- Crochet, P.A. & Renoult, J.P. 2008. Tarentola annularis annularis (Geoffroy de Saint-Hilaire, 1827) preying on a mammal. Herpetology Notes, volume 1: 58-59 (published online on 11 December 2008).
- Geniez, P.; Mateo, J.A.; Geniez, M. y Pether, J. 2004. The amphibians and reptiles of the Western Sahara. Edition Chimaira, Frankfurt, 228 pp.
- Hoofien, J. H. 1962. An unusual congregation of the gekkonid lizard Tarentola annularis (Geoffroy). Herpetologica 18: 54-56
- Jirků, M.; Mihalca, A.D.; Necas, P. & Modrý, D. 2010. An addition to the East African herpetofauna. The first record of Tarentola annularis relicta in Uganda. Bonn zoological Bulletin Volume 57 Issue 2 pp. 173–176 Bonn, November 2010.
- Joger U 1984. Taxonomische Revision der Gattung Tarentola (Reptilia: Gekkonidae). Bonner Zoologische Beiträge 35 (1-3): 129-174
- LeBreton, M. 1999. A working checklist of the herpetofauna of Cameroon. Netherlands Committee for IUCN.
- Loveridge, A. 1972. Revision of the african lizards of the family Gekkonidae. Bulletin of the Museum of Comparative Zoology. Harvard College Vol. 98, Xo. 1.
- Mekonnen, A. 2009. Retile survey and some ecological studies of two sympatric lizard species, Tarentola annularis and Mabuya striata from Awash National Park, Ethiopia. Addis Ababa University.
- Schleich, H.H., Kästle, W. & Kabisch, K. 1996. Amphibians and Reptiles of North Africa. Biology, Systematics, Field Guide. Koeltz Scientific Books. 630 pp.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tarentola annularis
- Wikispecies contiene informazioni su Tarentola annularis