SwanCrystal console | |
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Produttore | Bandai |
Tipo | Console portatile |
Generazione | Sesta |
Presentazione alla stampa | 2002 |
In vendita | 2002 |
Dismissione | 2003 |
Predecessore | WonderSwan Color |
Caratteristiche tecniche | |
Supporto di memoria | Cartuccia |
Dispositivi di controllo | integrato: X1, X2, X3, X4, Y1, Y2, Y3, Y4, A e B, Select, Start e Sound |
CPU | NEC V30 |
Lo SwanCrystal (スワンクリスタル?, Suwankurisutaru) è una console portatile prodotta da Bandai, considerata il successore del WonderSwan Color.
Presentata al Tokyo Toy Show 2002[1], è stata commercializzata in Giappone al prezzo di lancio di 7 800 yen, per competere con il Game Boy Advance[2]. La console si differenzia dal suo predecessore per la presenza di uno schermo TFT LCD a colori.[3]
I colori disponibili per la console, che mantiene l'aspetto e la disposizione dei tasti identica al WonderSwan[1], sono stati scelti tra otto possibili alternative in base all'esito di un sondaggio promosso sul sito ufficiale.[4]
Lo SwanCrystal è compatibile con i giochi del WonderSwan Color e dell'originale WonderSwan.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Yukiyoshi Ike Sato, Swan Crystal debuts at the Tokyo Toy Show 2002, su GameStop, 17 maggio 2006.
- ^ (EN) Bandai debuts SwanCrystal game machine, su highbeam.com (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2014).
- ^ (EN) Bandai Wonderswan 101: A Beginner's Guide, su RetroGaming with Racketboy, 19 giugno 2018.
- ^ (JA) スワンクリスタルの新色は人気投票で決まる!!, su Famitsū, 19 settembre 2002.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Retroinspection WonderSwan, in Retro Gamer, n. 36, Bournemouth, Imagine Publishing, aprile 2007, p. 68, ISSN 1742-3155 .
- (EN) WonderSwan: A Retrospective, in Retro Gamer, n. 126, Bournemouth, Imagine Publishing, febbraio 2014, p. 44, ISSN 1742-3155 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su SwanCrystal
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Adrienne Barr, Swan Crystal, su Vidgame.net (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2008).