Il Sermone del Fuoco, o Ādittapariyāya Sutta, è un sutra del Buddismo Theravada, incluso nella sezione del Saṃyutta Nikāya del Canone pāli.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni mesi dopo la sua Illuminazione, il Buddha Śākyamuni si trovava sulla collina di Gayasisa quando incontrò mille asceti dediti al culto del fuoco, a cui illustrò i propri insegnamenti usando il fuoco come metafora. Secondo il Risvegliato, tutti i sensi e i relativi oggetti, coscienza, contatto e qualunque sensazione sorga in dipendenza dal contatto finiscono con il bruciare, siano essi percepiti come piacevoli, spiacevoli o neutri. Sono soggetti all' atto di bruciare mediante il fuoco dell'attaccamento, dell'avversione e della confusione, a causa della nascita, della vecchiaia e della morte, oltre che della pena, del lamento, del disagio, dell'angoscia e dello scoramento. Il Sangha dei monaci si ispirò a tale insegnamento per meditare e praticare il «non attaccamento»