Il neologismo superluogo definisce alcuni spazi come fiere e centri commerciali, e altre infrastrutture, che non riescono a integrarsi con le città storiche[1]. Possono essere superluoghi gli aeroporti[1], le stazioni dell'alta velocità ferroviaria, gli stadi e i parchi a tema.
Il concetto è legato anche a interpretazioni sui nonluoghi di Marc Augé.
Si hanno studi sul superluogo di Marc Augé, Marco Torres e Stefano Boeri, e molti dibattiti per stabilire come integrare questi luoghi nello spazio urbano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b corriere.it
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Federico Castigliano, Breve storia delle fantasmagorie, « Fuori Luogo. Rivista di Sociologia del Territorio, Turismo, Tecnologia», 10.2 (2021): 89-98. [1]
- Federico Castigliano, Flânerie e performance dell'identità tra le nuove fantasmagorie del consumo, « Mantichora », 1, 2011 (http://www.mantichora.it/ Archiviato il 17 maggio 2014 in Internet Archive.).
- I superluoghi - Nuovi luoghi del commercio ad alto impatto territoriale, economico e sociale a cura di Mario Paris, 2008
- Francesco Nencini - Stefano Pirovano, I Non Luoghi, Silvana Editoriale, Milano, 2005.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Superluogo in superluoghi.it, su superluoghi.it. URL consultato il 4 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2008).