Le Suore del Cuore di Gesù Sacramentato (in spagnolo Hermanas del Corazón de Jesús Sacramentado) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla H.C.J.S.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione fu fondata da José María Robles Hurtado (1888-1927): già docente di filosofia nel seminario di Guadalajara, nel 1916 fu nominato coadiutore del parroco di Nochistlán ed ebbe l'incarico di restaurare il fatiscente ospedale della cittadina.[2]
Robles Hurtado si servì del piccolo ospedale per dare inizio a una nuova famiglia religiosa e il 29 dicembre 1918, con l'approvazione dell'arcivescovo José Francisco Orozco y Jiménez consegnò l'abito religioso alle prime sette postulanti.[3]
La prima professione dei voti si ebbe il 19 luglio 1923.[3]
Il governo messicano nel 1926 ordinò alle religiose di abbandonare la comunità e rientrare nelle loro famiglie: alcune continuarono segretamente a condurre vita religiosa e per questo la superiora generale e altre 15 suore furono incarcerate;[3] lo stesso fondatore, che aveva continuato clandestinamente il ministero parrocchiale a Tecolotlán, fu scoperto e condannato all'impiccagione.[2]
L'arcivescovo di Guadalajara, con l'autorizzazione della Santa Sede, approvò la congregazione nel 1933.[4]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Le suore si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù, all'assistenza agli ammalati e ad altre opere, in base alle esigenze dei luoghi.[3]
Oltre che in Messico, sono presenti in Angola, in Perù e negli Stati Uniti d'America;[5] la sede generalizia è a Guadalajara.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 351 religiose in 60 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.