Sultan Mohammad Khan | |
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Emiro dell'Afghanistan Amir al-Mu'minin | |
In carica | 1823 – 1826 |
Predecessore | Titolo creato |
Successore | Dost Mohammed Khan |
Nascita | Kandahar, 1795 |
Morte | Kabul, 1861 |
Luogo di sepoltura | Collina di Maranjan |
Dinastia | Barakzai |
Padre | Payinda Muhammad Khan |
Madre | Una donna della tribù degli Alakozai |
Religione | Islam sunnita |
Sultan Mohammad Khan Barakzai (pashto: سلطان محمد خان, noto anche come Sultan Mohammad Khan Telai; Kandahar, 1795 – Kabul, 1861) è stato un sovrano afghano, primo emiro dell'emirato dell'Afghanistan dal 1823 al 1826.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sultan Mohammad Khan nacque in un'influente famiglia della città di Kandahar, nell'Impero Durrani (attuale Afghanistan) nel 1795.[1] Suo padre, Payinda Khan, era capo della tribù dei Barakzai ed aveva il titolo di "Sarfraz Khan". La sua famiglia derivava da Abdal (fondatore della tribù omonima).[2]
Sultan Muhammad Khan Telai riuscì a togliere dal trono l'ultimo imperatore durrani, Ayub Shah Durrani, e ad ascendere al potere di ciò che restava dell'Impero Durrani in un momento particolarmente critico, proclamandosi emiro dell'Afghanistan. Si distinse da subito per il grande amore per le cose materiali come i vestiti e le armi decorate in oro e pietre preziose, e per questo ebbe il soprannome di "Telai" che significa dorato. Governò male e senza attenzione verso il paese, lasciando che l'ingiustizia prendesse il sopravvento, e rendendo consuetudine gli abusi di potere da parte dei suoi sottoposti.[3][4]
La situazione peggiorò già dopo tre anni di governo e Mohammad decise di dimettersi in favore di suo fratello minore, divenendone il primo ministro. Rimase però governatore di varie regioni di quello che divenne l'emirato dell'Afghanistan, formatosi al crollo dell'impero a seguito delle sue dimissioni. Nel 1824, era riuscito a strappare la città di Kabul al controllo di Yar Mohammad Khan Barakzai e la mantenne sino al 1826 quando venne espulso da Dost Mohammad Khan.[1] Ottenne il governo di Peshawar negli anni 1826-1828 e poi di Kohat nel 1828-1834. Morì nel 1861 a Kabul.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Christine Noelle, State and Tribe in Nineteenth-century Afghanistan: The Reign of Amir Dost Muhammad Khan (1826-1863), Psychology Press, 1997, pp. 8–11, ISBN 978-0-7007-0629-7.
- ^ Life of the Amîr Dost Mohammed Khan, of Kabul: with his political ..., by Mohan Lal, Volume 1. Page 1-3.
- ^ "König Zahirs Goldenes Zeitalter", Zeit Online, by Matin Baraki, 2nd of Mai 2002;http://www.zeit.de/2002/19/200219_a-saherschah.xml
- ^ Christine Noelle, State and Tribe in Nineteenth-Century Afghanistan: The Reign of Amir Dost Muhammad Khan (1826–1863): The Reign of Amir Dost Muhammad Khan (1826-63.Sultan Mohammad Khan was also the govener of Peshawar, Routledge, 1997, p. 39, ISBN 978-0700706297. URL consultato il 31 maggio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Farrukh Husain, Afghanistan in the Age of Empires, Silk Road Books, 2018, ISBN 978-1-5272-1633-4.