Stultum est dicere: putabam (alla lettera: "è stolto dire: io credevo") è una locuzione latina utilizzata per indicare l'inutilità di ipotesi errate e soprattutto di allegare come giustificazione supposizioni erronee. La frase è presente anche nella variante stultum est dicere non putabam[1].
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Per il Vocabolario Treccani è una frase della tradizione scolastica[2], mentre da altri viene a volte attribuita a Cicerone[3], senza tuttavia indicare l'opera da cui sarebbe tratta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giacinto Sigismondo Gerdil, Opere edite ed inedite del cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil della congregazione de' cher. reg. di S. Paolo dedicate alla santità di N.S. Pio VII P. M., Tomo VI, 1806. URL consultato il 20 dicembre 2016.
- ^ Stultum est dicere: putabam, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 dicembre 2016.
- ^ Notizie politiche o sia istoria de' piu famosi avvenimenti del mondo, n. 3, 1792. URL consultato il 20 dicembre 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Stultum est dicere: putabam, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.