Strange Days album in studio | |
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Artista | The Doors |
Pubblicazione | 25 settembre 1967 |
Durata | 34:49 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Rock psichedelico Acid rock Blues rock |
Etichetta | Elektra Records |
Produttore | Paul A. Rothchild |
Registrazione | Sunset Sound Recorders, febbraio - agosto 1967 |
Formati | LP da 12", MC, Stereo8, 4-track cartridge e Reel to reel |
Altri formati | CD (2007, 40:05) |
Note | n. 3 |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Francia (2)[1] (vendite: 200 000+) Germania[2] (vendite: 250 000+) Regno Unito[3] (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | Canada[4] (vendite: 100 000+) Stati Uniti[5] (vendite: 1 000 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi d'oro | Italia[6] (vendite: 25 000+) |
The Doors - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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AllMusic | [7] |
OndaRock | (Pietra Miliare) |
Rolling Stone | Favorevole[8] |
Slant Magazine | [9] |
Strange Days è il secondo album discografico dei The Doors pubblicato nel 1967.[10][11] La rivista Rolling Stone l'ha inserito al 407º posto della sua lista dei 500 migliori album.[12]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Venne registrato negli studi Sunset Sound Recorders e prodotto da Paul A. Rothchild.
In questo album la band adottò per la prima volta strumenti come il sintetizzatore Moog, usato nella title track (che fu tra i primi brani rock a farne uso) e si cimentò nelle consuete composizioni blues-rock, come "Love Me Two Times", dove Manzarek suona un assolo di clavinet. Sono presenti esperimenti di musica concreta (Horse Latitudes) e pezzi di matrice proto-punk (My Eyes Have Seen You). L'album si caratterizza a livello sonoro per una psichedelia sognante, quasi stralunata.
L'album si piazzò alla posizione numero 3 nelle classifiche di allora diventando disco d'oro e successivamente di platino. Con tutto ciò Paul A. Rothchild dichiarò che l'album in realtà fu un mezzo flop: lo considerava il miglior lavoro della band che lui avesse prodotto, ma non aveva un vero e proprio singolo di successo, capace, come aveva fatto Light My Fire con l'album precedente, di trascinare l'album al numero 1 delle classifiche; l'album si spinse al numero 3, non riuscendo quindi, secondo il produttore, a bissare il successo del precedente lavoro. Tuttavia l'album ebbe un successo di vendite più alto del precedente.
Copertina
[modifica | modifica wikitesto]La copertina dell'album è opera del fotografo Joel Brodsky: non vi compare nessuno del gruppo, se non su due poster appesi alle pareti sul fronte e sul retro della copertina: fu lo stesso Jim Morrison a opporre un netto rifiuto a fare apparire la band in copertina. La fotografia fu scattata a Sniffen Court, un vicolo storico della trentaseiesima Strada a Manhattan, tra Lexington Avenue e la Terza Avenue.
L'immagine di copertina ritrae un gruppo di artisti da strada a New York. La disponibilità di tali artisti per la foto era scarsa, quindi l'assistente di Brodsky si prestò per interpretare il giocoliere mentre un tassista casuale venne pagato 5 dollari per posare come suonatore di tromba; vennero reclutati anche due nani gemelli, uno che appare sulla copertina anteriore e l'altro sulla copertina posteriore, che risulta essere l'altra metà dell'immagine vera e propria. La donna con abito lungo che compare sul retro della copertina è Zazel Wild, un'amica del fotografo Joel Brodsky, che oggi dirige una rivista a New York.
Una foto di gruppo della band appare su un poster sullo sfondo di entrambe le copertine, con didascalie della band e nome dell'album; la stessa immagine era apparsa in precedenza sulla quarta di copertina dell'album di debutto della band. A causa di questa sottigliezza e l'assenza di titoli veri e propri, la maggior parte dei negozi di dischi all'epoca dell'uscita del disco applicò alcuni adesivi sulla copertina per aiutare i clienti a identificarla più chiaramente.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Lato A
Testi e musiche di Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek e John Densmore.
- Strange Days – 3:05
- You're Lost Little Girl – 3:01
- Love Me Two Times – 3:23
- Unhappy Girl – 2:00
- Horse Latitudes – 1:30
- Moonlight Drive – 3:00
- Lato B
Testi e musiche di Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek e John Densmore.
- People Are Strange – 2:10
- My Eyes Have Seen You – 2:22
- I Can't See Your Face in My Mind – 3:18
- When the Music's Over – 11:00
- Edizione CD del 2007 (40º anniversario, riedizione rimasterizzata con bonus), pubblicato dalla Elektra Records (R2 101183)
Testi e musiche di Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek e John Densmore.
- Strange Days – 3:05
- You're Lost Little Girl – 3:01
- Love Me Two Times – 3:23
- Unhappy Girl – 2:00
- Horse Latitudes – 1:30
- Moonlight Drive – 3:00
- People Are Strange – 2:10
- My Eyes Have Seen You – 2:22
- I Can't See Your Face in My Mind – 3:18
- When the Music's Over – 11:00
- People Are Strange – 1:57 – Bonus Track - Falsa partenza e dialogo in studio
- Love Me Two Times – 3:19 – Bonus Track - Take 3
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Jim Morrison - voce, sintetizzatore Moog
- Robby Krieger - chitarra
- Ray Manzarek - tastiera, marimba, tastiera basso Fender Rhodes (When the Music's Over e Unhappy Girl).
- John Densmore - batteria
- Douglas Lubahn - basso (Tracce 1, 2, 3, 6, 7, 8, 9)
Classifica
[modifica | modifica wikitesto]- Billboard Music Charts (Nord America)
Album
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Chart | Posizione |
---|---|---|
1967 | Pop Albums | 3 |
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Singolo | Chart | Posizione |
---|---|---|---|
1967 | People Are Strange / Unhappy Girl | Pop Singles | 12 |
1967 | Love Me Two Times / Moonlight Drive | Pop Singles | 25 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 2 settembre 2015. Selezionare "The DOORS" e premere "OK".
- ^ (DE) The Doors – Strange Days – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
- ^ (EN) Doors, Strange Days, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 2 settembre 2015.
- ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 2 settembre 2015.
- ^ (EN) The Doors - Strange Days – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 settembre 2015.
- ^ Strange Days (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 giugno 2022.
- ^ Richie Unterberger, Strange Days – The Doors | Songs, Reviews, Credits, Awards | AllMusic, su AllMusic. URL consultato il 20 dicembre 2014.
- ^ Strange Days review, in Rolling Stone, 23 novembre 1967. URL consultato il 20 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2014).
- ^ Sal Cinquemani, The Doors: Strange Days | Album Review | Slant Magazine, su Slant, 18 aprile 2007. URL consultato il 20 dicembre 2014.
- ^ Doors - Strange Days :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 25 maggio 2023.
- ^ Condé Nast, Strange Days dei Doors compie 50 anni. 10 cose da sapere, su Wired Italia, 25 settembre 2017. URL consultato il 25 maggio 2023.
- ^ Copia archiviata, su archer2000.tripod.com. URL consultato il 5 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2013).
- ^ [1]
- ^ https://www.discogs.com/it/Doors-Strange-Days/release/1387748
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Richie Unterberger, Strange Days, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Strange Days (edizione principale), su Discogs, Zink Media.
- (EN) Strange Days (altra edizione), su Discogs, Zink Media.
- (EN) Strange Days, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.