Lei stazione ferroviaria | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Lei |
Coordinate | 40°17′59.9″N 8°55′18.79″E |
Altitudine | 332 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Macomer-Nuoro |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Anno attivazione | 1888 |
Caratteristiche | |
Tipo | fermata ferroviaria passante in superficie |
Binari | 1 |
Interscambi | Autolinee interurbane |
La stazione di Lei è una fermata ferroviaria al servizio del comune di Lei, posta lungo la ferrovia Macomer-Nuoro.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a7/Lei%2C_stazione_ferroviaria_%2812%29.jpg/220px-Lei%2C_stazione_ferroviaria_%2812%29.jpg)
L'impianto nacque con caratteristiche di stazione nell'ultima parte dell'Ottocento in coincidenza con la fase di realizzazione della ferrovia a scartamento ridotto tra Nuoro e Macomer, il cui tracciato si sarebbe sviluppato a breve distanza dall'abitato di Lei. L'attivazione della stazione risale al 26 dicembre 1888, data in cui fu aperto al traffico il tronco iniziale della linea tra Macomer e la stazione di Tirso[1] in cui l'impianto è compreso.
Successivamente lo scalo passò alla gestione delle Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921 e da queste alle Ferrovie della Sardegna nel 1989 e all'ARST nel 2010. In quello stesso anno l'intera Macomer-Nuoro fu chiusa per lavori di ammodernamento del tracciato e degli scali, compresa la stazione di Lei; alla riapertura nel 2012[2] tuttavia l'impianto era stato trasformato in fermata, stante la rimozione dal piazzale ferroviario di tutti i binari ad eccezione di quello di linea.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3a/Lei%2C_stazione_ferroviaria_%2808%29.jpg/220px-Lei%2C_stazione_ferroviaria_%2808%29.jpg)
L'impianto di Lei si trova ad alcune centinaia di metri dall'abitato omonimo, e dal 2012 presenta una configurazione di fermata passante[3], essendo dotata del solo binario di corsa[4] a scartamento da 950 mm, dotato di una banchina. Per la realizzazione di quest'ultima sono stati rimossi due binari precedentemente presenti nello scalo: sino al 2010 infatti l'impianto aveva caratteristiche di stazione, avendo in posa un binario di incrocio[4] ed in più un tronchino terminante dinanzi al dismesso scalo merci dell'impianto, quest'ultimo composto anche da un piano caricatore e da un magazzino in uso per questo servizio[4].
Adiacente al magazzino merci è situato il fabbricato viaggiatori della fermata, una costruzione a due piani a pianta rettangolare e tre accessi sul lato binari[4]; presente inoltre un piccolo edificio adibito a magazzino[4].
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]La fermata è servita dai treni dell'ARST operativi lungo la Macomer-Nuoro: i due capolinea sono anche i centri maggiori raggiungibili dai collegamenti interessanti l'impianto. Le relazioni vengono espletate nei giorni feriali, mentre nelle domeniche e nei festivi non vengono effettuati treni, in luogo dei quali vengono svolte alcune autocorse sostitutive.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/72/Lei%2C_stazione_ferroviaria_%2813%29.jpg/220px-Lei%2C_stazione_ferroviaria_%2813%29.jpg)
L'impianto è dotato di una sala d'attesa e di servizi igienici, questi ultimi tuttavia non più a disposizione dei viaggiatori. Era inoltre presente una biglietteria a sportello.
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]Nel piazzale esterno allo scalo è presente una fermata delle autolinee interurbane dell'ARST, che collegano lo scalo con vari centri del circondario.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Altara, p. 146.
- ^ Dopo due anni riapre la ferrovia Macomer-Nuoro, in Videolina.it, 10 marzo 2012. URL consultato il 1º marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Ley Fermata, ARST. in Documenti bando di gara del 06.07.2012 - Codice CIG 4332990077 – CUP F51C10000000003 (RAR), su arst.sardegna.it. URL consultato il 1º marzo 2016 (archiviato il 29 ottobre 2013).
- ^ a b c d e Luigi Prato, Marco Fiori e Antonio Fiori, La stazione di Lei, in Lestradeferrate.it. URL consultato il 1º marzo 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Lei