Calalzo FS stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Calalzo di Cadore |
Coordinate | 46°26′36.43″N 12°23′16.96″E |
Linee | ferrovia delle Dolomiti |
Storia | |
Stato attuale | dismessa |
Attivazione | 1925 |
Soppressione | 1964 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, di testa |
Binari | 2 |
Interscambi | Stazione FS |
La stazione di Calalzo FS sorgeva[1] lungo la ferrovia delle Dolomiti, della quale costituiva il capolinea meridionale. Inaugurata nel 1925, venne chiusa nel 1964 assieme a ciò che restava della linea.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1915 lo scoppio della Grande Guerra portò i soldati austriaci a realizzare una ferrovia "da campo" (in tedesco, Feldbahn) a scartamento ridotto per il trasporto di munizioni e provviste fra Dobbiaco e Landro con caratteristiche di ferrovia da campo. Finita la guerra, la linea rimase in completo abbandono fino alla primavera del 1919 quando il genio militare italiano intervenne a completare l'intera ferrovia fino a Calalzo, completata nel 1920, previo cambio di scartamento da 750 a 950 mm nelle tratte costruite dagli austriaci[2], utilizzando fra l'altro materiali posti in opera sulla tranvia Udine-San Daniele, prima che fosse decisa la riapertura di quest'ultima[3].
La linea, che prestava capolinea presso la stazione di Calalzo paese-Marmarole, venne attivata il 15 giugno del 1921, sotto la direzione militare fino al 1º gennaio 1923, quando l'esercizio fu affidato al Regio Circolo Ferroviario di Bolzano.
Data la favorevole esperienza, nell'estate del 1924 il Ministero dei Lavori Pubblici affidò la concessione per l'esercizio della linea, della durata di 35 anni, alla Società Ferrovie delle Dolomiti (SFD), consociata alla Società Veneta[4], che avviò alcune opera di potenziamento, la più significativa delle quali era costituita dal prolungamento verso sud dal capolinea originario fino al piazzale antistante alla stazione di Calalzo delle Ferrovie dello Stato[2].
Il 1 luglio 1929 fu inaugurata la trazione elettrica, che diede forte impulso al traffico ferroviario fino a tutta la seconda guerra mondiale.
La stazione venne infine soppressa contestualmente alla chiusura della Calalzo-Cortina, avvenuta il 17 maggio 1964.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Atlante ferroviario d'Italia e Slovenia. Eisenbahnatlas Italien und Slowenien, op. cit.
- ^ a b F. Marinoni, La ferrovia delle Dolomiti, op. cit.
- ^ Claudio Canton, La tranvia Udine-San Daniele, in Tutto treno & storia, n. 28, Duegi, Padova, novembre 2012, p. 64.
- ^ E. Gaspari, La ferrovia delle Dolomiti, op. cit., p. 17.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Atlante ferroviario d'Italia e Slovenia. Eisenbahnatlas Italien und Slowenien, Schweers + Wall, Colonia, 2010. ISBN 978-3-89494-129-1.
- Franco Marinoni, La ferrovia delle Dolomiti, in I Treni Oggi, n. 28, marzo 1983, pp. 13-19.
- Antonio Bertagnin, La ferrovia delle Dolomiti, in Tutto Treno, n. 65, maggio 1994, pp. 26–36.
- Evaldo Gaspari, La ferrovia delle Dolomiti, in Tutto Treno, n. 250, marzo 2011, pp. 62–75.
- Evaldo Gaspari, La ferrovia delle Dolomiti. Calalzo-Cortina d’Ampezzo-Dobbiaco. 1921-1964, Athesia edizioni, Bolzano 2005. ISBN 88-7014-820-3.
- FENIT 1946 1996, FENIT - Roma, 1996.
- Piero Muscolino, Ricordi ferrotramviari di viaggi per le Dolomiti (Terza edizione), Calosci, Cortona.
- Dino Tonon, Storia della ferrovia, Mazzanti Editori, 2000.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Immagine della Stazione di Calalzo FS negli anni trenta (JPG), su ferroviedismesse.com. URL consultato il 13 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
- Planimetria della Stazione di Calalzo FS e quella di Calalzo-Pieve di Cadore-Cortina (JPG), su rotaie.it.