Stadio Carlo Pranzo | |
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Campo Starace Stadio comunale | |
L'interno dell'impianto | |
Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | Piazzale II Giugno[1] 73100 Lecce |
Inaugurazione | 1924[2][3] |
Chiusura | 1984[2][3] |
Demolizione | 1985[3] |
Proprietario | Comune di Lecce |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 12 000[2] |
Mat. del terreno | Terra battuta[4] |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Lecce (1924-1966) |
Lo stadio Carlo Pranzo era un impianto sportivo della città di Lecce. Ospitava gli incontri interni calcistici del Lecce.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni venti del Novecento lo sviluppo dello sport e del calcio in particolare a Lecce pone alcuni problemi di carattere pratico. Si avverte, quindi, la necessità di un vero campo sportivo.
Il questore Fabbri si fa promotore della costruzione di un centro polisportivo. L'area individuata per la realizzazione di quest'opera è proprio quella compresa tra porta Napoli e viale Brindisi, a ridosso delle mura cinquecentesche. Venne tagliato il boschetto che insisteva nell'area e al suo posto sorse il centro polisportivo. Il progetto prevedeva la realizzazione di un campo per il calcio, palestre per pugilato, scherma, ginnastica e pattinaggio, una pista per il ciclismo, podismo, motociclismo, campetti da tennis e strutture per il tiro a segno. Inizialmente il progetto del 1923 prevedeva l'intitolazione a Gino Buttazzi (giovanissimo studente leccese della Scuola Enologica, assassinato il 21 maggio 1923 ad Avellino).[5] L'impianto sportivo venne, però, inaugurato il 30 marzo 1924 come Campo XXVIII Ottobre o Campo Achille Starace[6] su volere del regime fascista.[2][3] Terminato il periodo fascista, l'impianto venne dedicato a Carlo Pranzo, ex calciatore della squadra salentina, venuto a mancare durante la seconda guerra mondiale.[2]
Nel 1966 il Lecce si trasferì nel nuovo stadio Via del mare,[2] quindi il Carlo Pranzo venne abbandonato e in seguito demolito nel 1985.[3] Oggi al suo posto sorge un parco.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto aveva una capienza di 12 000 posti,[2] aveva le tribune in legno[7] e il terreno di gioco era in terra battuta.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Parcheggio Carlo Pranzo, su geodruid.com. URL consultato il 26 agosto 2017 (archiviato il 26 agosto 2017).
- ^ a b c d e f g Gira lo stadio, il Via del Mare di Lecce: lo stadio ricostruito in 82 giorni ed il Triplete del '76, su gianlucadimarzio.com, 30 agosto 2015. URL consultato il 26 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2017).
- ^ a b c d e Il “Via del mare” compie cinquant’anni, su corrieresalentino.it, 2 ottobre 2016. URL consultato il 26 agosto 2017 (archiviato il 26 agosto 2017).
- ^ a b Solinas, pag. 207.
- ^ A. Starace pp.65, 66, Le Mura Urbiche, Il cantiere di restauro, in Editrice Salentina s.r.l., 2017.
- ^ Il Lecce battuto dal Napoli per 3-2, su dlib.coninet.it, Tutti gli sports anno 1929, fasc. 15, p. 5, 14-21 aprile 1929. URL consultato il 28 maggio 2022.
- ^ Oggi il “Via del Mare” compie 50 anni, su leccezionale.it, 2 ottobre 2016. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato il 26 agosto 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Solinas, Stadi d'Italia, Pisa, Goal Book, 2012.