Lo spit, o spit ROC, è un tassello a bussola autoperforante, nato nell'ambito dell'edilizia.[1] È utilizzato come punto di ancoraggio in varie attività come arrampicata, alpinismo, speleologia e torrentismo. Il nome è l'acronimo di Société de Prospection et d'Inventions Techniques, l'azienda francese nata nel 1951, tra i primi a produrlo.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La terminologia completa per riferirsi agli spit è "spit ROC" e "spit FIX" per distinguere le modalità di espansione del tassello:[3]
- espansione per percussione per lo spit ROC, detto anche brevemente "spit"[1]
- espansione per trazione per lo spit FIX, detto anche brevemente fix.[4]
Lo spit è composto da due parti di acciaio o acciaio inox:[1][5]
- un cilindro cavo con filettatura all'interno e una estremità con punte taglienti per perforare la roccia
- un cuneo a tronco di cono per provocare l'espansione del tassello
Lo spit ROC è stato superato dallo spit FIX, che offre maggior tenuta a carichi radiali e all'estrazione ed elimina il pericoloso rischio di fuoriuscita del cuneo di espansione dal cilindro. Nelle falesie è infine utilizzato anche il fittone resinato, con prestazioni ancora migliori.[6][7] Spit, fix e resinati fanno parte della famiglia dei "chiodi a perforazione", detti chiper[8] e sono regolamentati dalla normativa EN 959.[9][10]
Utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]Per posizionare lo spit si utilizza uno strumento chiamato "piantaspit", un cilindro di ferro con impugnatura, al quale si avvita a una estremità il tassello. Il foro si ottiene percuotendo col martello dall'altra estremità e ruotando il piantaspit di un quarto di giro ogni due/tre colpi. Ottenuto il foro si estrae il tassello per applicarvi il cuneo, quindi lo si reintroduce e lo si martella per ottenere l'espansione. Si svita infine il piantaspit e si fissa una piastrina con occhiello tramite un bullone.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- CAI di Fabriano, Dispensa del 24º corso di introduzione alla speleologia (PDF). URL consultato il 21 agosto 2013.
- Giuliano Bressan, Andrea Spavento, Chiodi a perforazione ("chiper") (PDF), in Le Alpi Venete 2, 1991. URL consultato il 21 agosto 2013.
- Giuliano Bressan, Chiodi da roccia a perforazione (PDF), in Annuario CAAI, 2007. URL consultato il 21 agosto 2013.
- Commissione nazionale scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera, Alpinismo su roccia, Milano, Club Alpino Italiano, 2008, ISBN 978-88-7982-024-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Spit
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Articoli e dispense sul sito del Centro studi materiali e tecniche del CAI, su caimateriali.org. URL consultato il 21 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).