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Per assicurarsi il controllo dei programmi delle nazionali, News ingaggiò [[Federazione di rugby a 13 dell'Inghilterra|Rugby Football League]] e la [[Federazione di rugby a 13 della Nuova Zelanda|New Zealand Rugby League]] il 6 aprile 1995. |
Per assicurarsi il controllo dei programmi delle nazionali, News ingaggiò [[Federazione di rugby a 13 dell'Inghilterra|Rugby Football League]] e la [[Federazione di rugby a 13 della Nuova Zelanda|New Zealand Rugby League]] il 6 aprile 1995. |
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Un'ulteriore riunione del consiglio della Lega dell'Australian Rugby League ebbe luogo il 7 aprile 1995. Tra altre cose, il consiglio discusse le azioni di News nel completare gli accordi con la New Zealand Rugby League e la Rugby Football League. Questo era una questione di considerevole significanza per la Lega, in quanto i test match tra Australia, |
Un'ulteriore riunione del consiglio della Lega dell'Australian Rugby League ebbe luogo il 7 aprile 1995. Tra altre cose, il consiglio discusse le azioni di News nel completare gli accordi con la New Zealand Rugby League e la Rugby Football League. Questo era una questione di considerevole significanza per la Lega, in quanto i test match tra Australia, Gran Bretagna e Nuova Zelanda erano stati condotti attraverso le Leghe neozelandesi e britanniche. |
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=== L'ancora di salvezza condizionale dell'ARL === |
=== L'ancora di salvezza condizionale dell'ARL === |
Versione delle 11:57, 28 lug 2018
La Guerra della Super League era la disputa sul controllo della competizione di alto livello del rugby a 13 professionistico in Australia e Nuova Zealanda a metà degli anni 90 tra la Australian Rugby League (ARL) e la Super League (Australia).
La Super League, apoggiata da Rupert Murdoch e da News Corporation, era in competizione con l'ARL, apoggiata da Kerry Packer e dalla Optus Vision, dentro e fuori dal tribunale per i diritti televisivi e la supremazia nello sport.[1][2][3] La Super League aveva attratto molti club delusi dall'amministrazione esistente, e presentò due nuove squadre, mentre tentò stabilirsi come la competizione dominante. Dopo varie azioni legali, quando l'ARL tentò bloccare la nuova lega, la Super League ebbe una stagione parallela a quella dell'ARL's nel 1997.[4] Alla fine di quella stagione, un accordo di pace venne raggiunto e i due campionati si fusero per formare l'attuale National Rugby League.
Background
Il Rapporto Bradley
Prima della proposta di News Corporation di una Super League, la New South Wales Rugby League (NSWRL) e la Australian Rugby League (ARL) pensarono di razionalizzare il numero di squadre di Sydney. Il luglio del 1986, venne riportato dal Daily Telegraph:
- "Ken Arthurson propose una Super League... che comprende quattro o cinque squadre di Sydney, due di Brisbane, tre squadre del Nuovo Galles del Sud, del Queensland e di Auckland. Lei potrebbe amalgamare Manly/Northern Suburbs, Eastern Suburbs/Souths, Parramatta/Penrith e così via."
In seguito all'espansione della lega negli anni 80 e 90 molti club non erano finanziariamente praticabili a lungo termine. La soluizione della NSWRL era di espellerle dalla competizione nel caso esse non avessero soddisfatto i criteri prescritti. Sebbene il Newtown fu espulso dalla competizione alla fine della stagione 1983 season, tentativi di rimuovere il Western Suburbs erano senza successo dopo azioni legali.[senza fonte] Da allora in poi la NSWRL introdusse un sistema ad invito per cui potrebbe non riuscire ad invitare un club, così escludendolo.[senza fonte] Questo lasciò i club senza la sicurezza di partecipazione continua nella premiership.
Il 9 aprile 1992 A blueprint for the expansion of Rugby League (Un piano per espandereil Rugby a 13) venne redatto dal Comitato della Politica della Premiership della NSWRL, seguito in agosto da una Revisione dell'Organizzazione, scritta dal Dr. G. Bradley, che fu distribuita ai club della premiership. Il Rapporto Bradley come divenne noto, fu centrale per l'ARL che sostituisce NSWRL come ente governante della premiership. Il rapporto concludeva che:
- "...per ridurre il numero di squadre a Sydney, sarà molto dificile da implementare per la Lega date le tradizioni di molti anni di alcuni di questi club. A lungo termine, tuttavia, è probabile che Sydney non sarà in grado di sostenere undici squadre come attualmente.Quindi, a lungo termine, questa è l'unica soluzione praticabile. Le squadre con base a Sydney saranno traslocate a nuove aree, fuse o retrocesse dalla Lega. Questo sarà un processo doloroso. A lungo termine io credo che l''ARL dovrebbe mirare a ridurre il numero di club nella Competizione Nazionale a quattordici, quindi permettendo alle squadre di giocare due giornate complete. Questo vorrà dire che, assumendo che solo quattro nuove squadre sono ammesse da aree al di fuori da Sydney, che ci saranno solo cinque squadre di Sydney."
Ogni club ricevette una lettera d'invito per la stagione 1995 il 2 maggio 1994. Includendo un numero di criteri di ammissione inclusa l'abilità di "attrarre un minimo di media di pubblico in casa di 10,000 persone". Balmain, Easts, Gold Coast, Illawarra, Parramatta, Penrith, Souths, St George and Wests fallirono questo criterio per il1995. Dopo che ii Brisbane Broncos, di gestione privata, transferirono una quota di 20% della loro azienda alla Northern Rivers Ltd, i nuovi azionisti ricevettero il seguente:
- "Sotto i termini della Costituzione della Lega, è necessario che, senza alcun'eccezione, tutti i club che desiderino partecipare alla Premiership della Lega, debbano inoltrare domanda ogni anno per ammissione. Nessun club ha diritti automatici di partecipare al campionato ogni anno e la Lega ha il diritto senza restrizioni di rifiutare la domanda per partecipazione di ogni club per ."
La guerra della Super League
Proposte per una competizione separata
Nel 1993 durante un incontro generale dell'ARL, l'amministratore delegato dei Brisbane Broncos John Ribot fece una proposta per far giocare la Grand Final a Brisbane.[senza fonte] Nel1993 dopo una disputa sulla sponsorizzazione (la Queensland Rugby League era sponsorizzata dalla birreria di Brisbane Castlemaine Perkins (XXXX) mentre i Broncos erano sponsorizzati dalla birreria rivale Powers), i Broncos si spostarono dal Lang Park, con la capacità di 33,500 spettatori all'ANZ Stadium (lo stadio principale dei Giochi del Commonwealth del 1982) dalla capacità di 60,000. Con l'ANZ in grado di ospitare quasi 20,000 più dello stadio che allora ospitava la Grand Final, il Sydney Football Stadium, e con i Broncos in quel momento vincendo le premierships, Ribot propose che non solo spostare la Grand Final a Brisbane in anticipo di un pubblico più alto non visto sin dall'epoca del Sydney Cricket Ground, e anche giocare il match di sera per aumentare i profitti e gli ascolti televisivi[senza fonte] Il maggio 1994, Ribot prima discusse con alcuni giocatori di alto profilo del club sulla possibilità di un'ipotetica nuova competizione con stipendi più alti.[5] La struttura per una competizione alternativa di rugby a 13 fu delineata in un documento interno di News intitolato Superleague il 12 agosto 1994. L'obiettivo era quello di formare un'azienda chiamata Superleague Limited che stabilirebbe una competizione di rugby a 13 d'élite Australasiana con 12 squadre di gestione privata, delle quali quattro sono di proprietà di News. Una World Club Series teletrasmessa internazionalmente sarebbe anche giocata tra club dell'Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito. La News riceverebbe una tassa di gestione del 15%, partecipazione agli utili dai club che essa gestiva e altri benefici. I ricavi sarebbero derivati dagli sponsor, diriti televisivi in chiaro e a pagamento, entrate dei gate e merchandising. Il profitto operativo proiettatto era 5 milioni di dollari nel 1997 e 12 milioni nel 1999.[senza fonte] Un obiettivo della proposta era quello di "assicurarsi che nessun'altra competizione potesse esistere in concorrenza con la Superleague". Di conseguenza, era considerato necessario avere almeno quattro squadre di Sydney in modo da mantenere la base più grande del gioco, e per assicurarsi che tutte le squadre fossero di gestione privata. Per assicurare questo risultato, vennero delineati i seguenti passi:
- Convocare quattro "squadre continuanti" (Brisbane, Canberra, Newcastle and Auckland) per assicurarsi un impegno di sette anni.
- Incontrarsi con i rappresentanti dell'ARL in una "informale e gradevole atmosfera" ed offrire "concessioni",come permettere all' ARL di condurre dei Test match e tenere i profitti di questi match. Anche l'ARL doveva ricevere una sovvenzione per promuovere il gioco.
- Incontro a breve preavviso con i rappresentanti degli 11 club di Sydney clubs e Illawarra, e offrire una quota in una squadra. Dove c'era più di un club in un'area, ad ogni club doveva essere offerta una quota percentuale.
- Annunciare che la Super League stava accadendo e spiegare la sua struttura.
- Fare patti con altri club non inclusi negli accordi, come i South Queensland Crushers.
Il documento notò che la cooperazione dei giocatori e alguni club era essenziale per la nuova competizione. Essa ha riconosciuto che il compenso potrebbe essere offerto a giocatori e squadre non volute, e che sarebbe difficile usare i nomi e simboli attuali.
Il 17 ottobre, il consiglio dell'ARL risolse di tenere un incontro speciale del consiglio per discutere alcune questioni, includendo la Super League ed una "riduzione del numero delle squadre di Sydney". Tre giorni dopo, il direttore dell'ARL Ken Arthurson avvertì ai Brisbane Broncos che essi affrontarono l'espulsione dovuto al loro coinvolgimento con la Super League. Egli affermò al Sydney Morning Herald che "la Lega ha il diritto, come voi sapete, di negare l'amissione ad ogni squadra di giocare nella Winfield Cup".[senza fonte] Ciononostante, dei rapporti su una proposta competizione separata continuarono, e il 6 novembre, Arthurson telefonò al suo collega John Quayle dall'Inghilterra e lo instruì ad informare i presidenti di ogni club che egli volesse per discutere a firma di accordi di fedeltà da 3 a 5 anni per continuare a giocare nella premiership.
Una riunione venne tenuta tra Arthurson, Quayle, Cowley e Graham Lovett agli uffici di News il 10 novembre. Dopo aver indagato le voci su una competizione parallela, Arthurson fu informato da Cowley che News vorrebbe vedere una competizione di dodici squadre "con o senza" l'ARL, e che News stava "cercando una fetta della torta televisiva". Quattro giorni più tardi, Arthurson ebbe un'ulteriore conversazione con Cowley in cui egli affermo che "non abbandonerebbe mai...l'idea che in ogni partita in cui News Limited participa, l controllo del gioco deve restare con l' ARL".[senza fonte] Cowley rispose che una proposta stava per essere preparata per l'ARL. In una riunione con ognuno dei club, Arthurson reiterò che "una cosa che non era negoziabile era il fatto che noi non saremmo mai una parte nell'autorità accettata del gioco che perde il controllo". Egli concluse che mentre "abbiamo tutti i giocatori vincolati e tutti i club vincolati, è abbastanza difficile" iniziare un'altra competizione.[senza fonte] News iniziò a sviluppare la proposta della Super League per presentazione all'ARL e i suoi club, la trattativa finale di cui era presentata ai rappresentanti di News il 13 dicembre. Si concluse che l'economia di un'Australian Super League erano invitanti in confronto alla competizione esistente: Tre strategie identificate per la sua attuazione:
- L’Approccio di Stabilimento in cui una proposta sarebbe presentata all'ARL, seguita da negoziazioni "per far la Superleague accadere". I rischi identificati con questo approaccio inclusero essere "menato per il naso" o "superato" dal signor Packer e la possibilità che l'ARL non sarebbe in grado di fornire.
- L’Approccio della Previa Defezione previde che le obbligazioni esclusive e reciproche a News dopo che una proposta sia stata fatta. Solo se l'ARL risponderebbe favorevolmente alla proposta, News userebbe la prima strategia.
- L’Approccio Ribelle coinvolse News manovrando con azionisti per fortificare la sua posizione, ingaggiando i club chiave su accordi di confidenzialità e poi tenendo al sicuro l'accordo dell'ARL e dei club non ingaggiati.
La struttura proposta della competizione incluse:
- 12 squadre completamente professionistiche
- 20 club esistenti rimangono, to remain, schierando squadre nelle competizioni First Division nel Nuovo Galles del Sud, Queensland, Territorio della Capitale Australiana.
- News come azionista nelle 12 squadre della Super League
- L'ARL continua come ente governativo per il rugby a 13, mantenendo la responsabilità per i Test match
- News essendo responsabile per promuovere il rugby a 13 in Australia e internazionalmente, e provvedendo la finanza
Arthurson rispose a questa proposta dicendo che era "totalmente inaccettabile" e reiterando che ogni club "ha firmato un accordo trattato dai consiglieri legali della Lega impegnati a rimanere con la Lega per i prossimi cinque anni e non giocare con ogni altra organizzazione."
Il 22 dicembre, News inviò cinque squadre - Brisbane, Canberra, Newcastle, Cronulla-Sutherland e i Western Reds - un documento intitolato Atto di Confidenzialità della Super League. Lo scopo di questo documento era quello di ottenere del feedback da questi club con il fine di fare piccoli adattamenti prima di una presentazione completa all'ARL a febbraio. Nel gennaio 1995, News sviluppò una presentazione per l'ARL e si riunì con i funzionari dei club di Auckland, Cronulla-Sutherland, Illawarra e St George. Il 25 gennaio, ACP provedette alla News chiamato Opzioni Superleague che identificarono la "proposta attuale" come "News Super League attraverso Clubs/ARL"' e propose che la Super League finanzierebbe l'ARL (3 000 000 $ per anno), i club (2 500 000 $ per anno) e Super League Europe. La News doveva anche prendere una tassa di gestione e comprare i diritti per la TV a pagamento per 4 000 000 $ per anno. La News non era d'accordo con queste cifre.
News presentò la sua proposta all'ARL il 30 gennaio. I punti chiave erano:
- Ci sarebbe una competizione di 12 squadre che sarebbe parte integrante di una competizione internazionale, con un pubblico da tutto il mondo o di dieci o cento milioni.
- La competizione esistente di 20 squadre continuerebbe, insieme al "ruolo cardine" dell'ARL nell'amministrazione dello sport. L'ARL gestirebbe la competizione statale competition e i Test match, e sarebbe responsabile per i giudici, gli arbitri e lo sviluppo giovanile. I 20 club esistenti sarebbero azionisti nelle squadre con licenza e di gestione privata della Super League, così eliminando le infrazioni dei contratti dei giocatori. La competizione di 20 club sarebbe il "territorio di allevamento per le star del futuro".
- Le franchigie avrebbero sede a Sydney (4), Queensland (2), Newcastle, Canberra, Melbourne, Adelaide, Perth e Auckland (1 per ciascuna).
- Lo stato finanziario attuale del gioco era una perdita del netto. La proposta della Super League permetterebe ai club di trarre beneficio dal network globale della News, e renderlo possibile per 100 milioni di dollari per investirlo nel rugby a 13.
- Ci sarebbe un "Consiglio dei Dirigenti completamente rappresentativo", con tre membri del consiglio delle franchigie e l'ARL rappresentate. Il direttore dell'ARL sarebbe il direttore della Super League.
- La distribuzione dei profitti tra l'ARL e la News sarebbe negoziabile.
Questa proposta della Super League era un'alternativa al piano esistente dell'ARL di 14 squadre delineato nel Rapporto Bradley che l'ARL era già in procinto di implementare. Tuttavia,un solido finanziamento sarebbe reso disponibile alla Lega. In termini di diritti televisivi in chiaro, Kerry Packer mantenne i diritti per la competizione di 20 squadre e sarebbe stato idoneo per fare offerte per i diritti televisivi in chiaro per la nuova Super League a 12 squadre.
Tre giorni dopo, l'ARL inviò una lettera via fax a tre delegati di ogni club each per una riunione il 6 febbraio per ottenere "la loro posizione in rapporto alla proposta della 'Super League' e il ruolo della Lega, se alcuno, in quella proposta" e per dare ai club "qualche certeza riguardo il loro futuro". In questa riunione, News presentò la proposta del concetto della Super League ai rappresentanti dei club, riaffermando il ruolo dell'ARL. Dopo che i rappresentanti della News lasciarono la riunione, Arthurson confermò che l'ARL "non vuole fare parte della proposta della News" e cercò da ogni club un'affermazione della sua posizione. I club che non firmarono un accordo di confidenzialità con la New espressero il loro impegno con l'ARL, mentre i rappresentanti di Brisbane, Canberra, Newcastle e i Western Reds indicaroono che giocherebbero solamente in una competizione gestita dall'ARL. Tutti i club erano allora stati rammentati dall'avvocato dell'ARL, Colin Love, che "tutti voi avete firmato un accordo per rimanere fedeli alla Lega per i prossimi cinque anni... (e) questo accordo resisterà ogni sfida legale". Una mozione fu portata all'unanimità che "sia raccomandato al Consiglio dei Dirigenti della Lega che ogni club non firmante il nuovo Accordo alle 9 del mattino l'8 febbraio 1995, o nel caso de Western Reds, alle 9 del mattino il giovedì 9 febbraio 1995, sia espulso dal campionato 1995." La News fu allora informata che i club unanimemente rifiutarono la proposta della Super League.
Il 7 febbraio 1995, l'ARL inviò una lettera via fax a ognuno dei club, accompagnata da un atto di trattativa che era per essere firmato alle 9 del mattino il giorno seguente. La lettera affermava che
- "La Lega vedrà il fallimento di ogni club a firmare e restituire l'Atto entro la scadenza come un atto di totale slealtà. Io riferirò a voi anche alla riunione di ieri della Lega che approvò la risoluzione per raccomandare che il Consiglio della Lega consideri l'espulsionedi ogni Club che fallisca a firmare e restituire l'Atto entro la scadenza."[senza fonte]
L'approccio coercitivo impiegato per firmare questo accordo legale è stato condannato in una causa successiva per essere in violazione del Trade Practices Act.
Il piano di guerra continua
Nelle settimane dopo la riunione del 6 febbraio con l'ARL, I signori Cowley, Smith e Ribot offrirono a giocatori e club delle ingenti somme per portarli al nuovo campionato.[6]
Almeno un club fedele prese il parere che la Super League, forse in una versione alterata, non era fuori questione. In una lettera risalente al 16 febbraio 1995, il signor Hudson, il direttore del consiglio del Manly-Warringah, scrisse al signor Quayle: "ci sono grandi vantaggi per la News Limited nell'avere la loro attuale proposta, o qualche sua versione, finalmente accettata. Quindi, crediamo che la proposta non sia 'morta e sepolta' e che i tentativi per destabilizzare la competizione continueranno. C'è una vulnerabilità in questo che la News Limited ha identificato. La loro competizione di dodici (12) squadre ha solamente quattro (4) squadre di Sydney. Loro possono vedere che un club di Sydney può solo surv sopravvivere con grande difficoltà finanziariamente ed economicamente, contro la competizione provveduta da club di una sola città, e ora (per Brisbane) una città di due (2) club. Se la situazione delle undici (11) squadre a Sydney non è indirizzata in qualche modo dalla Lega, la minaccia di un rilevamento, o simili, continueranno ad apparire grandi. Suggeriamo che un piano per indirizzare i problemi degli unidici (11) club di Sydney faccia-a-faccia ai loro colleghi in altre città e in altri stati è urgentemente necessaria." La lettera arrivò su per richidere che la questione delle squadre di Sydney fosse considerata dal Comitato della Politica della Premiership su una base urgente.
Il comitato considerò la lettera alla sua riunione del 14 marzo 1995. La riunione (alla quale John Quayle era presente) si accordò unanimemente che la "futura struttura della competizione Winfield Cup debba contenere poche squadre di Sydney". Il comitato anche espresse l'opinione che "il Consiglio dovrebbe convocare il più presto possibile per dimostrare la leadership sulla questione riguardante le poche squadre di Sydney".[senza fonte] Il Comitato della Politica della Premiership decise di spingere avanti con un piano per ridurre il numero delle squadre di Sydney prima che ogni giocatore, allenatore o club abbia passato alla Super League. L'ARL ha distribuito degli accordi di fedeltà da firmare per i club, poi immediatamente si arrivò riguado un piano per liberarsi delle squadre.
Nel frattempo, una riunione del consiglio dell'ARL, tenutosi il 20 febbraio 1995, ricevette un rapporto dall'avvocato della Lega, Colin Love, che tutti i club, tranne Brisbane e Canberra, hanno firmato gli Accordi di Fedeltà. Il consiglio si accordò di accettare gli ammendamenti proposti da Canberra ed far sì che il signor Love continui a negoziare con i Brisbane Broncos su questioni straordinarie. L'Accordo sembra essere stat raggiunto brevemente da allora in poi.
A metà marzo 1995 ebbe luogo una riunione tra Cowley e Arthurson. I minuti della riunione del consiglio dell'ARL del 24 marzo 1995 registrano il rapporto di Arthurson di quella discussione. Sul conto di Arthurson, la discussione era stata cordiale. Cowley gli assicurò che la News stava ancora inseguendo il principio della Super League, ma ebbe dato una garanzia che ogni proposta riguardo il suo stabilimento sarebbe fatta direttamente all'ARL e non ai club.
Il 16 marzo 1995 (2 giorni dopo che il Comitato della Politica della Premiership si imepgnò già ad una riduzione dei club), Ken Arthurson scrisse a ognuno dei club, riferendo alla riunione con Paul Cowley. La lettera incluse il seguente: "Il signor Cowley mi diede una garanzia che, anche se la News Limited sostiene il principio di una Super League, qualsiasi approccio ulteriore ai club sarà fatto attraverso l'Australian Rugby League. Io accetto che queste garanzie vennero date a me in buona fede e vi terrò informati di ogni sviluppo ulteriore se in futuro saremo rivolti a News Limited in futuro. Questa è la buona notizia. Sfortunatamente, Mi hanno anche presentato delle prove che i rappresentanti di alcuni club stavano parlando con i rappresentanti di News Limited riguardo alla partecipazione di questi club in una Super League, dopo aver firmato l'atto di fedeltà, probabilmente sono in violazione delle loro obbligazioni nell'atto. Come Direttore dell'Australian Rugby League, se io ricevo prova di qualsiasi club che abbia discussioni ulteriori con la News Limited o altra parte riguardo al loro coinvolgimento in un'altra competizione, io considererò tale coinvolgimento come un'infrazione dell'atto di fedeltà e io raccomanderò che l'ARL consideri l'espulsione di quei club dal campionato dell'ARL e l'azione legale sotto l'atto".
Il 23 marzo 1995, ebbe luogo una riunione nella News. Tra i partecipanti erano presenti i signori Cowley, Smith e Ribot, insieme al propretario della News Ltd. Rupert Murdoch. Delle annotazioni della riunione affermarono che il primo tentativo di costruire un'Australian Super League sono stati senza successo, perché News fece alcune assunzioni sbagliate. In particolare, si assunse che la minaccia delle squadre che disertavano ad un campionato alternativo farebbero pressione alternative all'ARL per accettare il concetto e che l'ARL sia in grado di concedere i diritti televisivi alla News. La posizione di News fu indebolita perché i club non pensarono che la News andrebbe avanti con una competizione rivale al di fuori dall'ARL. Inoltre, Kerry Packer dominò degli eventi, in gran parte per causa della sua minaccia del 6 febbraio 1995 di fare causa alle squadre nell'evento d'infrazione. Questa minaccia "spaventò" i funzionari dei club. Quello di cui c'era il bisogno, secondo le annotazioni, in modo da creare una competizione nel 1997 o, forse, nel 1996, fu un secondo e più aggressivo approccio. Costruendo un'Australian Super League per catturare i diritti televisivi costerebbe 60 milioni di dollari per quattro anni. La Super League sarebbe gestita ed operata dalla News.
Gli elementi chiave dell'approccio più aggressivo erano per:
a) Ingaggiare tutti i giocatori richiesti per un campionato australiano di dieci squadre, ad aprossimamente due volte i loro guadagni attuali;
b) Montare una sfida all'"Accordo di Cinque Anni" che vincola i club;
c) Montare credibilmente una Super League without the rivale senza l'"Establishment dell'ARL", anche se il "miglior" risultato fosse che l'ARL cooperasse.
Chiaramente, Murdoch approvò l'opzione della "competizione ribelle". Quindi, dei piani dettagliati presero posto nell'organizzazione News. Il pianio era registrato in un grafico disegnato come il grafico della "sala di guerra". was recorded in a chart designated as the "war room" chart. L'espressione "sala di guerra" era apparentemente un riferimento all'ufficio del signor Smith alla News. Il grupo di pianificamento preparò un programma di circa 200 giocatori target, considerati "la forza di gioco di base" dell'ARL (un'espressione usata dal signor Raneberg, un consulente ingaggiato dall'ACP). Un "Profilo del Presentatore" fu abozzato, iniziando, in effeti, un campo di vendite disegnato per persuadere i giocatori contrattati ai club ARL per firmare con la Super League. Dei piani vennero formulati per approcci da fare ai giocatori e allenatori in varie parti dell'Australia e della Nuova Zealanda. I piani inclusero fare accordi di viaggio sotto falso nome in modo da preservare la segretezza.
Risposta dell'ARL
Il consiglio dell'ARL si riunì alle 12 del pomeriggio del 1º aprile1995 per considerare la situazione della Super League. Tre rappresentanti della PBL (Publishing and Broadcasting Limited; la compagnia filiale di Channel Nine di Packer) e due di Optus e Optus Vision si unirono alla riunione. Il signor Powers, per conto della PBL e di Optus Vision, affermò che queste organizzazioni provvederebbero risorse umane e finanziarie per assistere la Lega nell'arginare le defezioni alla Super League. Il signor Powers disse che Channel Nine e Optus erano preparate per affidare 13–20 milioni di dollari. Egli anche citò cheil quid pro quo includerebbe la Lega facendo alcune modifiche per accelerare la riduzione di squadre e la firma di contratti dei giocatori con l'ARL, invece che con i club. Il consiglio risolse, che:
a) ai club di Canterbury-Bankstown, Cronulla-Sutherland e Canberra fosse richiesto di mostrare la causa sul perché non dovrebbero essre escluse dal campionato;
b) un comitato sia stabilito per identificare ed ingaggiare i giocatori ad accordi della Lega; e
c) Il signor Leckie, rappresentando la PBL e Optus vision, fosse nominato come direttore della Lega.
Nel corso della riunione, arrivò Peter "Bullfrog" Moore. Moore fu un dirigente della Lega e dell'ARL e fu anche un dirigente ed amministratore delegato del Canterbury-Bankstown. Moore fu coinvolto nell'apoggiare attivamente la Super League, e nell'assicurare la firma del coach del Canterbury-Bankstown Chris Anderson (suo genero) per un contratto per la Super League. Moore, un amico personale e da lungo tempo di Ken Arthurson, offrì le sue dimissioni dalla Lega e dall'ARL fuori dalla riunione. La sua riunione fu accettata con riluttanza.
Subito dopo la riunione, la Lega rilasciò un comunicato stampa, che affermò che ogni giocatore o allenatore che si accordò di essere associato con News non sarebbe considerato per lke selezionei rappresentative ed avvertì che l'ARL perseguirebbe vigorosamente attraverso i tribunali ogni giocatore dichiarato di infrangere i suoi obblighi con l'ARL. Il comunicato stampa indicò che la Lega, con l'appoggio di Channel Nine e Optus, attraverso Optus Vision, affiderebbe risorse sostanziali per stabilire incentivi finanziari per i giocatori per giocare esclusivamente nel campionato ARL.
Il 6 aprile 1995, News si accordò di indennizzare i Canberra Raiders contro ogni azione legale dell'ARL o dalla Lega in conseguenza del contratto del club con with News o del suo apoggio alla Super League.
Il Regno Unito e la Nuova Zelanda firmano con la Super League
Per assicurarsi il controllo dei programmi delle nazionali, News ingaggiò Rugby Football League e la New Zealand Rugby League il 6 aprile 1995.
Un'ulteriore riunione del consiglio della Lega dell'Australian Rugby League ebbe luogo il 7 aprile 1995. Tra altre cose, il consiglio discusse le azioni di News nel completare gli accordi con la New Zealand Rugby League e la Rugby Football League. Questo era una questione di considerevole significanza per la Lega, in quanto i test match tra Australia, Gran Bretagna e Nuova Zelanda erano stati condotti attraverso le Leghe neozelandesi e britanniche.
L'ancora di salvezza condizionale dell'ARL
Un documento risalente l'11 aprile 1995 sommarizzò i "termini del contratto" tra la Lega e l'ARL e Channel Nine/Optus Vision. Questo provvedette a Channel Nine/Optus Vision di finanziare gli impegni di contratto dei giocatori fino a 40 milioni di dollari (questo poi crebbe a 93 milioni con altri 33 in aggiunta). La Lega e l'ARL non dovevano cambiare il campionato, il formato e la frequenza del campionato di un modo avverso senza il consenso di Channel Nine/Optus Vision. Il periodo sotto gli accordi televisivi esistenti erano per essere estesi per cinque anni oltre, con Channel Nine/Optus Vision aventi un primo e ultimo diritto di rifiuto. L'impegno di Channel Nine/Optus Vision nel finanziamento era non recuperabile, tranne quando segue:
a) Se la Lega e l'ARL si misero d'accordo, si poteva recuperare recouped over time out of fees received for television rights;
b) Potrebbe essere recuperato da denaro ricevuto dalla Lega e dall'ARL per l'assegnamento dei contratti di giocatori;
c) L'impegno potrebbe essere usato come una compensazione contro il costo di esercitare il diritto di rifiuto di rinnovare l'accordo dei diritti televisivi.
La guerra al suo apice
News continua la pressione sui club per passare alla SL e assumersi ogni rischio di contenziosi.
In aprile, News fece uno sforzo concertato per ingaggiare i club. A questo punto, alcuni persero il suo personale chiave alla Super League. Ai rappresentanti dei club venne detto che se essi non si unissero alla Super League, essi avrebbero affrontato squadre rivali stabilite nella loro area. Le pubblicità apparvero nei media, dando pubblicità al fatto che i giocatori prominenti firmarono con la Super League. News anche piazzò pubblicità che consigliavano ai giocatori che firmarono con l'ARL che i loro contratti da parte perché News ingaggiò i campionati di rugby a 13 inglese e neozelandese. Incontri frequent i ebbero luogo tra i rappresentanti di News e i club "ribelli" per ottenere il loro sostegno nell'implementare gli accordi proposti. In particolare, delle riunioni ebbero luogo tra i rappresentanti di News e quei club tra il 13 e il 18 aprile 1995.
7 club firmarono con la Super League il 20 april:e Auckland Warriors, Brisbane Broncos, Canberra Raiders, Canterbury Bulldogs, Cronulla Sharks, North Queensland Cowboys e Western Reds. Penrith firmò il 3 maggio.
Gli atti vennero espressi per essere operativi per periodi tra tre anni (per esempio, Cronulla-Sutherland) e nove anni (per esempio, Brisbane). Successivamente, il 4 maggio 1995, Penrith entrò con un atto in termini simili,anche se l'indennità era più ampia, estendendosi alla responsabilità sotto ogni accordo di joint venture. Il 12 maggio 1995, l'esistenza degli atti dei quali gli otto club facevano parte fu annunciata pubblicamente.
Un nuovo campionato, chiamato Star League, era annunciato il 1º aprile 1995 comprendendo queste squadre e gli Adelaide Aces (più tardi, gli Adelaide Rams) e i Hunter Mariners, con sede a Newcastle. In rappresaglia, l'ARL non selezionò giocatori che firmarono con i club della Super League per programmi rappresentativi nella 1995 season, inclusi lo State of Origin e la Coppa del mondo.
I giocatori
Un totale di 307 giocatori e 10 allenatori entrarono nei contratti della Super League. Tra questi, tre giocatori successivamente ebbero il loro contratto annullato da accordo e quattro ebbero i loro contratti annullati seguendo procedure nella Commissione Industriale del Nuovo Galles del Sud. Di conseguenza, all'epoca dell'udienza dell'appello, 300 giocatori erano parte dei contratti attuali della Super League. Nessuno di essi ebbe procedimenti a piedi per annullare i contratti. Venne detto al pubblico che 42 su 300 giocatori contrattati firmarono durante o entro il 2 aprile 1995. (Il 1º aprile 1995, la Lega e l'ARL annunciarono che ingaggerebbero giocatori in competizione con la Super League.) Il Consiglio rappresentando gli allenatori e giocatori intervenienti preparò un programma elencando i 300 giocatori. Il programma specificò,in ogni caso, se il giocatore faceva parte del contratto di un club dell'ARL e, se così, l'anno in cui il contratto è scaduto. Un sommario dello stato contrattuale dei 300 giocatori è il seguente:
(i) Giocatori che non ebbero mai contratti con club dell'ARL - 28
(ii) Giocatori che ebbero contratti con club dell'ARL scaduti nel 1995 o precedenti - 109
(iii) Giocatori che ebbero contratti con l'ARL scaduti nel 1996 o precedenti - 163
Di quelli nella terza categoria, 30 ebbero contratti scaduti nel 1997 e solo 7 ebbero contratti scaduti dopo il 1997.
Il rugby a 13 in tribunale
Il 3 febbraio 1995, I Brisbane Broncos si rivolsero alla Corte Federale per un'azione legale contro la NSWRL sulle regole del tetto salariale. Nel 30 marzo 1995, News fecero causa all'ARL, NSWRL e sei club, allegando violazioni del Trade Practices Act.
Il 25 settembre 1995, l'ARL fece un'azione legale alla Corte Federale dell'Australia per impedire l'inizio della nuova competizione nel 1996. Il giudice James Burchett tramandò le sue dichiarazioni il 23 febbraio 1996.[7] Egli dichiarò che l'ARL era detentrice della proprietà deii colori, simboli, nomi e maglie di tutti i club. Il giudice Burchett disse che News agì con "disonestà" e "duplicità".
Vennero dati degli ordini formali nella Corte Federale l'11 marzo 1996 per impedire lo svolgimento di ogni campionato alternativo di rugby a 13 fino al 2000.[8] La mira di questi ordini venne ridotta su appello alla Full Court il 13 marzo 1996, ma ancora precluse l'inizio del campionato della Super League.[9] Rupert Murdoch descrisse la decisione del tribunale come "1-0 all'intervallo".
Tutte le squadre della Super League diedero forfait alla prima giornata del campionato ARL competition, tranne per gli Auckland Warriors, che rivendicarono due punti di premiership incontestati dal loro match non giocato contro i Brisbane Broncos. Molti giocatori della Super League disputarono la stagione 1996 dell'ARL, con la notevole eccezione di Gorden Tallis del St George che fu assente durante la stagione, e non giocò di nuovo fino a quando non si unì ai Brisbane Broncos nel 1997.
Il capo della British Rugby League Maurice Lindsay annunciò il 20 marzo 1996 che un nuovo campionato chiamato Global League sarebbe creato, usando gli stessi giocatori dell'allora vietato campionato News, e includeva club come i Cronulla Dolphins (anziché Sharks), i Canberra Vikings (anziché Raiders) e i Penrith Cats (anziché Panthers).
Il 4 ottobre 1996, I giudici della Corte Federale John Lockhart, Ronald Sackville e John Van Doussa misero da parte tutti gli ordini precedenti di Justice Burchett's, aprendo la strada per l'inizio della Super League Telstra Cup nel 1997.[10] Il Presidente dell'ARL Ken Arthurson scrisse, "Io ero furiouso, ferito, sconcertato. Mi ero sentito come se fossi investito dal treno Southern Aurora." Lindsay, che portò il gioco britannico alla Super League era estatico per la vittoria, paragonandola a "vincere una finale di coppa".[11]
L'ARL fece appello ma il suo caso fu archiviato il 15 novembre 1996, secondo Arthurson, "meno tempo di quanto ci voleva per giocare una metà tempo del rugby a 13." Seguendo la decisione del tribunale, Kerry Packer si riunì con Rupert Murdoch per risolvere le loro differenze sul rugby a 13, e il 17 gennaio del 1997, Nine Network di Kerr Packer annunciò che garantì i diritti televisivi inc hiaro per la Super League. Il 22 gennario 1997, Ken Arthurson annunciò le sue dimissioni dall'ARL.
Conseguenze
Creazione della National Rugby League
Con ventidue squadre giocando nei due campionati nel 1997, presenze del pubblico e sponsorizzazioni aziendali si diffusero molto sottilmente,e molte squadre si trovarono in difficoltà finanziaria. Il 23 settembre 1997, l'ARL annunciò che stava formano una nuova azienda per controllare il campionato nel 1998 e invitò i club della Super League a partecipare. Il 7 ottobre, Rupert Murdoch annunciò che era fiducioso e che ci sarebbe un singolo campionato nel 1998, e nel 19 dicembre 1997, i rappresentanti dei club affiliati con l'Australian Rugby League si radurarono al Sydney Football Stadium per decidere se accettare l'offerta di News Limited's di un accordo - finalmente votando a favore per 36 voti a 4.[12] Come risultato, nei mesi seguenti, si formò la National Rugby League (NRL), che era gestita bipartitamente dall'ARL e da News Limited. Le condizioni dela fusione controversialmente inclusero un accordo per ridurre il numero di squadre che disputano la NRL a 14 dal2000.
Diritti televisivi
Nel 1998, Nine Network di Packer si assicurò i diritti televisivi in chiaro per la NRL fino al 2007 per 13 000 000 $ all'anno. Nel 2001, C7 Sport tentò senza sucesso di comprare i diritti televisivi a pagamento della NRL fino 2006 per 72 000 000 $ all'anno. Dopo che Nine rinunciò a questi diritti, e acquisò i diritti televisivi dell'AFL broadcast rights, C7 venne chiusa nel marzo 2002, rendendo Fox Sports il network sportivo australiano dominante nella TV a pagamento. Come risultato dal fallimento di C7, i sui proprietari fecero causa alle parti, incluse Fox Sports, Foxtel e la NRL Partnership, per i danni di un miliardo di dollari. Nel 2008 il caso fu archiviato.[13]
I diritti televisivi in chiaro vennero rinnovati nel 2005 fino al 2012 per un totale di 40 000 000 $ all'anno.[14]
Foxtel originalmente era per metà gestita da News Corporation e per metà da Telstra. Il 30 ottobre 1998, PBL acquistò un quarto delle quote nella Foxtel da News Corporation per 160 000 000 $.[15]
Costi
Dovuto a costi legali, l'Australian Rugby League ha registrato una perdita di 9 500 000 $ nel 1996. News Limited affermò che l'esercizio della Super League costò loro 100 000 000 $, tuttavia, un articolo nell’Australian Financial Review del 5 agosto 2005 mise il costo fino 560 000 000 $.
Note
- ^ Catherine Maquire, Joseph and Possami, Power and global sport: zones of prestige, emulation and resistance, Routledge, 2005, p. 87, ISBN 978-0-415-25279-9.
- ^ David Headon, Up From the Ashes: The Phoenix of a Rugby League Literature (PDF), in Football Studies Volume 2, Issue 2, Football Studies Group, ottobre 1999. URL consultato il 7 luglio 2009.
- ^ P. Dorian Owen e Clayton R. Weatherston, Professionalization of New Zealand Rugby Union: Historical Background, Structural Changes and Competitive Balance (PDF), in Economics Discussion Papers No. 0214, University of Otago, dicembre 2002, p. 6. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2008).
- ^ Ian Cockerill, Eye of the Storm, in The Sunday Age, 3 ottobre 1999, p. 4. URL consultato il 6 ottobre 2009.
- ^ John Harms, The Pearl: Steve Renouf's Story, Australia, University of Queensland Press, 2005, p. 166, ISBN 978-0-7022-3536-8.
- ^ Mark Westfield, The gatekeepers: the global media battle to control Australia's pay TV, Australia, Pluto Press, 2000, p. 309, ISBN 978-1-871204-19-3.
- ^ [1][collegamento interrotto]
- ^ [2][collegamento interrotto]
- ^ ISBN 978-1-74175-560-2, https://books.google.co.uk/books?id=MC0_bNv8XNYC&source=gbs_navlinks_s.
- ^ News Limited & ors v Australian Rugby Football League Ltd & ors; Brisbane Broncos Rugby League Football Club Ltd & ors v Australian Rugby Football League Ltd & ors; Cowboys Rugby League Ltd v the Australian Rugby Football Club Ltd & ors [1996] FCA 870 (4 October 1996)[collegamento interrotto] . Austlii.edu.au. Retrieved 2013-08-20.
- ^ https://www.independent.co.uk/sport/rugby-league-murdoch-wins-super-league-battle-in-australia-1356874.html.
- ^ scgt.nsw.gov.au, https://web.archive.org/web/20070816081038/http://www.scgt.nsw.gov.au/MM-SFS.html (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2007).
- ^ http://www.smh.com.au/news/Business/News-plotter-used-NRL-spot-to-outbid-C7/2005/09/14/1126377368420.html.
- ^ http://www.smh.com.au/news/business/channel-nine-and-fox-extend-nrl-rights/2005/07/01/1119724803845.html.
- ^ Australian Cybermalls News, su ausmall.com.au. URL consultato il 20 agosto 2013.
Bibliografia
- ISBN 0-330-35863-4.
- ISBN 0-7022-3275-0.
- "How The War Unfolded", Sydney Morning Herald, 26 March 2005
- "Channel Nine and Fox extend NRL rights", Sydney Morning Herald, 1 July 2005
- "News plotter used NRL spot to outbid C7", Sydney Morning Herald, 14 September 2005
- "PBL Buys 25% of Foxtel", Australian Cybermalls News, 30 October 2005
- Leeming, Mark (1996) "The Super League Case", Australian Parliamentary Library Research Paper No. 23, 1996
Decisioni e ordini della Corte Federale
- News Limited v Australian Rugby football League Limited and New South Wales Rugby League Limited and Others No. NG 197 of 1995 FED No. 72/96 Trade Practices - Exclusionary Provisions - Discretion To Grant Or Refuse Relief In Trade Practices Matters - Economic Duress - Contract - Tort Of Inducing Breach Of Contract - Fiduciary Duties[collegamento interrotto]
- Between: News Limited and: Australian Rugby Football League Limited and Others and South sydney District Rugby League football Club Limited and Others No. NG 197 of 1995 FED No. 72/96[collegamento interrotto]
- News Limited & ors v Australian Rugby Football League Ltd & ors; Brisbane Broncos Rugby League Football Club Ltd & ors v Australian Rugby Football League Ltd & ors; Cowboys Rugby League Ltd v the Australian Rugby Football Club Ltd & ors (1996) 870 FCA 1 (4 October 1996)[collegamento interrotto]
- The New Zealand Rugby Football League (Inc.) and Sean Hoppe and Others v. Australian Rugby Football League Limited and New South Wales Rugby League Limited No. NG 495 of 1996 FED No. 711/96 Practice and Procedure[collegamento interrotto]