Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
→Personaggi: Corretto errore di battitura Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 97: | Riga 97: | ||
* {{nihongo|[[Eren Jaeger]]|エレン・イェーガー|Eren Iēgā}} è il protagonista maschile della storia. La madre viene uccisa divorata da un gigante dopo che il gigante colossale ha creato una breccia nelle mura permettendo così ai giganti di entrare nel Wall Maria e scatenare il panico. Il suo obiettivo è quello di sterminare i giganti fino all'ultimo per vendicare la razza umana. È molto abile nel combattimento, impulsivo, violento e idealista. Si arruola nell'esercito, classificandosi al 5º posto alla fine dell'allenamento. E scopre che può trasformarsi in un gigante di 15 metri grazie al siero che gli ha iniettato il padre. |
* {{nihongo|[[Eren Jaeger]]|エレン・イェーガー|Eren Iēgā}} è il protagonista maschile della storia. La madre viene uccisa divorata da un gigante dopo che il gigante colossale ha creato una breccia nelle mura permettendo così ai giganti di entrare nel Wall Maria e scatenare il panico. Il suo obiettivo è quello di sterminare i giganti fino all'ultimo per vendicare la razza umana. È molto abile nel combattimento, impulsivo, violento e idealista. Si arruola nell'esercito, classificandosi al 5º posto alla fine dell'allenamento. E scopre che può trasformarsi in un gigante di 15 metri grazie al siero che gli ha iniettato il padre. |
||
* {{nihongo|[[Mikasa Ackermann]]|ミカサ・アッカーマン|Mikasa Akkāman}} è la protagonista femminile della storia. Dopo la morte dei genitori, uccisi da dei trafficanti di umani, la ragazza è diventata particolarmente fredda. È molto legata ad Eren, poiché è colui che l'ha salvata e che le ha ridato un motivo per vivere. Segue i passi di Eren arruolandosi nell'esercito, classificandosi al 1º posto alla fine dell'allenamento. La valutazione finale di Mikasa dell'allenamento è incredibilmente alta, infatti viene considerata un guerriero d'élite. |
* {{nihongo|[[Mikasa Ackermann]]|ミカサ・アッカーマン|Mikasa Akkāman}} è la protagonista femminile della storia. Dopo la morte dei genitori, uccisi da dei trafficanti di umani, la ragazza è diventata particolarmente fredda. È molto legata ad Eren, poiché è colui che l'ha salvata e che le ha ridato un motivo per vivere. Segue i passi di Eren arruolandosi nell'esercito, classificandosi al 1º posto alla fine dell'allenamento. La valutazione finale di Mikasa dell'allenamento è incredibilmente alta, infatti viene considerata un guerriero d'élite. |
||
* {{nihongo|[[Armin |
* {{nihongo|[[Armin Arlert]]|アルミン・アルレルト|Arumin Arureruto}} è un amico di Eren e Mikasa. È fisicamente e psicologicamente debole, ma molto intelligente, infatti diventerà uno stratega, dopo essersi arruolato nell'esercito con Eren e Mikasa. Si dimostra sempre molto poco incline allo scontro fisico, preferendo l'uso della parola. Il suo intuito gli permetterà di scovare una traditrice all'interno dell'esercito, anch'essa capace di tramutarsi in gigante, come Eren, e di collaborare in modo significativo per sconfiggerla. |
||
== Produzione == |
== Produzione == |
Versione delle 17:31, 21 mag 2017
L'attacco dei giganti | |
---|---|
進撃の巨人 (Shingeki no kyojin) | |
![]() Copertina del primo volume dell'edizione italiana del manga
| |
Genere | dark fantasy, postapocalittico |
Manga | |
Autore | Hajime Isayama |
Editore | Kōdansha |
Rivista | Bessatsu Shōnen Magazine |
Target | shōnen |
1ª edizione | 9 settembre 2009 – in corso |
Tankōbon | 22 (in corso) |
Editore it. | Panini Comics - Planet Manga |
Collana 1ª ed. it. | Generation Manga |
1ª edizione it. | 22 marzo 2012 – in corso |
Periodicità it. | bimestrale |
Volumi it. | 21 (in corso) |
Serie TV anime | |
Regia | Tetsurō Araki, Masashi Koizuka (stagione 2) |
Composizione serie | Yasuko Kobayashi |
Musiche | Hiroyuki Sawano |
Studio | Wit Studio, Production I.G |
Rete | MBS, Tokyo MX, TVA, BS11 |
1ª TV | 7 aprile 2013 – in corso |
Episodi | 33 / 37 ![]() |
Rapporto | 16:9 |
Durata ep. | 24 min |
Rete it. | Rai 4 (stagione 1 doppiata) |
1ª TV it. | 24 settembre 2015 – 30 marzo 2016 |
1º streaming it. | VVVVID (stagioni 1 e 2 sottotitolate in anteprima assoluta) |
Episodi it. | 25 (completa) - stagione 1 |
Dialoghi it. | Fabrizio Mazzotta, Luigi Brunamonti |
Studio dopp. it. | Cine Dubbing |
Dir. dopp. it. | Anton Giulio Castagna |
L'attacco dei giganti (進撃の巨人?, Shingeki no kyojin, lett. "Il gigante d'assalto") è un manga di genere dark fantasy[1] post apocalittico[2][3] scritto e disegnato da Hajime Isayama, serializzato in Giappone sulla rivista Bessatsu Shōnen Magazine di Kōdansha da settembre 2009. L'edizione italiana è edita da Planet Manga, etichetta della Panini Comics, dal 22 marzo 2012 nella collana Generation Manga.
L'opera è ambientata in un mondo dove i superstiti dell'umanità vivono all'interno di città circondate da enormi mura difensive a causa dell'improvvisa comparsa dei giganti, enormi creature umanoidi che divorano gli uomini senza un apparente motivo. La storia ruota attorno al giovane Eren Jaeger e a sua sorella adottiva Mikasa Ackermann, le cui vite vengono stravolte dall'attacco di un gigante colossale che conduce alla distruzione della loro città e alla morte della loro madre[4].
L'attacco dei giganti ha ottenuto un successo immediato. È stato tra i 13 manga a ricevere una nomination per il premio Manga Taishō nel 2011[5], ha vinto il Premio Kodansha per i manga nella categoria miglior manga per ragazzi[6] ed è stato nominato alla sedicesima e alla diciottesima edizione del Premio culturale Osamu Tezuka[7][8].
Dal fumetto è stata tratta una serie televisiva anime, prodotta da Wit Studio in collaborazione con Production I.G, diretta da Tetsurō Araki e andata in onda dal 7 aprile[9] al 28 settembre 2013; una seconda stagione è iniziata il 1º aprile 2017[10]. Sono stati prodotti anche due film riassuntivi per il cinema[11]: il primo, L'attacco dei giganti - Il film: parte I. L'arco e la freccia cremisi, è stato proiettato il 22 novembre 2014, mentre il secondo, L'attacco dei giganti – Il film: parte II. Le ali della libertà, ha debuttato il 27 giugno 2015[12]. La prima parte del film live action ispirato all'opera è uscito nelle sale nel 2015[13][14].
Ambientazione
In una sorta di Medioevo alternativo, la razza umana è stata decimata dall'avvento dei giganti (巨人?, kyojin), grandi creature, fisicamente simili all'uomo, di altezza compresa tra i 3 e i 15 metri. Sono esseri primitivi e dall'intelligenza limitata, che non sembrano necessitare di cibo per vivere, ma che attaccano gli umani e ingoiano i loro corpi.
Quel che resta dell'umanità è sopravvissuta rifugiandosi all'interno di imponenti mura concentriche: il Wall Maria (ウォール・マリア?, Wōru Maria), il più esterno; il Wall Rose (ウォール・ローゼ?, Wōru Rōze), quello centrale; e il Wall Sina (ウォール・シーナ?, Wōru Shīna), il più interno, che protegge la capitale e la corte del re[4]. Per garantire che i giganti non riescano ad attaccare il territorio degli uomini, le mura sono alte 50 metri, con l'unico punto debole costituito dalle porte che ne permettono l'attraversamento. Per non dover disperdere le forze nella protezione dell'intera estensione delle mura, gli uomini si sono concentrati a vivere in città che sorgono adiacenti alle muraglie, attirando in questo modo l'attenzione dei giganti e ammassando in quei punti le loro difese. Le mura hanno permesso all'umanità di godere di un secolo di pace, al sicuro dagli attacchi dei giganti[15].
Gli uomini hanno istituito tre ordini militari di protezione: il Corpo di Guarnigione (駐屯兵団?, Chūton Heidan), che comprende i soldati che difendono le mura e le città; il Corpo di Gendarmeria (憲兵団?, Kempeidan), la sezione che regola l'ordine pubblico all'interno delle città e ha il privilegio di servire personalmente il re e di operare al sicuro all'interno della prima cerchia di mura; l'Armata Ricognitiva[16] (調査兵団?, Chōsa Heidan), l'organismo composto da soldati che si avventurano oltre le mura per combattere i giganti sul loro territorio, con lo scopo di scoprire di più sul conto dei nemici, sulle loro origini, le loro debolezze e trovare un modo per poterli sconfiggere definitivamente. È l'ordine che corre i maggiori rischi e subisce le perdite più numerose; in anni di sconfitte sono riusciti a perfezionare l'Attrezzatura per effettuare il Movimento Tridimensionale (立体機動装置?, Rittai Kidō Sōchi), un dispositivo che permette di librarsi in aria con delle funi e gas ad alta pressione, offrendo grande mobilità nell'affrontare i giganti.
Trama
Nell'anno 845 compare un gigante alto circa 60 metri, che con un calcio crea una breccia nella cinta esterna del Wall Maria, presso il distretto di Shiganshina. I giganti sciamano al suo interno divorando quanti più umani possibile, mentre questi cercano inutilmente di difendersi e trasferire più gente possibile all'interno della seconda cerchia di mura; ma prima che gli uomini riescano a chiudere la porta interna delle mura, un gigante corazzato la sfonda con un colpo e gli umani sono costretti a ripiegare sul Wall Rose. In seguito tentano una disperata riconquista del territorio perduto, circa un terzo del totale, che fallisce miseramente. L'enorme perdita di uomini contribuisce per lo meno ad attenuare la carestia di cibo creatasi per la perdita di una porzione territoriale così grande. Il gigante colossale e quello corazzato spariscono misteriosamente dopo aver spianato la strada ai loro simili.
Tra i sopravvissuti alla tragedia vi sono i tre protagonisti della storia: Eren Jaeger, Mikasa Ackermann e Armin Arelet. Nel giorno dell'irruzione dei giganti, Eren perde sua madre, la quale viene divorata davanti ai suoi occhi. L'accaduto genera nel bambino, già impulsivo di natura, un odio verso i giganti superiore alla paura nei loro confronti, ed egli giura di sterminarli tutti. Mikasa è un'orfana che dopo la perdita dei suoi genitori ha vissuto sotto l'ala protettiva della famiglia Jaeger, ma quel giorno — così come Armin, il miglior amico di Eren — anche lei perde tutto. A cinque anni di distanza dall'accaduto, i tre amici sono cresciuti e sono entrati a far parte dell'esercito, quando i giganti si presentano di nuovo. Per Eren, Mikasa, Armin e le altre reclute inizia così un crudele battesimo del fuoco.
Personaggi
- Eren Jaeger (エレン・イェーガー?, Eren Iēgā) è il protagonista maschile della storia. La madre viene uccisa divorata da un gigante dopo che il gigante colossale ha creato una breccia nelle mura permettendo così ai giganti di entrare nel Wall Maria e scatenare il panico. Il suo obiettivo è quello di sterminare i giganti fino all'ultimo per vendicare la razza umana. È molto abile nel combattimento, impulsivo, violento e idealista. Si arruola nell'esercito, classificandosi al 5º posto alla fine dell'allenamento. E scopre che può trasformarsi in un gigante di 15 metri grazie al siero che gli ha iniettato il padre.
- Mikasa Ackermann (ミカサ・アッカーマン?, Mikasa Akkāman) è la protagonista femminile della storia. Dopo la morte dei genitori, uccisi da dei trafficanti di umani, la ragazza è diventata particolarmente fredda. È molto legata ad Eren, poiché è colui che l'ha salvata e che le ha ridato un motivo per vivere. Segue i passi di Eren arruolandosi nell'esercito, classificandosi al 1º posto alla fine dell'allenamento. La valutazione finale di Mikasa dell'allenamento è incredibilmente alta, infatti viene considerata un guerriero d'élite.
- Armin Arlert (アルミン・アルレルト?, Arumin Arureruto) è un amico di Eren e Mikasa. È fisicamente e psicologicamente debole, ma molto intelligente, infatti diventerà uno stratega, dopo essersi arruolato nell'esercito con Eren e Mikasa. Si dimostra sempre molto poco incline allo scontro fisico, preferendo l'uso della parola. Il suo intuito gli permetterà di scovare una traditrice all'interno dell'esercito, anch'essa capace di tramutarsi in gigante, come Eren, e di collaborare in modo significativo per sconfiggerla.
Produzione
Genesi dell'opera ed influenze
Hajime Isayama realizzò una prima versione di L'attacco dei giganti, come one-shot di 65 pagine, all'età di 19 anni[17]. Incoraggiato dall'aver ricevuto, nel giugno del 2006, il premio come miglior lavoro ad un concorso per manga indetto dalla Kodansha[18], il giovane si trasferì a Tokyo, continuando a lavorare alla sua opera[19]. Nel 2009 il manga venne infine serializzato sulla rivista Bessatsu Shōnen Magazine[20]. Isayama ha dichiarato di aver realizzato l'opera con l'intento di creare qualcosa che fosse al tempo stesso commercializzabile e artisticamente valido e di aver deciso di incentrare la sua storia sui giganti perché nell'immaginario collettivo sono creature rozze e disgustose, ed emanano un senso d'insicurezza[21]. L'idea di base proviene da un episodio occorso ad Isayama all'uscita da un internet point in cui aveva appena lavorato. Quando uno sconosciuto, ubriaco, lo prese per il colletto, l'autore provò «la paura di incontrare una persona con cui non si riesce a comunicare» e si rese conto che «l'essere umano è l'animale più familiare e spaventoso del mondo»[22][23].
Per l'aspetto fisico dei giganti, Isayama si è basato su dei modelli umani; come il combattente Yushin Okami, che ha costituito lo spunto per la versione gigante di Eren[24], e il wrestler Brock Lesnar, che ha ispirato il titano corazzato[25]. Un libro fotografico è utilizzato invece per rendere le diverse espressioni del volto[23].
La presenza di un "muro di paura" è stata ispirata dall'isolamento tipico della cultura giapponese[26] e dall'infanzia dell'autore: cresciuto in un villaggio circondato da montagne, il suo desiderio era quello di sapere che cosa ci fosse al di là della barriera, proprio come il personaggio principale del manga[22]. La città tedesca di Nördlingen, con le sue architetture medievali e le mura ancora intatte attorno al nucleo storico, costituì una fonte d'ispirazione nella creazione delle mura e dell'ambientazione della serie[27].
Realizzazione
I capitoli della storia sono pubblicati a cadenza mensile e contano un numero di pagine maggiore rispetto a manga ad uscita settimanale. La media di pagine per episodio è infatti di circa 40. In un mese tipico di lavoro, una settimana è votata a scrivere lo storyboard, mentre le due/tre successive servono per realizzare il disegno vero e proprio[24]. Shintaro Kanakubo, l'editore di Isayama, ha sottolineato che la parola chiave del manga è "velocità". Sotto questo punto di vista vanno interpretati gli sforzi dell'autore per rendere il disegno fluido e per mantenere serrato il ritmo della storia con un continuo scatenarsi di eventi[21].
Isayama ha dichiarato di avere delineato a grandi tratti quasi tutta la trama di L'attacco dei giganti; inoltre nel dettaglio ha già deciso alcuni dei passaggi salienti della storia e il momento preciso in cui accadranno. Tuttavia molte delle sue idee non vengono definite in modo rigido fino a quando non sono messe nero su bianco sulle tavole[24]. Nel mese di settembre del 2013, ha affermato di avere in mente di concludere la storia con il 20º volume[28]. In origine aveva previsto di dare alla serie un finale tragico, sulla falsariga dell'adattamento cinematografico del romanzo di Stephen King The Mist. La crescente popolarità del manga e dell'anime, lo hanno portato però a riconsiderare il suo proposito iniziale, per evitare di deludere i fan che nel frattempo si sono affezionati ai vari personaggi[29][30]. Nel 2016 l'autore ha dichiarato che l'opera sta raggiungendo il suo epilogo[31].
Adattamento anime
Isayama è intervenuto direttamente, con consigli e pareri, nella produzione dell'anime. Essendo dispiaciuto del fatto di non aver potuto realizzare a dovere gli sfondi delle tavole del manga per mancanza di tempo, ha suggerito agli animatori come avrebbe voluto che apparissero. Inoltre l'anime rappresenta il Meccanismo di Movimento Tridimensionale in un dettaglio molto maggiore rispetto al manga e, dovendo animare il suo funzionamento, l'autore ha avuto modo di operare delle piccole modifiche. Da ultimo il mangaka ha avuto un peso importante anche nell'animazione dei movimenti dei giganti, suggerendo di inserire repentini cambi di direzione per aumentare il senso di spavento e paura[21]. Isayama è rimasto in generale molto soddisfatto dell'adattamento anime, commentando sul suo blog: «L'anime di L'attacco dei giganti è molto interessante. Anch'io mi impegnerò a fondo nel manga»[32].
Media
Manga
Il manga L'attacco dei giganti è edito da Kodansha nella collana mensile Bessatsu Shōnen Magazine a partire dall'edizione di settembre 2009. I singoli capitoli, realizzati mensilmente, sono raccolti e pubblicati in formato tankōbon con periodicità quadrimestrale, a partire dal primo volume, uscito il 17 marzo 2010.
L'opera è stata esportata in tutto il mondo. A Taiwan è pubblicata da Tong Li Publishing a partire da gennaio 2011[33]. In Nord America è edita da Kodansha Comics USA, la branca americana di Kodansha, dal 19 giugno 2012, con il titolo di Attack on Titan[34][35]. Con il titolo di Ataque a los Titanes il manga è pubblicato in Spagna da Norma Editorial da settembre 2012[36]; in Francia, dal 26 giugno 2013, da Pika Édition, con il titolo di L'Attaque des Titans[37]. In Brasile, con il titolo di Ataque dos Titãs, è edito da Panini Comics dal 14 novembre 2013[38].
L'edizione italiana dell'opera è pubblicata da Panini Comics, sotto l'etichetta Planet Manga e all'interno della collana Generation Manga. Il primo volume è uscito il 22 marzo 2012, mentre i successivi sono editi con cadenza bimestrale.
Anime
Serie televisiva

Un adattamento anime, diretto da Tetsurō Araki, è stato prodotto da Wit Studio in collaborazione con Production I.G[39]. La serie televisiva è stata trasmessa a partire dal 6 aprile 2013 sull'emittente giapponese MBS e successivamente è andata in onda anche sui canali Tokyo MX, FBS, TOS, HTB, TVA e BS11[40], concludendosi in 25 puntate il 28 settembre 2013. È stata raccolta in 9 dischi Blu-ray e DVD, pubblicati dal 17 giugno 2013[41] al 19 marzo 2014[42]. I dischi contengono diversi extra, come lo one-shot iniziale de L'attacco dei giganti, dei videogiochi visual novel, diversi episodi umoristici con i personaggi della serie in versione chibi, intitolati Chimi kyara gekijō - Tondeke! Kunren heidan (ちみキャラ劇場 とんでけ!訓練兵団?) e alcuni capitoli a colori.
Una seconda stagione, inizialmente prevista da Tetsurō Araki, il produttore Tetsuya Kinoshita e l'autore Hajime Isayama per il 2016[43], ha avuto inizio il 1º aprile 2017[10].
La Dynit ha annunciato il 30 giugno 2014 di aver acquistato i diritti per l'adattamento in italiano della serie[44][45]. Le puntate sono state trasmesse in streaming sul sito internet VVVVID.it a partire dal 21 luglio 2014 e al ritmo di un episodio a settimana[46]. È stata inoltre pubblicata un'edizione limitata home video, composta da sei volumi DVD e Blu-ray, contenenti dei booklet con interviste e approfondimenti e gli episodi umoristici[47]: il primo volume è stato messo in commercio dal 29 ottobre 2014[48], mentre il sesto e ultimo è uscito il 18 marzo 2015[49].
OAV
Sono stati prodotti alcuni episodi OAV derivati dalla serie. L'uscita della prima puntata, tratta dal capitolo speciale Il taccuino di Ilse (イルゼの手帳?, Iruze no techō) era prevista per il 9 agosto 2013, in una confezione contenente anche il volume 11 del manga in edizione limitata, ma è stata posticipata[50]. L'episodio, intitolato Iruze no techō ~aru chōsa heidan in no shuki~ (イルゼの手帳 ~ある調査兵団員の手記~?), è stato pubblicato quindi il 9 dicembre 2013, incluso con il volume 12[51]. Un secondo episodio OAV, incentrato sui membri del corpo reclute ed intitolato Totsuzen no raihōsha ~sainamareru seishun no noroi~ (突然の来訪者 ~苛まれる青春の呪い~?), è stato pubblicato il 9 aprile 2014, unito al 13º volume del manga[52].
Film
La prima stagione della serie televisiva è stata adattata in due film cinematografici, con nuove animazioni e un doppiaggio inedito da parte dello stesso cast di doppiatori[11]. Il primo lungometraggio, L'attacco dei giganti - Il film: parte I. L'arco e la freccia cremisi (「進撃の巨人」前編~紅蓮の弓矢~?, Shingeki no kyojin zenpen ~Guren no yumiya~), che tratta i primi 13 episodi, è stato proiettato in Giappone il 22 novembre 2014; il secondo, L'attacco dei giganti – Il film: parte II. Le ali della libertà (「進撃の巨人」後編~自由の翼~?, Shingeki no kyojin kōhen ~Jiyū no tsubasa~), che tratta la seconda parte, è uscito invece il 27 giugno 2015[12]. In Italia entrambi i lungometraggi sono stati distribuiti nei cinema dalla Dynit, il primo il 12 e il 13 maggio 2015[53] e il secondo il 1º e il 2 settembre 2015.[54]
Colonna sonora
La colonna sonora della serie è stata composta da Hiroyuki Sawano e raccolta in due CD dalla Pony Canyon. Il primo album, intitolato Shingeki no kyojin Original Soundtrack (「進撃の巨人」オリジナルサウンドトラック?) è stato pubblicato il 28 giugno 2013[55] e contiene 16 brani. Il secondo, Shingeki no kyojin Original Soundtrack II (「進撃の巨人」オリジナルサウンドトラック2?), è stato messo in commercio il 16 ottobre 2013 insieme all'edizione limitata del quarto Blu-ray/DVD della serie, per un totale di 11 tracce[56].
Dal primo al tredicesimo episodio la sigla di apertura è Guren no yumiya (紅蓮の弓矢? lett: "Arco e freccia cremisi") dei Linked Horizon e la ending è Utsukushiki zankoku na sekai (美しき残酷な世界? lett: "Un bellissimo crudele mondo") di Yōko Hikasa. Dalla puntata quattordici la opening diventa Jiyū no tsubasa (自由の翼? lett: "Ali della libertà") dei Linked Horizon mentre la sigla finale è Great Escape dei Cinema Staff.
Light novel
Dal 2 dicembre 2011 al 29 giugno 2012 è stata pubblicata L'attacco dei giganti: Before the fall (進撃の巨人 Before the fall?, Shingeki no kyojin: Before the fall), una serie di tre light novel che costituisce un prequel agli eventi narrati in L'attacco dei giganti. Nella prima vengono presentati il fabbro Anheru (アンヘル?) e il suo sviluppo e perfezionamento di quella che si rivelerà la migliore arma degli umani contro i giganti: il "Meccanismo di Movimento Tridimensionale". Il secondo e il terzo racconto sono invece incentrati sulla misteriosa figura di un ragazzo chiamato Kyukuro (キュクロ?), e dei suoi sforzi per farsi accogliere nella comunità degli uomini dopo essere stato trovato ancora in fasce tra i resti di un gigante. L'autore è Suzukaze Ryo, mentre il disegnatore è Thores Shibamoto[57].
Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Data di prima pubblicazione | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
Giapponese | Italiano | |||||
1 | L'attacco dei giganti: Before the fall 「進撃の巨人 Before the fall」 - Shingeki no kyojin: Before the fall | 2 dicembre 2011[58] ISBN 978-4-06-375202-1 | 20 giugno 2014[59] | |||
Capitoli
| ||||||
2 | L'attacco dei giganti: Before the fall 2 「進撃の巨人 Before the fall(2)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall (2) | 30 marzo 2012[60] ISBN 978-4-06-375228-1 | 21 novembre 2014[61] | |||
Capitoli
| ||||||
3 | L'attacco dei giganti: Before the fall 3 「進撃の巨人 Before the fall(3)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall (3) | 29 giugno 2012[62] ISBN 978-4-06-375243-4 | 13 marzo 2015[63] | |||
Capitoli
|
Manga spin-off
L'attacco dei giganti ha generato un manga spin-off comico dal titolo Attacco! A scuola coi giganti, realizzato da Saki Nakagawa. Esso è stato serializzato dal 9 aprile 2012 sempre su Bessatsu Shōnen Magazine ed edito da Kodansha[64]. Dalla serie è stato inoltre tratto un adattamento anime in 12 episodi realizzato dalla Production I.G.
Una seconda serie manga, basata sui racconti L'attacco dei giganti: Before the fall (進撃の巨人 Before the fall?, Shingeki no kyojin: Before the fall), scritta da Ryo Suzukaze ed illustrata da Satoshi Shiki, è stata serializzata sulla rivista di Kodansha Monthly Shōnen Sirius dall'agosto 2013[65].
Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Data di prima pubblicazione | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
Giapponese | Italiano | |||||
1 | L'attacco dei giganti: Before the fall 1 「進撃の巨人 Before the fall(1)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 1 | 9 dicembre 2013[66] ISBN 978-4-06-376439-0 | 28 novembre 2014[67] | |||
Capitoli | ||||||
2 | L'attacco dei giganti: Before the fall 2 「進撃の巨人 Before the fall(2)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 2 | 9 aprile 2014[68] ISBN 978-4-06-376460-4 | 30 gennaio 2015[69] | |||
Capitoli | ||||||
3 | L'attacco dei giganti: Before the fall 3 「進撃の巨人 Before the fall(3)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 3 | 8 agosto 2014[70] ISBN 978-4-06-376486-4 | 3 aprile 2015[71] | |||
Capitoli | ||||||
4 | L'attacco dei giganti: Before the fall 4 「進撃の巨人 Before the fall(4)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 4 | 9 dicembre 2014[72] ISBN 978-4-06-376515-1 | 5 giugno 2015[73] | |||
Capitoli | ||||||
5 | L'attacco dei giganti: Before the fall 5 「進撃の巨人 Before the fall(5)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 5 | 9 aprile 2015[74] ISBN 978-4-06-376537-3 | 4 dicembre 2015[75] | |||
Capitoli | ||||||
6 | L'attacco dei giganti: Before the fall 6 「進撃の巨人 Before the fall(6)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 6 | 7 agosto 2015[76] ISBN 978-4-06-376564-9 | 5 febbraio 2016[77] | |||
Capitoli
| ||||||
7 | L'attacco dei giganti: Before the fall 7 「進撃の巨人 Before the fall(7)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 7 | 9 dicembre 2015[78] ISBN 978-4-06-376590-8 | 15 aprile 2016[79] | |||
Capitoli | ||||||
8 | L'attacco dei giganti: Before the fall 8 「進撃の巨人 Before the fall(8)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 8 | 8 aprile 2016[80] ISBN 978-4-06-390619-6 | 12 agosto 2016[81] | |||
Capitoli | ||||||
9 | L'attacco dei giganti: Before the fall 9 「進撃の巨人 Before the fall(9)」 - Shingeki no kyojin: Before the fall 9 | 9 agosto 2016[82] ISBN 978-4-06-390641-7 | 9 marzo 2017[83] | |||
Capitoli
|
Un ulteriore spin-off, basato sulla visual novel A Choice With No Regrets ha iniziato ad essere pubblicato sulla rivista shōjo Aria. Il manga è intitolato L'attacco dei giganti: Birth of Rivaille (進撃の巨人 悔いなき選択?, Shingeki no kyojin gaiden: Kuinaki sentaku) ed è scritto da Gun Snark e illustrato da Hikaru Suruga. Esso è incentrato sulle origini di Rivaille, uno dei personaggi principali della serie[84]. Le copie della rivista con il prologo della serie si sono esaurite in una settimana e ciò ha portato la casa editrice a dover effettuare una ristampa di emergenza. In previsione dell'elevata richiesta collegata all'inizio della serializzazione vera e propria, la Kodansha ha quindi incrementato la tiratura della rivista del 500%[85].
Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Data di prima pubblicazione | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
Giapponese | Italiano | |||||
1 | L'attacco dei giganti: Birth of Rivaille 1 「進撃の巨人 悔いなき選択(1)」 - Shingeki no kyojin kuinaki sentaku 1 | 9 aprile 2014[86] ISBN 978-4-06-376961-6 | 31 luglio 2015[87] | |||
Capitoli | ||||||
2 | L'attacco dei giganti: Birth of Rivaille 2 「進撃の巨人 悔いなき選択(2)」 - Shingeki no kyojin kuinaki sentaku 2 | 8 agosto 2014[88] ISBN 978-4-06-362277-5 | 2 ottobre 2015[89] | |||
Capitoli |
Film live action
L'uscita di un film live action basato sull'opera di Hajime Isayama fu prevista inizialmente per il 2013[90]. In seguito alle dimissioni di Tetsuya Nakashima da regista e sceneggiatore, tuttavia, l'uscita del lungometraggio fu rimandata indefinitamente a dopo il 2014[91]. Nel dicembre del 2013 Shinji Higuchi è stato confermato nel ruolo di regista e di supervisore degli effetti speciali. Yūsuke Watanabe e Tomohiro Machiyama scrissero la sceneggiatura. Le riprese per il film iniziarono nell'estate del 2014 per l'uscita prevista per l'estate del 2015[13][14]. A gennaio 2014 è stata realizzata una pubblicità per la casa automobilistica Subaru, in cui appaiono le prime immagini dei giganti in versione live action[92].
Videogiochi
Sono stati realizzati quattro videogiochi di tipo visual novel su L'attacco dei giganti, sviluppati da alcuni membri dello staff di Nitroplus in collaborazione con Production I.G[93]. Nitroplus ha tenuto a precisare che lo studio nel suo insieme non è coinvolto nella realizzazione dei giochi, bensì solo i singoli programmatori che vi hanno preso parte[94]. Le visual novel sono state pubblicate in allegato al terzo e al sesto disco della raccolta blu-ray/DVD dell'anime e trattano eventi esterni alla trama principale ma con gli stessi protagonisti. Isayama è intervenuto direttamente per supervisionare lo sviluppo dei videogiochi.
Lost in the Cruel World, una visual novel su Mikasa di Hiroshi Seko, è stato pubblicato il 18 settembre 2013 insieme al terzo disco blu-ray[95]. Il 18 dicembre 2013 è uscito il sesto blu-ray, insieme a Kuinaki sentaku (悔いなき選択? lett. "Una scelta senza rimpianti") di Gan Sunaaku, sul passato di Rivaille ed Erwin Smith, In the Forest of the Night, Burning Bright di Jin Haganeya, su Eren e Rivaille, e Wall Sina, Goodbye (Wall Sina, Goodbye (アニ外伝)?) di Hiroshi Seko, su Annie Leonhart[95].
Un videogioco d'azione intitolato Shingeki no kyojin: Hangeki no tsubasa (進撃の巨人 ~反撃の翼~? lett. "Le ali del contrattacco") è stato sviluppato da Spike Chunsoft per Nintendo 3DS e messo in vendita in Giappone il 5 dicembre 2013[96]. Un secondo videogioco d'azione con il titolo internazionale Attack on Titan è stato sviluppato dall'Omega Force della Koei Tecmo Games per PlayStation 3, PlayStation 4 e PlayStation Vita e distribuito in Giappone a partire dal 18 febbraio 2016. L'uscita nordamericana e europea è prevista per il mese di agosto 2016[97].
Altre opere derivate
Due guide ufficiali al manga, Shingeki no kyojin: Inside kō (進撃の巨人 INSIDE 抗?) e Shingeki no kyojin: Outside kō (進撃の巨人 OUTSIDE 攻?), sono stati pubblicati da Kodansha il 9 aprile[98] e il 9 settembre 2013[99]. Entrambi i volumi sono stati pubblicati in italiano e pubblicati da Panini Comics: Inside: attacco dei giganti il 19 settembre 2014[100] e Outside: attacco agli umani il 24 ottobre 2014[101]
Un drama CD della durata di 16 minuti è stato registrato dallo staff dell'anime e incluso nell'edizione di gennaio 2014 del Bessatsu Shōnen Magazine[102].
C.B. Cebulski, editor della Marvel, ha annunciato su Twitter il 3 novembre 2014 che l'universo Marvel e L'attacco dei giganti sarebbero stati oggetto di un crossover[103]. La storia, intitolata Attack on Avengers, è stata illustrata da Hajime Isayama e Gerardo Sandoval e pubblicata in inglese sul numero del 15 novembre della rivista giapponese Brutus[104][105].
Accoglienza
Vendite

Il manga ha ottenuto un successo immediato in Giappone. Nel 2011 si è classificato all'undicesimo posto nella lista delle opere più vendute, con 3.766.194 copie[106]. Nel 2012, con 2.682.504 copie, è al quindicesimo posto della lista dei manga più venduti[107]. A dicembre 2012 la tiratura totale dei primi nove volumi dell'opera ha raggiunto i 10 milioni di esemplari[108]. Un anno dopo, nel dicembre 2013, le copie in circolazione hanno superato in Giappone i 28 milioni di copie. Il dodicesimo volume ha ricevuto una tiratura iniziale di 2,2 milioni di copie, rendendo L'attacco dei giganti la seconda serie manga di sempre, oltre a One Piece, a oltrepassare i due milioni di copie per la prima stampa di un singolo volume[109]. Al termine del 2013, la serie si consolida al secondo posto, con 15.933.801 copie, per numero di vendite nell'anno appena trascorso[110]. Nel primo semestre del 2014 L'attacco dei giganti ha raggiunto la vetta delle classifiche di vendita, scalzando One Piece dopo una supremazia durata cinque anni[111], e risultando la seconda serie più venduta dell'anno proprio dietro al manga di Eiichirō Oda[112]. Nel 2015 e 2016 le vendite hanno subito una leggera flessione, rispettivamente 8.778.048 e 6.544.081 copie, piazzando la serie al terzo e al quarto posto nella lista dei manga più venduti[113][114].
A fine 2015 L'attacco dei giganti aveva venduto 52 milioni di copie nel mondo[115], mentre nel 2016 il numero di copie in circolazione ha raggiunto i 60 milioni[116]. Il critico Hisashi Maeda ha evidenziato che questo eccezionale risultato di vendite ha ancora più valore per provenire da un manga pubblicato in una rivista relativamente poco affermata come Bessatsu Shōnen Magazine — che ha iniziato la pubblicazione solo nel settembre 2009[21]. Grazie al successo della serie, l'editore Kodansha ha registrato un aumento nel volume d'affari per la prima volta in diciott'anni[117]. È stato notato che la trasmissione dell'anime ha contribuito ad incrementare le vendite della serie, che il Mainichi Shinbun ha descritto come un "successo a cui si assiste solo una volta ogni dieci anni"[118].
Anche negli Stati Uniti il manga è stato accolto positivamente. Nella classifica settimanale di vendite dei manga stilata dal New York Times il primo volume ha raggiunto il quinto posto[119], mentre il secondo si è piazzato al nono[120]. La YALSA, associazione nazionale di bibliotecari, ha inserito L'attacco dei giganti nella lista delle migliori graphic novel per ragazzi[121].
In Italia, invece, il primo lungometraggio della serie, L'arco e la freccia cremisi, in due soli giorni si è classificato primo al botteghino con oltre ventiduemila spettatori[54].
Critica
Il successo del manga è stato ricondotto al senso di disagio e angoscia che permea l'opera, e che si basa a sua volta sulla singolare ambientazione della storia, con umani costretti a rimanere confinati all'interno di mura o ad affrontare battaglie disperate contro nemici iniqui. Inoltre, nonostante la struttura del racconto sia ritenuta semplice, la critica ha riconosciuto a Isayama del talento nel creare suspense e intrigo con una fitta sequenza di misteri e l'alternanza tra storia principale, analessi e velati riferimenti che fanno presagire sviluppi o eventi futuri[1][122]. La tragicità e tensione della storia, con morti frequenti e svuotate di spettacolarità anche tra i protagonisti, fanno inoltre sì che i lettori si affezioni ai personaggi e ne prendano a cuore il destino[2]. Molti critici hanno analizzato L'attacco dei giganti, interpretandolo come una rappresentazione della "mancanza di speranza provata dai giovani nella società contemporanea" o come una metafora del Giappone minacciato dalla globalizzazione[1]. Altri si sono posti la questione se il manga sia razzista, dal momento che tratta di invasori ostili con cui è impossibile instaurare un dialogo e impossibili da fermare se non uccidendoli; sebbene la minaccia non venga mai esplicitamente identificata con alcun gruppo esistente, lasciando quindi ambigua l'interpretazione su chi sia la vittima e chi l'aggressore[2].
L'opera è stata criticata per la sua crudezza e una veste grafica ritenuta "sgradevole", con incertezze nel tratteggio e personaggi dai tratti contorti o irriconoscibili gli uni dagli altri[1][122]. L'autore Yoshiyuki Tomino, creatore della serie Gundam, ha descritto lo stile di Isayama come "pornografico", "crudo" e "grottesco" e il manga come "molto personale e difficile da leggere"[123]. Lo stesso Isayama ha ammesso che i suoi disegni sono piuttosto "amatoriali". Molti critici hanno però dichiarato che, dopo anni di serializzazione, lo stile di disegno è migliorato, e Tomofusa Kure è dell'opinione che, se le illustrazioni fossero state maggiormente rifinite, non avrebbero trasmesso lo stesso senso di inquietudine e mistero, che è la caratteristica principale dell'opera[1].
L'adattamento anime è stato egualmente apprezzato dalla critica, ed è stato definito "interessante", "memorabile", "ricco di suspense", "imprevedibile" e "una delle serie anime migliori degli ultimi tempi". L'aspetto maggiormente lodato sono state le scene di azione, frenetiche e dinamiche; ma sono state apprezzate anche la cura per gli sfondi, che aumentano il senso di realismo in un'ambientazione storica, e l'esplorazione della natura umana, attraverso il tratteggio di una società in cui vige il classismo e il darwinismo sociale e i cui personaggi sono ripetutamente confrontati con situazioni che li portano a mettere in discussione la loro moralità[124][125]. Il character design dei personaggi, inoltre, è stato definito migliore e più naturale di quello di Isayama, pur mantenendone il segno distintivo[126]. Una critica diffusa è riservata invece al ritmo della serie, ritenuto troppo lento e incostante[124]. Carl Kimlinger di Anime News Network ha criticato aspramente i primi episodi dell'adattamento anime e ha dichiarato che non lo considera un bello show. Inoltre ha criticato la direzione di Araki, dicendo che "chiaramente [il regista] la considera energica e inquietante, ma riesce ad essere solo rozza e sgradevole"[127]. Dall'altro lato, altri critici di Anime News Network hanno speso parole di apprezzamento per la serie. Rebecca Silverman ha affermato che "è al tempo stesso splendida e orrenda dal punto di vista visivo" e veicola un terrore che fa venire voglia di voltare lo sguardo e comunque di essere incuriositi per cosa succederà dopo[128]. Sebbene vi siano molte serie televisive ambientate in mondi apocalittici, Carlo Santos ha notato che "poche si avvicinano alla perfezione come fa L'attacco dei giganti", e ha descritto l'opera come un "capolavoro di morte e distruzione"[129]. Theron Martin ha elogiato la colonna sonora e "il primo episodio, intenso e d'impatto", nonostante avesse avuto la sensazione che l'animazione fosse troppo limitata[130].
L'attacco dei giganti ha ottenuto un grande successo anche in Asia, in particolare in Cina, Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud[131][132][133]. Tuttavia la serie ha anche generato controversie, tra cui accuse di trasmettere un messaggio politico in favore del primo ministro giapponese Shinzō Abe[133] e un'apologia del militarismo di stampo nostalgico per la seconda guerra mondiale[2]. I giovani di Hong Kong hanno invece interpretato l'invasione dei giganti come una metafora della minaccia della Cina continentale[132]. Nel 2010 il blog di Isayama è stato invaso da insulti, provocazioni e minacce di morte, dopo che l'autore ha rivelato che il personaggio di Dot Pixis è ispirato al generale dell'Esercito imperiale giapponese, Akiyama Yoshifuru[134][135]. Nel 2015 il governo cinese ha bandito 38 serie d'animazione giapponesi, tra cui L'attacco dei giganti, per la rappresentazione di "scene di violenza, pornografia, terrorismo e oltraggio alla pubblica morale"[131].
Riconoscimenti
L'attacco dei giganti è stato tra i 13 manga a ricevere una nomination per il premio Manga Taishō nel 2011[5] e nello stesso anno ha vinto il Premio Kodansha per i manga nella categoria miglior manga per ragazzi[6]. È stato nominato alla sedicesima e alla diciottesima edizione del Premio culturale Osamu Tezuka rispettivamente nel 2012 e nel 2014[7][8]. Nel 2012 il manga è stato valutato dai critici della rivista Kono manga ga sugoi! all'ottavo posto nella lista dei migliori manga per un pubblico maschile[136], mentre l'edizione del 2014 lo elenca al sesto posto[137]. La rivista Da Vinci ha eletto la serie "miglior manga dell'anno" nel 2013 e nel 2014[138], così come il quotidiano Yomiuri Shinbun nell'edizione 2015 dei Sugoi Japan Awards[139].
L'adattamento anime è stato egualmente oggetto di premi. Ai Newtype Anime Awards del 2013 L'attacco dei giganti è risultata la serie più premiata, vincendo in sette categorie: migliore serie anime, miglior regista per Tetsuro Araki, miglior sceneggiatura per Yasuko Kobayashi, miglior colonna sonora, miglior canzone per Guren no yumiya dei Linked Horizon, miglior personaggio femminile per Mikasa Ackermann e miglior studio di animazione per Wit Studio[140]. Ha riportato inoltre il premio per la miglior serie anime alla 18ª edizione degli Animation Kobe nel 2013[141] e ai Tokyo Anime Award 2014[142].
Note
- ^ a b c d e (EN) Atsuhi Ohara e Yukiko Yamane, Boosted by anime version, 'Attack on Titan' manga sales top 22 million, su ajw.asahi.com, Asahi Shinbun, 17 agosto 2013. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2013).
- ^ a b c d (EN) Jason Thompson, House of 1000 Manga - Attack on Titan, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 9 ottobre 2014. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ (EN) Attack on Titan Now Monthly, su kodanshacomics.com, Kodansha USA, 8 luglio 2013. URL consultato il 22 febbraio 2017.
- ^ a b L’attacco dei giganti, su nanoda.com. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) 13 Titles Nominated for 4th Manga Taisho Awards, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 16 gennaio 2011. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b 35° Kodansha Manga Award: vincono Uchu Kyodai, Un marzo da leoni..., su animeclick.it, AnimeClick.it, 13 maggio 2011. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) 16th Tezuka Osamu Cultural Prize Nominees Announced, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 20 febbraio 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) 18th Tezuka Osamu Cultural Prize Nominees Announced, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 9 marzo 2014. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Attack on Titan/Shingeki no Kyojin TV Anime Briefly Listed, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 5 dicembre 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) Attack on Titan 2nd Season's New Visual, Linked Horizon Song Revealed, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 6 febbraio 2017. URL consultato il 7 marzo 2017.
- ^ a b L'attacco dei giganti, due film per il cinema in inverno, su animeclick.it, AnimeClick.it, 6 aprile 2014. URL consultato il 28 novembre 2014.
- ^ a b L'attacco dei giganti, il primo film al cinema il 22 novembre, su animeclick.it, AnimeClick.it, 13 giugno 2014. URL consultato il 28 novembre 2014.
- ^ a b (EN) Scott Green, New Live-Action "Attack on Titan" Director Announced, su crunchyroll.com, Crunchyroll, 3 dicembre 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) SFX Director Shinji Higuchi to Helm Live-Action Attack on Titan Film, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 3 dicembre 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) First Impressions: Attack on Titan, su japanator.com, 13 aprile 2013. URL consultato il 4 maggio 2013.
- ^ Nel primo volume del manga denominata anche "Corpo di Ricerca".
- ^ (EN) 1st Attack on Titan Blu-ray/DVD to Bundle Manga 'Prototype', su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 5 luglio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) 7月期MGP結果大発表!!, su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) 'Attack on Titan' exhibition held in manga artist Hajime Isayama's hometown, su ajw.asahi.com, Asahi Shinbun, 15 aprile 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) Hajime Isayama, 変身!!!!, su blog.livedoor.jp. URL consultato il 9 marzo 2014..
- ^ a b c d (EN) VIDEO: Behind the Scenes of "Attack on Titan", su crunchyroll.com, NHK, 5 maggio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) Yukiko Yamane, 'Attack on Titan' author expresses fears through popular boys' manga, su ajw.asahi.com, Asahi Shinbun, 20 luglio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) Attack on Titan Creator Reveals Secrets on Japanese TV Show, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 23 settembre 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b c (EN) Interview with Attack on Titan Creator Hajime Isayama, su geek-news.mtv.com, MTV, 14 giugno 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) Hajime Isayama, アクセス数がすごい!, su blog.livedoor.jp, 17 aprile 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Lynzee Lamb, Interview: George Wada, Producer of Attack on Titan, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 23 luglio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (FR) Le manga Shingeki no Kyojin trouve son inspiration dans la ville de Nördlingen (Allemagne), su adala-news.fr. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Attack on Titan Creator Aims to End Manga in 20 Volumes, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 25 settembre 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) 「進撃の巨人」の漫画家、諫山創インタビュー! トラウマという財産!? 人生観と漫画創作が濃密に交わる諫山創の視点とは?, su white-screen.jp, 4 dicembre 2013. URL consultato il 7 dicembre 2013.
- ^ Hajime Isayama ammette di essere indeciso sul finale dei Giganti, su animeclick.it, AnimeClick.it, 14 dicembre 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ L'Attacco dei Giganti sta per concludersi, ad annunciarlo lo stesso Isayama, su animeclick.it, AnimeClick.it, 4 agosto 2016. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Feel the Quake of the Titans! New Anime “Attack on Titan” is Picking Up Massive Attention!, su otakumode.com, 2 maggio 2013. URL consultato il 6 maggio 2013.
- ^ (ZH) 進擊的巨人 1, su tongli.com.tw, Tong Li Publishing. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (EN) Kodansha Comics Announces Hajime Isayama's Attack on Titan At New York Comic-Con, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 14 ottobre 2011. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (EN) Attack on Titan 1, su randomhouse.com, Random House. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (ES) Ataque a los Titanes, su normaeditorial.com, Norma Editorial. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (FR) L'Attaque des Titans T01, su pika.fr, Pika Édition. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (PT) Ataque dos Titãs - Ed. 1 (Shingeki no Kyojin), su paninicomics.com.br, Panini Comics. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (EN) Yuuki Kaji, Yui Ishikawa, Marina Inoue Lead Attack on Titan Cast, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 5 dicembre 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Anime Spotlight Spring 2013 - The List, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 5 aprile 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) Blu-ray & DVD 第1巻, su shingeki.tv. URL consultato il 4 luglio 2016.
- ^ (JA) Blu-ray & DVD 第9巻, su shingeki.tv. URL consultato il 4 luglio 2016.
- ^ Seconda stagione per Shingeki no kyojin (L'attacco dei giganti), su animeclick.it, AnimeClick.it, 22 novembre 2014. URL consultato il 28 novembre 2014.
- ^ Dynit presenta: L'attacco dei giganti, su dynit.it, Dynit, 30 giugno 2014. URL consultato il 30 giugno 2014.
- ^ Dynit annuncia L'attacco dei giganti, su animeclick.it, AnimeClick.it, 30 giugno 2014. URL consultato il 30 giugno 2014.
- ^ L'attacco dei giganti in esclusiva su VVVVID, su dynit.it, Dynit, 15 luglio 2014. URL consultato il 10 ottobre 2014.
- ^ Da dynit i dettagli sull'edizione home video de L'attacco dei giganti, su animeclick.it, AnimeClick.it, 25 luglio 2014. URL consultato il 10 ottobre 2014.
- ^ L'attacco dei giganti (Combo Bluray+Dvd) (Eps.1~5) (Ltd. Edition), su dynit.it, Dynit. URL consultato il 10 ottobre 2014.
- ^ L'attacco dei Giganti 6 (Combo Bluray+Dvd) (Ltd. Edition), su dynit.it, Dynit. URL consultato il 16 aprile 2015.
- ^ (EN) Attack on Titan Original Anime DVD Delayed 4 Months, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 2 giugno 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) DVD付き 進撃の巨人(12)限定版, su bookclub.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 22 dicembre 2013.
- ^ (EN) Attack on Titan Manga's 2nd Anime DVD Bundle Listed, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 20 novembre 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ L'attacco dei giganti parte I, su dynit.it, Dynit. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ a b Le ali della libertà, su dynit.it, Dynit. URL consultato il 7 luglio 2015.
- ^ (JA) TVアニメ「進撃の巨人」オリジナルサウンドトラック, su amazon.co.jp, Amazon.co.jp. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) 進撃の巨人 4 初回特典:TVアニメ「進撃の巨人」オリジナルサウンドトラックCD2, su amazon.co.jp, Amazon.co.jp. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Attack On Titan Prequel Novel Gets New Print Run in Japan, su crunchyroll.com, Crunchyroll, 29 maggio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall, su bookclub.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(2), su bookclub.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 2, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(3), su bookclub.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 3, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (EN) Attack on Titan Manga Inspires Comedy Spinoff Manga, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 13 aprile 2012. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ (EN) Daphne in the Brilliant Blue's Shiki Penning Attack on Titan Spinoff Manga, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 21 agosto 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(1), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 4 dicembre 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 1, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(2), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 4 dicembre 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 2, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(3), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 4 dicembre 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 3, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(4), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 4 dicembre 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 4, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(5), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 4 dicembre 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 5, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(6), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 6, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(7), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 7, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(8), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 21 aprile 2016.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 8, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 Before the fall(9): シリウス, su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 9 luglio 2016.
- ^ L'attacco dei giganti: Before the fall 8, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (EN) Attack on Titan Spinoff Manga to Run in Aria Shōjo Magazine, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 22 agosto 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ Shingeki no Kyojin: in arrivo anche il 3° spin-off manga, uno shoujo!, su animeclick.it, AnimeClick.it, 15 novembre 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (JA) 進撃の巨人 悔いなき選択(1), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Birth of Rivaille 1, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 悔いなき選択(2), su kc.kodansha.co.jp, Kodansha. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ L'attacco dei giganti: Birth of Rivaille 2, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (EN) Shingeki no Kyojin/Attack on Titan Manga to Get Film in Fall 2013, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 12 ottobre 2011. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Director Nakashima Leaves Live-Action Attack on Titan Film, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 13 dicembre 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ L'attacco dei giganti, riprende il progetto del film live, per il 2015, su animeclick.it, AnimeClick.it, 24 gennaio 2014. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Attack On Titan Games Coming From Steins;Gate Developer Nitroplus, su siliconera.com, 19 maggio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Nitro+: Not Involved in Blu-ray Visual Novels, But Our Staffers Are, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 21 maggio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) Attack on Titan Blu-rays Add Visual Novels by Nitro+ Staff, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 18 maggio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Attack on Titan Gets 3DS Game from Spike Chunsoft in 2013, su animenewsnetwork.co.uk, Anime News Network, 6 agosto 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) New 'Attack on Titan' game release date announced, su japantoday.com, Japan Today, 1º dicembre 2015. URL consultato il 4 marzo 2016.
- ^ (JA) 進撃の巨人 INSIDE 抗, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (JA) 進撃の巨人 OUTSIDE 攻, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ L'attacco dei giganti – Inside attacco dei giganti, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ L'attacco dei giganti – Outside attacco dei giganti, su comics.panini.it, Panini Comics. URL consultato il 28 dicembre 2016.
- ^ (EN) Bessatsu Shōnen Mag to Bundle Attack on Titan Drama CD, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 10 novembre 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ Davide Tessera, Annunciato un crossover tra gli eroi Marvel e L’Attacco dei giganti!, su badcomics.it, BadComics, 3 novembre 2014. URL consultato il 4 novembre 2014.
- ^ (EN) Anthony Couto, The Guardians of the Galaxy Crash Marvel's Attack on Titan Crossover, su ign.com, IGN, 17 novembre 2014. URL consultato il 25 novembre 2014.
- ^ Il crossover Attack on Avengers coinvolgerà anche i Guardiani della Galassia, su comicsblog.it, 14 novembre 2014. URL consultato l'11 dicembre 2014.
- ^ (JA) Classifica Oricon 2011 per serie, su oricon.co.jp, Oricon, 1º dicembre 2011. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) 30 Top-Selling Manga in Japan by Series: 2012, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 2 dicembre 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Attack on Titan Has 10 Million Copies in Print, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 6 dicembre 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Attack on Titan Prints 28 Million as Latest Book Gets 2.2-Million Printing, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 6 dicembre 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Top-Selling Manga in Japan by Series: 2013, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 1° dicembre 2013. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Attack on Titan Manga Tops One Piece in Half-Year Sales, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 1° giugno 2014. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Mikikazu Komatsu, "One Piece" Tops 2014 Manga Sales in Japan, Again, su crunchyroll.com, Crunchyroll, 1° dicembre 2014. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Top-Selling Manga in Japan by Series: 2015, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 29 novembre 2015. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Top-Selling Manga in Japan by Series: 2016, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 30 novembre 2016. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Ollie Barder, 'Attack On Titan' Sells Over 52 Million Copies, Manga Is Now The Actual Mainstream In Comics, su forbes.com, Forbes, 25 ottobre 2015. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Ollie Barder, 'Attack On Titan' Manga Now Has Over 60 Million Copies In Print, su forbes.com, Forbes, 3 settembre 2016. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Attack on Titan Manga Has 31 Million in Circulation, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 10 marzo 2014. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Attack on Titan Manga Prints 8.7 Million More After Anime, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 3 giugno 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (EN) New York Times Manga Best Seller List, June 24-30, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 6 luglio 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) New York Times Manga Best Seller List, September 16-22, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 28 settembre 2012. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) U.S. Librarians Rank Stargazing Dog in Teens' Top 10, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 1º febbraio 2013. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ a b (EN) Joseph Luster, Attack on Titan vol. 1, su otakuusamagazine.com, Otaku USA, 15 ottobre 2012. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ Tomino (creatore di Gundam): L'attacco dei giganti è pornografico, su animeclick.it, AnimeClick.it, 5 dicembre 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ a b (EN) Nicoletta Christina Browne, Attack on Titan, su themanime.org, T.H.E.M. Anime. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ (EN) Miguel Douglas, Attack on Titan (2013), su visualnippon.com, Visual Nippon, 27 settembre 2013. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ (EN) Joseph Luster, Anime First Impressions: Attack on Titan, su otakuusamagazine.com, Otaku USA, 15 aprile 2013. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ (EN) Carl Kimlinger, The Spring 2013 Anime Preview Guide, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 4 aprile 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (EN) Rebecca Silverman, The Spring 2013 Anime Preview Guide, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 3 aprile 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (EN) Carlo Santos, The Spring 2013 Anime Preview Guide, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 4 aprile 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ (EN) Theron Martin, The Spring 2013 Anime Preview Guide, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 3 aprile 2013. URL consultato il 10 marzo 2014.
- ^ a b (EN) China bans ‘Attack on Titan,’ other popular Japanese anime from Web, su japantimes.co.jp, The Japan Times, 9 giugno 2015. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ a b (ZH) 《進擊の巨人》爆紅中港台 Youtube點擊400萬 網民熱議圍牆抗敵, su archive.am730.com.hk, Am730.com.hk, 27 maggio 2013. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ a b (ZH) 軍國主義復活?/進擊的巨人 引發韓日論戰, su news.ltn.com.tw, Liberty Times Net, 12 giugno 2013. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ (JA) Hajime Isayama, 更新が滞ってすいません!返事します!, su blog.livedoor.jp, 4 ottobre 2010. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ (EN) Brian Ashcraft, A Thousand Death Threats Against a Popular Anime Creator, su kotaku.com, 1° luglio 2013. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ (EN) Top Manga Ranked by Kono Manga ga Sugoi 2012 Voters, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 8 dicembre 2011. URL consultato il 9 marzo 2014.
- ^ (EN) Top Manga Ranked by Kono Manga ga Sugoi 2014 Voters, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 9 dicembre 2013. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Attack on Titan Tops Da Vinci Magazine's Ranking for 2nd Year, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 28 dicembre 2014. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Yomiuri Shimbun's 'Sugoi Japan Awards' Winners Announced, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 12 marzo 2015. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) Attack on Titan Wins Top Prizes in Newtype Anime Awards, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 13 ottobre 2013. URL consultato il 3 maggio 2017.
- ^ (EN) 'Attack on Titan,' 'Garden of Words' take top honors at Kobe anime awards, su ajw.asahi.com, Asahi Shinbun, 21 dicembre 2013. URL consultato il 3 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
- ^ Roberto Addari, Tutti i vincitori dei Tokyo Anime Award 2014, su mangaforever.net, 22 marzo 2014. URL consultato il 3 maggio 2017.
Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su L'attacco dei giganti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su L'attacco dei giganti
Collegamenti esterni
- (JA) Sito ufficiale del manga, su shingeki.net.
- (JA) Sito ufficiale dell'anime, su shingeki.tv.
- (EN) Scheda sul manga L'attacco dei giganti, Anime News Network.
- (EN) Wiki su L'attacco dei giganti.
- L'attacco dei giganti, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.