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* [[Dawud al-Husayni|Dāwūd al-Husayni]] - Ispettore Generale dell'[[Esercito del Sacro Jihad]] e braccio destro di [[Amin al-Husayni]]. Cofondatore dell'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina]] (OLP). |
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* [[Effendi Salim al-Husayni|Effendi Sālim al-Husaynī]] - Sindaco di Gerusalemme (1888-1897) |
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Ḥusaynī (in in arabo ﺣﺴﻴﻨﻲ?) spesso impropriamente noti come Husseini, è un'eminente famiglia palestinese anticamente residente a Gerusalemme. Numerosi membri del clan familiare hanno ricoperto importanti posizioni politiche, quali la carica di sindaco e Gran Mufti di Gerusalemme e hanno fondato e diretto vari movimenti e partiti politici nazionalistici impegnati in funzione antiebraica e antisionista durante il Mandato britannico della Palestina, fra cui si possono ricordare l'Esercito del Sacro Jihad, il Partito della Palestina Araba e il Supremo Comitato Arabo.
Tra i conflitti che hanno visto in prima linea la famiglia si contano i Moti palestinesi del 1920, la Grande Rivolta Araba in Palestina del 1936–1939 e la Guerra arabo-israeliana del 1948.
Gli Husaynī appartengono alla scuola giuridico-religiosa del sunnismo hanafita, in contrasto con la maggioranza palestinese che si riconosce invece con la scuola shafi'ita.[1]
Storia
Gli Husayni emigrarono a Gerusalemme nel XIII secolo, quando l'influenza crociata su Outremer cominciò ad affievolirsi. Durante il Mandato britannico della Palestina il clan annoverava centinaia di componenti e, comprendendo quanti si erano ad essi imparentati, il numero superava le diverse migliaia. Costoro erano per lo più concentrati nella Città Vecchia, ma un gran numero di appartenenti alla famiglia viveva anche nei dintorni di Sheikh Jarrah, la cosiddetta "Colonia germanica" di Gerusalemme, di Katamon, Baqa e Musrara.
Gli Husayni costituivano la forza principale che si rivoltò contro Mehmet Ali che governava l'Egitto e la Palestina in dispregio della sovranità ottomana.
Gli Husayni più tardi condussero la resistenza e la propaganda ostile ai Giovani Turchi che avevano preso il controllo dell'Impero ottomano e più ancora essi s'impegnarono allorché sulla Palestina fu imposto dal Regno Unito uno stretto controllo che la Società delle Nazioni legittimò con la formula del Mandato e allorché, prima della Shoah, il Sionismo riuscì a convincere un crescente numero di ebrei ad abbandonare l'Europa alla volta della "Terra promessa" in Palestina.[1] Dopo la Guerra arabo-israeliana del 1948, la maggior parte della famiglia si insediò in Giordania e negli Stati arabi del Golfo. Vari capi-famiglia che erano rimasti nella Città Vecchia di Gerusalemme e nella periferia settentrionale di Gerusalemme Est fuggirono a causa delle ostilità con il governo giordano - che controllava allora quelle parti della città. L'Orient House, che apparteneva a Musa al-Husayni è lì collocata. L'assassino di Re ‘Abd Allah era un membro di un'organizzazione clandestina palestinese guidata da Dawud al-Husayni.[2]
Lista di componenti di spicco della famiglia Husayni
- ʿAbd al-Qādir al-Husaynī - Combattente nazionalista palestinese e fondatore e leader dell'Esercito del Sacro Jihad. (Figlio di Musa al-Husayni)
- Adnān al-Husaynī - Direttore Generale del Waqf Islamico, responsabile dei siti religiosi musulmani a Gerusalemme, quali la Moschea al-Aqsa e la Cupola della Roccia.
- Dāwūd al-Husayni - Ispettore Generale dell'Esercito del Sacro Jihad e braccio destro di Amin al-Husayni. Cofondatore dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).
- Darwīsh al-Husaynī - Membro autorevole del Supremo Comitato Arabo.
- Effendi Sālim al-Husaynī - Sindaco di Gerusalemme (1888-1897)
- Faysal al-Husaynī (noto sulla stampa non araba come Faisal Husseini - Fondatore e leader della Società per gli Studi Arabi, capo di Fatah ( al-Fath ) (Fatah) in Cisgiordania e ministro per gli Affari di Gerusalemme dell'Autorità Nazionale Palestinese. (Figlio di ʿAbd al-Qādir al-Husaynī)
- Hind al-Husaynī - Già componente del Consiglio Nazionale Palestinese (il parlamento palestinese) e fondatrice dell'Orfanotrofio per i fanciulli palestinesi. (Cugino di ʿAbd al-Qādir al-Husaynī)
- Husayn al-Husaynī - Sindaco di Gerusalemme (1910-1915)
- Ishāq Hātim al-Husaynī - Autore e Rettore dell'Università Al-Quds
- Jamāl al-Husaynī - Segretario del Comitato d'azione Arabo-Palestinese e del Consiglio Supremo Islamico, fondatore del Partito della Palestina Araba, nonché delegato del Supremo Comitato Arabo per la Palestina.
- Kāmil al-Husaynī - secondo Gran Mufti di Gerusalemme (1908–1921) (figlio di Mustafa Tahir al-Husayni; fratello di Amin al-Husayni)
- Amīn al-Husaynī - Leader nazionalista palestinese, Gran Mufti di Gerusalemme (1921-1948), fondatore dell'Esercito del Sacro Jihad, leader del Supremo Comitato Arabo, reclutatore di combattenti musulmani per le Waffen-SS.
- Mūsā al-Husaynī - Sindaco di Gerusalemme (1918-1920) e Presidente del Supremo Comitato Arabo per la Palestina. (Figlio di Effendi Sālim al-Husaynī)
- Mustafā Tāhir al-Husaynī - Primo Gran Mufti di Gerusalemme (1860s–1908)
- Sālim al-Husaynī - Sindaco di Gerusalemme (1909-1917)
- Serene al-Husaynī Shahīd (Serene Husseini Shahid) - Massima esperta di costumi palestinesi. (Figlia di Jamāl al-Husaynī)
- Tawfīq al-Husaynī - Autorevole membro del Supremo Comitato Arabo.
- Laylā Shahīd - Inviata palestinese nella Commissione Europea (figlia di Serene al-Husaynī)
Voci correlate
Note
Collegamenti esterni
- Ilan Pappe, The Rise and Fall of the Husainis (Part I), Autumn 2000, Issue 10, Jerusalem Quarterly,
- Ilan Pappe, The Husayni Family Faces New Challenges: Tanzimat, Young Turks, the Europeans and Zionism 1840-1922, (Part II) Winter-Spring 2001, Issue 11-12, Jerusalem Quarterly,