→Trama: rimossa parte POV |
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*[[Edy Biagetti]]: il funzionario dell'Ambasciata del Nicaragua (accreditato come Edoardo Biagetti) |
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*[[Salvo Libassi]]: il ristoratore Sor Cesare |
*[[Salvo Libassi]]: il ristoratore Sor Cesare |
Versione delle 23:46, 28 gen 2015
{{{titolo italiano}}} | |
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Totò tratta la vendita della Fontana di Trevi | |
Paese di produzione | Italia |
Durata | 106 min |
Genere | commedia |
Regia | Camillo Mastrocinque |
Soggetto | Castellano e Pipolo |
Sceneggiatura | Castellano e Pipolo |
Produttore | Isidoro Broggi, Renato Libassi |
Fotografia | Mario Fioretti |
Montaggio | Gisa Radicchi Levi |
Musiche | Gianni Ferrio |
Scenografia | Alberto Boccianti |
Interpreti e personaggi | |
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Totòtruffa '62 è un film di Camillo Mastrocinque del 1961 con Totò e Nino Taranto.
Trama
Antonio e Camillo sono due ex trasformisti che vivono organizzando piccole truffe e continui raggiri, riuscendo spesso a sfuggire alla Legge grazie alla benevolenza del commissario Malvasia, ex compagno di scuola di Antonio. Quest'ultimo impiega quasi tutti i suoi "guadagni" per pagare gli studi della figlia Diana, che risiede in un importante collegio: la ragazza è all'oscuro della vera attività del padre, che le fa credere di essere invece un importante diplomatico sempre in giro per il mondo. Ma il destino ci mette lo zampino: Antonio truffa involontariamente il giovane figlio del commissario (fidanzatosi nel frattempo proprio con la figlia di lui), facendosi pagare per un posto di lavoro fittizio che poi, scoperta la paternità del giovane, dovrà per forza trovargli: lo sistemerà come ragioniere presso un equivoco garage, dove il giovane Malvasia finirà per essere coinvolto nei loschi affari del suo datore di lavoro ed arrestato.
Tutto si risolverà per il meglio quando Antonio riceverà, all'improvviso ed inaspettatamente, una miliardaria eredità dall'America che gli permetterà di restituire il maltolto a tutti i suoi truffati, tranne il povero "contatore viaggiante", censitore di piccioni interpretato da Pietro De Vico, ed a garantire un futuro alla figlia, che convola a nozze con il figlio del suo ex compagno di scuola commissario.
Curiosità
- Nel film Totò e Nino Taranto interpretano anche un ruolo femminile. Nella biografia di Taranto scritta da Andrea Jelardi, si può leggere: "A proposito di questo film e delle apparizioni en travesti dei due protagonisti, è lo stesso Taranto a ricordare un simpatico aneddoto: «Totò voleva che gli dessi del tu, io non ci sono mai riuscito... Diceva: ‘Ma perché, non capisco, ti sono antipatico?’ E io gli rispondevo: ‘No... anzi se fossi una donna mi sarei dato a voi con tutto il cuore senza pensarci su nemmeno una volta’... Quando capitò che in Totòtruffa 62 facemmo quella scena in cui me lo vedevo sbucare vestito da donna mentre io ero truccato da marito siciliano, finimmo le riprese e lui disse: “Beh adesso sono femmina ne puoi approfittare”. “No, così no” gli dissi e lui se la legò al dito. Nello stesso film, in un'altra scena, lui faceva Fidel Castro e io, vestito da donna, facevo la moglie di Fidel e, forse perché ero più giovane, non so, facevo più colpo e questo mi inorgogliva. Gli dissi: “Con me lo potete fa’ il capriccio”. “Ah no… se io ero brutto, voi siete una cosa tremenda!”, mi rispose (in: Andrea Jelardi, Nino Taranto, Kairòs, Napoli 2012)
- Al film parteciparono il cantante Wee Willie Harris e la sua band nel ruolo di loro stessi.
- Nelle scene di canto la protagonista Estella Blain è doppiata da Anita Sol, mentre nelle restanti scene del film viene doppiata da una giovane Vittoria Febbi.
- L'attore Renzo Palmer recita con la sua voce nella sua prima scena e con quella di Glauco Onorato nella seconda.
Altri progetti
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