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In ''Otto giorni a Venezia'' Di Antonio Quadri del 1826 è citata l'opera del Morando nella sagrestia della ''chiesa de' Ss. Pietro e Paolo'' a Murano: ''Intagli in legno adornano le pareti, rappresentano la vita di S. Giovanni Battista, e varie figure d'Imperatori e di Filosofi opere di Pietro Morando ano 1652''.<ref>{{Cita libro |autore=Antonio Quadri |titolo=Otto giorni a Venezia |editore=Giuseppe Molinari |anno=1824}}</ref> |
In ''Otto giorni a Venezia'' Di Antonio Quadri del 1826 è citata l'opera del Morando nella sagrestia della ''chiesa de' Ss. Pietro e Paolo'' a Murano: ''Intagli in legno adornano le pareti, rappresentano la vita di S. Giovanni Battista, e varie figure d'Imperatori e di Filosofi opere di Pietro Morando ano 1652''.<ref>{{Cita libro |autore=Antonio Quadri |titolo=Otto giorni a Venezia |editore=Giuseppe Molinari |anno=1824}}</ref> |
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Partecipò anche assieme a Francesco Fanoli e Zuane Salvetti ai lavori di intaglio della poppa, galleria ed interni della nave pubblica ''Costanza Guerriera'' nell'[[Arsenale di Venezia|Arsenale]].<ref>{{Cita libro | |
Partecipò anche assieme a Francesco Fanoli e Zuane Salvetti ai lavori di intaglio della poppa, galleria ed interni della nave pubblica ''Costanza Guerriera'' nell'[[Arsenale di Venezia|Arsenale]].<ref>{{Cita libro |curatore=Giovanni Caniato |titolo=Con il legno e con l'oro la Venezia artigiana degli intagliatori, battiloro e doratori |editore=Cierre edizioni |città=Sommacampagna (VR) |anno=2009 |pagina=169 |ISBN=978-88-8314-531-5}}</ref> |
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Risulta avere avuto una bottega propria nel 1671 ed attivo ancora nel 1712. |
Risulta avere avuto una bottega propria nel 1671 ed attivo ancora nel 1712. |
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Versione delle 00:50, 5 mar 2021
Pietro Morando (... – XVIII secolo) è stato uno scultore italiano.
Chiamato Paolo Morando dal Bacchi[1] è documentato a Venezia dal 1652 al 1672. Intagliatore maestro di Marchiò Molziner, è noto soltanto per i dossali lignei con Episodi della vita di San Giovanni Battista, intervallati da telamoni allegorici, databili dal 1652 o 1664 al 1672, oggi ricomposti nella Sagrestia della chiesa di San Pietro Martire a Murano per volere di don Stefano Tosi, canonico di Torcello (1813-20). Tale complesso scultoreo si trovava in origine nella sala dell'Albergo della vicina Scuola di san Giovanni dei Battuti di Murano, edificio soppresso nel 1810.
In Otto giorni a Venezia Di Antonio Quadri del 1826 è citata l'opera del Morando nella sagrestia della chiesa de' Ss. Pietro e Paolo a Murano: Intagli in legno adornano le pareti, rappresentano la vita di S. Giovanni Battista, e varie figure d'Imperatori e di Filosofi opere di Pietro Morando ano 1652.[2]
Partecipò anche assieme a Francesco Fanoli e Zuane Salvetti ai lavori di intaglio della poppa, galleria ed interni della nave pubblica Costanza Guerriera nell'Arsenale.[3] Risulta avere avuto una bottega propria nel 1671 ed attivo ancora nel 1712.
Note
- ^ Andrea Bacchi, Paolo Morando, in La scultura a Venezia da Sansovino a Canova, Milano, Longanesi & C., 2000, p. 765, ISBN 88-304-1776-9.
- ^ Antonio Quadri, Otto giorni a Venezia, Giuseppe Molinari, 1824.
- ^ Giovanni Caniato (a cura di), Con il legno e con l'oro la Venezia artigiana degli intagliatori, battiloro e doratori, Sommacampagna (VR), Cierre edizioni, 2009, p. 169, ISBN 978-88-8314-531-5.
Bibliografia
- Ettore Merkel, "La decorazione della Sala dell'Albergo della Scuola di san Giovanni dei Battuti in Murano", in "Restauri a Venezia 1987-1998", Milano, Electa, 2001, pp.170-178.
- Venezia, Touring Club Italiano, Milano 2007, ISBN 978-88-365-4347-2. p. 650.
- Helena Serazin e Matej Klemencic. I contratti di garzonato degli scultori, lapicidi e intagliatori veneziani. Acta Historiae Artis Slovenica,9, 2004 pp. 193-200.
- Anna Maria Spiazzi, Massimo De Grassi, Giovanna Galasso, Andrea Brustolon 1662-1732 “Il Michelangelo del legno”. Skira 2009. ISBN 978-88-572-0187-0.
- Giovanni Caniato (a cura di), Con il legno e con l'oro la Venezia artigiana degli intagliatori, battiloro e doratori, Cierre edizioni, Sommacampagna 2009, pp. 84-87. ISBN 9788883145315.
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