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Il primo riferimento scritto al bidè risale al 1726. <ref>{{Cita libro|cognome=|nome=|data=2003|titolo=Storia del bidet, Un grande contenitore ideologico|titolotradotto=History of the bidet|url=http://www.castelvecchieditore.com/storia-del-bidet/|città=|editore=Castelvecchi|isbn=978-88-8210-111-4|accesso=3 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171021163712/http://www.castelvecchieditore.com/storia-del-bidet/#|dataarchivio=21 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref> |
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Nella seconda metà del Settecento la Regina di [[Regno di Napoli|Napoli]] [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]] volle un bidè nel suo bagno personale alla [[Reggia di Caserta]], ignorandone l'etichetta di «strumento di lavoro da meretricio». |
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In realtà il bidè si è diffuso in Italia in tempi relativamente recenti dopo il secondo dopoguerra. Tanto i gabinetti comuni delle case operaie dei grandi centri urbani, quanto le latrine contadine ne erano generalmente privi. Ancora negli [[Anni 1960|anni sessanta]] non era raro che soprattutto i nuovi immigrati nelle grandi città del nord usassero il bidè come lavatoio per i panni o «pulisci piedi».<ref> Luciano Spadanuda, ''Storia del bidet: un grande contenitore ideologico'', Roma , Castelvecchi, 2000, p. 100.</ref> |
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Dal [[1900]], con la diffusione delle tubature all'interno delle case private, il bidè divenne un oggetto utilizzato non più in camera da letto, ma nel [[Stanza da bagno|bagno]], insieme al [[vaso sanitario]], che sostituiva il [[Vaso da notte|pitale]] tenuto in camera. |
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Nel [[1960]] invece ci fu l'introduzione sul mercato di un sanitario, il washlet, risultante dall'unione del water con il bidè, particolarmente utile in piccoli ambienti in cui i due sanitari non troverebbero posto; esso è a volte detto «bidè elettronico», ma in Italia non ha incontrato favore e non si è diffuso. |
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Tuttavia esistono tracce di sistemi adibiti allo stesso scopo nella [[civiltà romana]], così come per il [[vaso sanitario]]. |
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[[File:SB-BidetIntegrated.jpg|thumb|Un bidè aggiuntivo]] |
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I bidè non sono presenti in tutti i paesi [[Europa|europei]]<ref>{{cita libro|autore=[[Sergio Romano]]|titolo=Il paese delle molte storie|editore=[[Rizzoli]]|url=https://books.google.it/books?id=JRlEW7jFOGsC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|ISBN=978-88-586-0166-2|anno=2007|accesso=22 dicembre 2016}}</ref>: sono comuni solo in [[Grecia]], [[Albania]], [[Spagna]] e, soprattutto, in [[Italia]] e in [[Portogallo]], paesi nei quali l'installazione di un bidè nei locali d'abitazione fu resa obbligatoria nel 1975<ref>Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975, art. 7.</ref><ref>{{Cita web|data=18 novembre 1975|url=https://dre.pt/application/file/310347|p=1832-1835|titolo=Decreto-Lei n.°650/75 de 18 de Novembro|autore=Ministério do equipamento social|lingua=pt|sito=dre.it - Diário da República Eletrónico|editore=[[Repubblica Portoghese]]|accesso=22 dicembre 2016}}</ref>. Secondo un [[Sondaggio (statistica)|sondaggio]] francese del [[1995]], è l'Italia il paese in cui il bidè è utilizzato più di frequente (97%), seguito dal Portogallo al secondo posto (92%) e dalla [[Francia]] al terzo (42%); in [[Germania]] il suo uso è raro (6%) e nel [[Regno Unito]] rarissimo (3%)<ref>Roberto Zapperi: ''Zu viel Moralismus macht den Körper schmutzig.'', in: FAZ, 24 aprile 2010.</ref><ref name = "bidet1">{{fr}} [http://www.liberation.fr/vous/0101150618-god-save-le-bidet-la-france-le-boude-il-est-du-dernier-cri-outre-manche ''God save le bidet'']</ref>. |
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In Francia, paese d'origine del bidè, a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]], per ragioni di economia e di spazio, sono raramente installati bidè nei nuovi appartamenti (dal 95% di presenza nei bagni nel [[1970]], la percentuale è scesa al 42% nel [[1993]]) e una grande quantità di persone ha eliminato il bidè dalla propria casa<ref name = "bidet1" /><ref>{{fr}} [http://www.cany1.fr/histoBIDET.htm L'historique du papier toilette et du bidet]</ref><ref>{{fr}} [http://clio-cr.clionautes.org/spip.php?article2517 Le confident des dames. Le bidet du XVIIIè au XXè siècle : histoire d'une intimité] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120610190118/http://clio-cr.clionautes.org/spip.php?article2517|date=10 giugno 2012}}.</ref>. |
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Un fenomeno analogo si sta riscontrando in Spagna, dove è sempre più frequente la mancanza del bidè nelle nuove abitazioni e nelle vecchie case ristrutturate, per un uso diverso dello spazio, sebbene gli appartamenti di lusso e con almeno due stanze da bagno continuino a esserne equipaggiati<ref>{{cita web|url=http://www.elmundo.es/suplementos/magazine/2009/519/1251984079.html|titolo=¿Ha llegado el final del bidé? |autore=Juan Carlos Rodríguez|data=6 settembre 2009|lingua=es|sito=elmundo.es|editore=[[El Mundo]]|accesso=22 dicembre 2016}}</ref>. |
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La rarità del bidè in alcuni paesi (come gli [[Stati Uniti d'America]] e il [[Regno Unito]], ad esempio) spesso si collega a pregiudizi sull'igienicità di questo apparecchio sanitario. Gli statunitensi videro probabilmente per la prima volta il bidè nei bordelli francesi, durante la [[seconda guerra mondiale]] e, per lungo tempo, nell'immaginario collettivo è rimasto il collegamento di questo sanitario all'idea che le prostitute lo usassero per lavarsi i genitali in seguito ai rapporti sessuali<ref>[[Beppe Severgnini]], ''[[Un italiano in America]]'', Biblioteca Universale Rizzoli (consultabile su Google libri)</ref>. |
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Versione delle 21:05, 21 dic 2020
Il bidè[1][2][3] o bidet è un apparecchio sanitario utilizzato per l'igiene intima.
Etimologia
Il nome bidè deriva dal francese bidet, termine che indica anche il pony.[4] L'omonimia è dovuta alla somiglianza della posizione che si assume durante l'utilizzo del bidè con quella della cavalcata del pony. La parola deriva dalla radice celtica bid, col significato di piccolo, e bidein, piccola creatura. Anticamente era detto bidetto[4].
Storia
Del bidè non si conosce né la data certa né il nome del suo inventore. La prima testimonianza certa risale al 1710, anno in cui tale Christophe Des Rosiers lo installò presso l'abitazione della famiglia reale francese. Il primo riferimento scritto al bidè risale al 1726. [5] Nella seconda metà del Settecento la Regina di Napoli Maria Carolina d'Asburgo-Lorena volle un bidè nel suo bagno personale alla Reggia di Caserta, ignorandone l'etichetta di «strumento di lavoro da meretricio». In realtà il bidè si è diffuso in Italia in tempi relativamente recenti dopo il secondo dopoguerra. Tanto i gabinetti comuni delle case operaie dei grandi centri urbani, quanto le latrine contadine ne erano generalmente privi. Ancora negli anni sessanta non era raro che soprattutto i nuovi immigrati nelle grandi città del nord usassero il bidè come lavatoio per i panni o «pulisci piedi».[6]
Dal 1900, con la diffusione delle tubature all'interno delle case private, il bidè divenne un oggetto utilizzato non più in camera da letto, ma nel bagno, insieme al vaso sanitario, che sostituiva il pitale tenuto in camera.
Nel 1960 invece ci fu l'introduzione sul mercato di un sanitario, il washlet, risultante dall'unione del water con il bidè, particolarmente utile in piccoli ambienti in cui i due sanitari non troverebbero posto; esso è a volte detto «bidè elettronico», ma in Italia non ha incontrato favore e non si è diffuso.
Tuttavia esistono tracce di sistemi adibiti allo stesso scopo nella civiltà romana, così come per il vaso sanitario.
Diffusione nel mondo
Europa
I bidè non sono presenti in tutti i paesi europei[7]: sono comuni solo in Grecia, Albania, Spagna e, soprattutto, in Italia e in Portogallo, paesi nei quali l'installazione di un bidè nei locali d'abitazione fu resa obbligatoria nel 1975[8][9]. Secondo un sondaggio francese del 1995, è l'Italia il paese in cui il bidè è utilizzato più di frequente (97%), seguito dal Portogallo al secondo posto (92%) e dalla Francia al terzo (42%); in Germania il suo uso è raro (6%) e nel Regno Unito rarissimo (3%)[10][11].
In Francia, paese d'origine del bidè, a partire dagli anni settanta, per ragioni di economia e di spazio, sono raramente installati bidè nei nuovi appartamenti (dal 95% di presenza nei bagni nel 1970, la percentuale è scesa al 42% nel 1993) e una grande quantità di persone ha eliminato il bidè dalla propria casa[11][12][13].
Un fenomeno analogo si sta riscontrando in Spagna, dove è sempre più frequente la mancanza del bidè nelle nuove abitazioni e nelle vecchie case ristrutturate, per un uso diverso dello spazio, sebbene gli appartamenti di lusso e con almeno due stanze da bagno continuino a esserne equipaggiati[14].
America
In America Latina i bidè si trovano in Paraguay, Cile, e, soprattutto, in Argentina e Uruguay, dove sono installati nel 90% delle case private; sono abbastanza comuni anche in Medio Oriente. In Giappone, pur essendo pressoché assenti, sono però sostituiti nella funzione da un sanitario che unisce le funzioni del water e quella del bidè, detto washlet, presente nel 60% delle case private e non raro negli alberghi.
La rarità del bidè in alcuni paesi (come gli Stati Uniti d'America e il Regno Unito, ad esempio) spesso si collega a pregiudizi sull'igienicità di questo apparecchio sanitario. Gli statunitensi videro probabilmente per la prima volta il bidè nei bordelli francesi, durante la seconda guerra mondiale e, per lungo tempo, nell'immaginario collettivo è rimasto il collegamento di questo sanitario all'idea che le prostitute lo usassero per lavarsi i genitali in seguito ai rapporti sessuali[15].
Note
- ^ Bidè, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 15 dicembre 2016.
- ^ "Bidè" nell'enciclopedia Sapere.
- ^ "Bidè" nel dizionario il Sabatini Coletti.
- ^ a b Etimologia : bidetto
- ^ Storia del bidet, Un grande contenitore ideologico [History of the bidet], Castelvecchi, 2003, ISBN 978-88-8210-111-4. URL consultato il 3 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2017).
- ^ Luciano Spadanuda, Storia del bidet: un grande contenitore ideologico, Roma , Castelvecchi, 2000, p. 100.
- ^ Sergio Romano, Il paese delle molte storie, Rizzoli, 2007, ISBN 978-88-586-0166-2. URL consultato il 22 dicembre 2016.
- ^ Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975, art. 7.
- ^ (PT) Ministério do equipamento social, Decreto-Lei n.°650/75 de 18 de Novembro, su dre.it - Diário da República Eletrónico, Repubblica Portoghese, 18 novembre 1975, p. 1832-1835. URL consultato il 22 dicembre 2016.
- ^ Roberto Zapperi: Zu viel Moralismus macht den Körper schmutzig., in: FAZ, 24 aprile 2010.
- ^ a b (FR) God save le bidet
- ^ (FR) L'historique du papier toilette et du bidet
- ^ (FR) Le confident des dames. Le bidet du XVIIIè au XXè siècle : histoire d'une intimité Archiviato il 10 giugno 2012 in Internet Archive..
- ^ (ES) Juan Carlos Rodríguez, ¿Ha llegado el final del bidé?, su elmundo.es, El Mundo, 6 settembre 2009. URL consultato il 22 dicembre 2016.
- ^ Beppe Severgnini, Un italiano in America, Biblioteca Universale Rizzoli (consultabile su Google libri)
Bibliografia
- Luciano Spadanuda, Storia del bidet, Castelvecchi, 2003.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni sul bidè
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul bidè
Collegamenti esterni
- Un antico bidè portatile, su mum.org.
- 1 settembre 2020 Marleen Weijtens ha fatto la domanda di brevetto per invenzione industriale al ufficio Marchi e Brevetti - Camera di Commercio Varese il 'bidè tascabile' 'Pocket Bidet'