Spaghetti chair prodotto di disegno industriale | |
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Dati generali | |
Anno di progettazione | 1979 |
Progettista | Giandomenico Belotti |
Profilo prodotto | |
Tipo di oggetto | sedia |
Concetti | razionalità, leggerezza, eccentricità |
Movimento artistico | Razionalismo italiano |
Produttore | Alias |
Prodotto dal | 1980 |
Materiali | acciaio, PVC |
Tecnica di lavorazione | tubolari saldati |
La Spaghetti chair è una sedia progettata dal designer italiano Giandomenico Belotti nel 1980 e prodotta dall'azienda italiana d'arredamento Alias.[1]
Descrizione del prodotto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta del prodotto di esordio dell'azienda bergamasca nel settore dell'arredamento, è caratterizzata da una struttura in acciaio, cromato o verniciato, sul quale viene avvolto un tondino in PVC fino a formare lo schienale e il sedile. I primi modelli erano tutti in acciaio verniciato con rivestimento nello stesso colore della struttura; successivamente la sedia è stata anche prodotta in diverse varianti, con braccioli o con materiali di rivestimento diverse dal pvc, come per esempio il cuoio. La seduta è un chiaro esempio di razionalismo italiano applicato ad un oggetto di arredamento nonché una delle realizzazioni più importanti nel settore del disegno industriale[2], è stata inserita nella collezione del MoMa di New York[2] e fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano.[3][4][5] Durante l'edizione 2011 del Salone Internazionale del Mobile di Milano nello spazio ideato da Renato Stauffacher è stata allestita una parete di 700 Spaghetti Chair.[6]
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]altezza seduta | 460 mm |
larghezza seduta | 400 mm |
altezza totale | 840 mm |
profondità totale | 510 mm |
Struttura in tubi d'acciaio, seduta e schienale in cloruro di polivinile.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ comune di milano: Spaghetti chair, su comune.milano.it. URL consultato il 10 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2010).
- ^ a b corriere.it: Spaghetti chair, su atcasa.corriere.it. URL consultato il 10 ottobre 2011.
- ^ collezione permanente del design italiano, su triennale.org. URL consultato il 5 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2013).
- ^ Le Spaghetti Chair del TDM [collegamento interrotto], su triennale.org. URL consultato il 5 ottobre 2013.
- ^ la sedia nella collezione permanente del Triennale Design Museum, su triennale.org. URL consultato il 5 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2013).
- ^ living24.it: alias al salone del mobile 2011, su living24.it. URL consultato il 10 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2011).
- ^ scheda tecnica [collegamento interrotto], su aliasdesign.it. URL consultato il 5 ottobre 2013. (documento .pdf, download diretto)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Spaghetti chair