Spada dei Nair | |
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Tipo | Spada |
Origine | India |
Impiego | |
Utilizzatori | Nair |
Descrizione | |
Tipo di lama | in acciaio Wootz, massiccia e ricurva, con tagliente sul lato concavo, allargantesi presso la punta. |
Tipo di punta | larga ed appuntita, con marcato contro-taglio. |
Tipo di manico | curvo secondo la linea generale dell'arma elsa a coccia polilobata in acciaio pomo massiccio, dischiforme o zoomorfo, sempre ornato da anelli e pendagli |
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La casta guerriera indiana dei Nair utilizzava una forma particolare di spada, con lama monofilare curva, dal dorso convesso e dal taglio concavo. L'elsa aveva guardia polilobata, impugnatura leggermente curva nel senso della lama e pomo massiccio. Secondo le testimonianze, veniva portata snudata, senza fodero[1][2][3]. Si ritiene che la spada dei Nair possa, come il kukri del Nepal, essere stata derivata dal kopis degli antichi Greci[4][5].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Per foggia e modalità di utilizzo, la spada dei Nair del Malabar è certamente una delle più peculiari all'interno del già di per sé particolarissimo panorama dell'oplologia indiana.
La casta guerriera dei nair e la loro caratteristica panoplia vennero all'attenzione degli Occidentali durante le spedizioni lusitane che portarono alla costituzione dell'India portoghese, tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo. Già l'esploratore e storico Gaspar Correia (1496-1563), nel 1514 ebbe modo di vedere un nair armato e di descriverne la spada:
«Un servitore del Re, un gentiluomo di nascita da loro chiamato Nair, salì a bordo; […] portava […] una spada snudata con l'elsa di ferro; la spada era corta, 27 pollici di lunghezza, e larga verso la punta;»
Costruzione
[modifica | modifica wikitesto]La spada nair ha:
- Lama in acciaio wootz massiccia e ricurva, tagliente sul lato concavo ed allargantesi in prossimità della punta che è larga ed appuntita, con marcato contro-taglio. In alcuni modelli (rari) la lama corre diritta sino a che non sviluppa in una grossa punta falciforme descrivente una semi-circonferenza;
- Impugnatura curva secondo la linea generale dell'arma, con elsa a coccia polilobata (solitamente quattro lobi) e pomo massiccio, in foggia di doppio disco a "rognone", perpendicolare alla linea dell'arma, o zoomorfo, sempre ornato da anelli e pendagli. L'intero impianto del fornimento è solitamente realizzato in metallo, eccezion fatta per gli esemplari con pomolo zoomorfo realizzato quale vero e proprio manufatto in pietra preziosa (es. giada) inastato all'impugnatura.
I nair portavano la loro spada sempre snudata, a volte servendosene come bastone da passeggio, cosa affatto insolita per le armi del subcontinente indiano[6], o portandola di traverso sulla schiena, sempre senza fodero, con l'impugnatura che sporgeva dal fianco, assicurata al cinturone, e la lama che saliva tra le scapole[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Egerton 1880, p. 80.
- ^ Holstein 1931.
- ^ Pant 1970.
- ^ Egerton 1880.
- ^ Rawson 1968.
- ^ La khanda, spada a lama diritta tipica del Rajput, aveva fodero in legno coperto di pelle e metallo la cui estremità inferiore era però chiusa da un solido puntale in metallo poiché era utilizzata come bastone da passeggio dai notabili del regno - Holstein 1931, v. I, passim
- ^ Jones 1798, v. II, p. 802 : He [a Nair] walks along with his naked sword held up as a walking stick; others have it fastened to their back, the hilt being stuck in the waistband, and the blade rising up and glittering between their shoulders.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Egerton, Lord of Tatton, Indian and Oriental arms and armor, Rist. Dover Publications Inc., Londra, W.H. Allen, 2002 [1880].
- (FR) Holstein P, Contribution a l'étude des armes orientales inde et archipel malais, Parigi, Editions Albert Lévy, 1931.
- (FR) Jones W [et al.] (a cura di), Dissertations and miscellaneus pieces, relating to the history and antiquities, the arts, sciences, and literature, of Asia : by the late Sir William Jones, Rist. Londra, Vernor and Hood, Calcutta, Asiatic Society, 1798.
- (EN) Pant GN, Indian arms and armour, Nuova Delhi, Army Educational Stores, 1980.
- (EN) Rawson PS, The Indian Sword, Londra, Jenkins, 1968.