Una sorgente valchiusana è una sorgente carsica di portata variabile che si trova solitamente nelle dolomie cariate, nei calcari fessurati o nei terreni gessosi.[1] Il nome deriva dalla Fonte di Valchiusa, sorgente del fiume francese Sorgue, posta ai piedi del monte Ventoso, che per il suo carattere carsico rende variabile la portata delle acque. Ispirandosi a questa sorgente, il Glossario Internazionale di Idrologia riporta la seguente definizione di sorgente valchiusana: «sorgente in regioni carsiche controllata da un sifone naturale e che sgorga in modo intermittente».[2]
In Italia, alcune sorgenti valchiusane sono quelle dei seguenti fiumi:
- L'Oliero, affluente di soli 0,3 km del Brenta, alimentato dalle acque del sovrastante Altopiano di Asiago;
- il Livenza, che sfocia sull'Adriatico, raccoglie le acque dall'altopiano del Cansiglio;
- il Meschio, affluente del Livenza;
- il Peschiera, affluente del Velino;
- le sorgenti del Sele a Caposele;
- il Timavo, che raccoglie le acque del Monte Nevoso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ valchiusane, sorgenti, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Source vauclusienne [collegamento interrotto], su hydrologie.org.
Voci correlate
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