La soglia di povertà è un parametro normativo che cerca di stabilire il livello di reddito al di sotto del quale una famiglia od un individuo possano venire considerati poveri. Tale soglia assume valori radicalmente diversi a seconda del paese preso in considerazione: paesi sviluppati o paesi in via di sviluppo.
La soglia di povertà può essere definita in termini assoluti (basato su un paniere di consumo minimo – povertà assoluta) o relativi (percentuale del reddito medio – povertà relativa).
In Europa
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT diffusi nel 2018, la povertà in Europa “si mantiene stabile nel 2016 rispetto al 2015, con un’incidenza pari al 23,5% della popolazione (118 milioni di individui a rischio di povertà o esclusione sociale)[1].
In Italia
[modifica | modifica wikitesto]Singoli fattori sono presi in considerazione per adeguare il concetto alla diversità delle situazioni, come ad esempio i carichi di famiglia o l'età. Per ogni tipologia di famiglia esiste una diversa soglia di povertà. La soglia assoluta di povertà nel 2015 era di 1050,95 euro al mese per una famiglia di due persone. Tale livello variava per un singolo da 552,39 euro ad 819,13 euro a seconda della regione di residenza secondo l'ISTAT.[2] Una famiglia composta da due persone nel 2017 in Italia viene considerata relativamente povera se composta da due soggetti e se ha un reddito medio mensile inferiore alla soglia di 1.100 euro mensili. La famiglia composta da una persona è considerata relativamente povera se ha un reddito medio inferiore a 640 euro al mese. Una famiglia con un figlio a carico è considerata relativamente povera con un reddito medio netto mensile inferiore ai 1400 euro.[3]
Nel 2017
[modifica | modifica wikitesto]L'ISTAT ha rilevato che nel 2017 gli italiani vivevano in povertà assoluta erano 5 milioni, 261.000 in più che nell'anno precedente[4], di cui 1.2 milioni minorenni e il 32% degli immigrati, segnando un nuovo record dal 2005[5]. I poveri sono distribuiti in 1.7 milioni di famiglie e pari all'8.3% della popolazione residente, in aumento rispetto al 7.9% del 2016 e al 3.9% del 2008[4].
Più attenuato è il trend di crescita della povertà assoluta delle famiglie in rapporto alle famiglie residenti: 6.9% nel 2017, e 6.3% nel 2016. Si tratta dei valori più alti dell'intera serie storica[6][7] disponibile. Dal 2010 al 2018 il numero di famiglie senza un lavoratore è raddoppiato[8]. Sono 9.3 milioni le persone che vivono in povertà [7]e 18 milioni sono ritenute a probabile rischio dall'ISTAT[1][9].
Il rapporto rivela sensibili differenze rispetto al livello di istruzione: vive in povertà assoluta il 10.2% (8.6% nel 2016) dei nuclei familiari in cui il componente col titolo di studio più elevato possiede la licenza elementare, rispetto al 3.6% delle famiglie con almeno un diplomato[7]. Più del 10% delle famiglie e degli individui residenti nel Sud vive in povertà assoluta[6]. Un dato analogo di povertà assoluta (10.1% nel 2017) si riscontra da nord a sud nei Comuni centro di area metropolitana (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari), quasi raddoppiato rispetto al 5.8% del 2016.
Nel 2023
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il Report Povertà diffuso da Caritas Italiana nel 2023, al 2022 vivono in povertà assoluta 5.673 milioni di persone (contro le 5.316 del 2021) e 2.187 milioni di famiglie (contro 2.022 del 2020). Secondo l'Istat, l'incremento dell'indigenza è da attribuirsi all'impennata dell'inflazione che ha raggiunto i livelli toccati a metà degli anni Ottanta.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Istat: a rischio povertà oltre 18 milioni di persone, su askanews, 6 luglio 2018. URL consultato il 13 febbraio 2019 (archiviato il 13 febbraio 2019). Ospitato su TGCOM.
- ^ Povertà in Italia - anno 2014 (PDF), su istat.it (archiviato il 26 novembre 2015).
- ^ Italiani poveri: chi lo è già, e chi rischia di diventarlo, su panorama.it. URL consultato il 21 marzo 2018 (archiviato il 19 marzo 2018).
- ^ a b In povertà assoluta 5 milioni di italiani, su adnkronos.com, 9 maggio 2018. URL consultato il 13 febbraio 2019 (archiviato il 9 maggio 2018).
- ^ Oltre 5 milioni di persone in povertà assoluta in Italia: record dal 2005, su repubblica.it, 26 giugno 2018. URL consultato il 13 febbraio 2019 (archiviato il 26 giugno 2018).
- ^ a b Istat: oltre 5 milioni di italiani in povertà assoluta, al Sud 1 su 10, su Il Sole 24 Ore, 26 giugno 2018 (archiviato il 13 febbraio 2019).
- ^ a b c Sono 5 milioni gli italiani in povertà assoluta, su truenumbers.it, 26 giugno 2018. URL consultato il 13 febbraio 2019 (archiviato il 13 febbraio 2019).
- ^ Istat: aumenta la povertà assoluta e interessa 5 milioni di italiani, su quifinanza.it, 10 maggio 2018 (archiviato il 10 maggio 2018).
- ^ Soglia di povertà: come calcolare la propria, su quifinanza.it
- ^ Stipendi bassi: la Puglia peggiore regione d'Italia con 1 milione di poveri per incidenza relativa, su amp.foggiatoday.it, 20 novembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- La povertà in Italia - anno 2017 (PDF), su istat.it. URL consultato il 13 febbraio 2019 (archiviato il 13 febbraio 2019). (con Comunicato stampa di sintesi, su istat.it. URL consultato il 13 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2019).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Soglia di povertà
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Istat, Sezione consumi e povertà, su istat.it. URL consultato il 26 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2007).
- The poverty site, su poverty.org.uk. URL consultato il 26 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).